28/01/2011 - uno di voi
non son più a casa non so quanto durerà la batteria il peso del portatile è troppo ma non sto portando altro con me, non mi serve altro se non questo ultimo legame con quelli di voi che ancora sono li e forse leggono e credono ancora in noi. quando dico noi parlo dell'umanità, quello che ne è rimasto e che forse ancora per poco continuera ad esistere anche se forse non lo ha mai meritato davvero. è bastato così poco a far crollare tutto, è strano che quando è successo al mondo intero non lo abbia quas notato e sono rimasto colpito solo quando è successo a me. adesso non sono più sicuro di quel "noi" non so quello che credo davvero e per questo sono fuggito, quella casa non era più un posto sicuro. avrei ptouto continuare a nascondermi per anni ma non è questa la sicurezza che cerco, c'è altro, c'è di più e c'è di peggio, e solo adesso mi sono reso conto che la soluzione non è fuggire ma trovare un'altra strada. è ovvio che l'umanità non può più sperare di riprendersi, non potrà sopravvivere se anche qualche piccolo nucleo di persone rimane in vita non potranno rimettere in piedi la civiltà che ci si è disgregata intorno. l'umanità ha fatto il suo tempo e non c'è più salvezza nell'essere umani e proclamarsi umani. ma io no ho intenzione di morire o forse sono troppo vigliacco per suicidiarmi. comunque è per questo che sono fuggito, sto vagando alla ricerca di qualcosa che non so dove trovare, nella speranza che quel qualcosa trovi me. so che succederà. non so se potrò continuare a scrivere. non so se sono ancora uno di voi.
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