4/1/2016 - guida steampunk alla pandemia

ho sempre odiato quelli che l'ultimo dell'anno salutandoti ti facevano la battuta "ci vediamo l'anno prossimo". eppure questo è un altro modo di esprimere quanto il tempo sia soggettivo. perché ripensare a "un anno fa", nelle condizioni di adesso, fa davvero sembrare che si trattasse di un'altra epoca. cinque anni fa, poi, sono completamente un'altra vita, una specie di universo parallelo che forse abbiamo tutti sognato. dico questo perché dall'ultimo post pseudonatalizio è scattato il nuovo anno, e adesso siamo nel 2016, che se non sbaglio è pure bisestile: un giorno in più che dovremo passare a nasconderci.

qui nella vecchia casa dei miei ci siamo concessi una boccia di spumante per festeggiare il capodanno, anche se sospetto che i nostri orologi fossero ben poco precisi e probabilmente lo abbiamo anticipato di parecchi minuti. lo spumante era cattivo, probabilmente una bottiglia vecchia che era rimasta in cantina da chissà quanti anni. i miei non erano bevitori, e le bottiglie si accumulavano di anno in anno. non abbiamo sentito botti, ed è stato meglio così: avremmo pensato a un gruppo di gialli o un esercito di sciacalli in avvicinamento, e ci sarebbe passata tutta la voglia di festeggiare.

nel mio ultimo resconto accennavo la mia intenzione di iniziare a "fare" qualcosa. la comunità di survivalisti si fa sempre più attiva, e questo comincia a persuadermi che se fossimo tutti organizzati, invece di tanti piccoli gruppi sparuti e isolati, forse... forse. ma se davvero voglio fare la differenza (or die trying) devo essere preparato. il fatto che finora qui sia andata relativamente bene non significa che continueremo a vivere tranquilli. per questo, devo affinare le mie capacità di sopravvivenza.

affidarsi al vademecum diffuso all'inizio dell'epidemia sarebbe stupido, se non altro perché fa riferimento a un contesto in cui governo centrale, forze dell'ordine e soccorso pubblico sono attive. non esiste più niente di tutto questo, oggi. ma mi sono studiato anche quello, perché non riuscire ad assimilare quei pochi concetti di base ha per conseguenza la morte. o l'infezione, che forse non è meglio. quindi mi sono dato da fare per cercare altri utili consigli di sopravvivenza, e quanto all'equipaggio adatto ci ha pensato la riccione in suo post di qualche giorno fa. ma non potevo continuare a sfruttare l'imprevedibile connessione alla ricerca di informazioni che potrebbero non esistere nemmeno.

per questo sono tornato alla carta, a quell'immenso deposito di libri che era in questa casa. e ho trovato qualcosa. un libriccino minuscolo, ma che mi ha illumnato. ritrovarmelo tra le mani mi ha anche commosso, perché mi sono ricordato di quando, in quell'universo parallelo in cui vivevo 10 anni fa, ho letto il libro.

si tratta della guida steampunk all'apocalisse. all'epoca, ne scrissi anche una sorta di recensione sul mio vecchio blog. meno specifica e meno famosa del manuale di sopravvivenza agli zombie, che potrebbe sembare più appropriato per affrontare la pandemia, in realtà questa guida si rivela davvero preziosa. perché quello che la guida steampunk insegna è davvero la sopravvivenza in un mondo ostile: che l'ostilità sia provocata da una guerra nucleare, uno scioglimento dei ghiacciai, una diffusione del prione lee-chang non importa. in ogni caso, chi rimane dovrà fare in modo di procurarsi un rifugio, acqua potabile, sistemi di difesa, energia, eccetera. e nella guida steampunk è proprio questo che si insegna, con semplici istruzioni e illustrazioni esplicative. dubito molto che altri là fuori ne abbiano una copia cartacea, ma se state leggendo queste parole vuol dire che avete una connessione: se è abbastanza stabile, potete provare a scaricare il pdf, che da bravi steampunk gli autori del libro avevano reso disponibile fin dall'inizio. tenetela a portata di mano, vi sarà utile.

per cui, ora che ho raccolto abbastanza materiale per aggiornare le mie tattiche di sopravvivenza, cosa ho intenzione di fare?

non lo so. probablmente niente. la verità è che sono un codardo, e che finora è stato fin troppo facile, per noi, sopravvivere. mi piacerebbe dire che partirò per riunirmi ad altri gruppi, e insieme organizazre una resistnza, ma... sarò anche un codardo ma non mi piace dire cazzate.

ma sarò pronto, questo sì. l'apocalisse mi ha sorpreso, ma saprò affrontarla.

2 commenti:

  1. Grazie mille per la segnalazione,sembra interessante.
    Il vampirologo che ride

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  2. Ma giochi anche tu! Che fico! :)

    Io ne son rimasta fuori ma sto a guardare con grande curiosità...

    Bella anche la guida, lo steampunk non lo conosco per niente e mi incuriosisce da morire, buona occasione per cominciare :)

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