Per la prima Coppi Night del 2011, forse anche a causa di una festa dell'ultimo dell'anno al di sotto delle aspettative, è stato fin da subito chiaro quale linea di film sarebbe stata scelta dall'assemblea riunita in fase di voto, e lo è stato ancor di più quando i due finalisti si sono rivelati Lucignolo e Faccia di Picasso. Insomma, ogni tanto il Coppi Club ha bisogno di una sana iniezione di comicità toscana, com'era sucesso con Caruso Pascoski e ancora prima con Berlinguer ti voglio bene.
Di Ceccherini (o meglio, per essere più precisi, della coppia Paci/Ceccherini) era stato visto, in un'epoca in cui gli esiti dele Coppi Night non erano ancora registrati, lo spettacolo Pinocchio (aka Fermi tutti questo è uno spettacolo). In quell'occasione, devo ammettere, mi sono addormentato durante la proiezione. Questo perché, nonostante le gag, la comicità si rivelava davvero obsoleta, peggio che nel recente Bianco rosso e verdone. Lucignolo invece si è rivelato più frizzante, o forse solo più contemporaneo.
Non c'è bisogno di approfondite analisi per un film che consiste sostanzialmente in una serie di battute, ma che pure rivalegga per trama con altri obbrobri attuali di presunto valore comico (ogni riferimento al film che siete andati a vedere per natale è probabilmente intenzionale). Si può comunque dire che, per chi gradisce la comicità toscana questo è un film soddisfacente. È anche interessante vedere alcuni personaggi che negli anni successivi al film hanno ottenuto un notevole successo o, al contrario, sono scomparsi al pubblico. Al confronto di questi e delle comparse ricorrenti in tutti i film comici toscani degli ultimi vent'anni, le guest star sono quasi insipide.
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