L'ultima Coppi Night dell'anno, per una casuale convergenza nei turni, è stata una serata bonus. Nonostante la presenza di alcuni titoli di alto valore storico come Vogliamo i colonnelli e altri a tema festivo come Vacanze di natale 95, e altri ancora che erano entrambe le cose come Brian di Nazareth (dal quale secoli fa è stata estratta una bustina sul vecchio blog), alla fine è emerso vincitore uno dei film degli anni d'oro di Carlo Verdone.
Il film si può considerare un classico della commedia italiana pressoché contemporanea, e ha sicuramente dei momenti di buona comicità. Bisogna però riconoscere che, visto dopo trent'anni dalla sua uscita, ha perso gran parte della sua forza. Se infatti le gag e i personaggi presentati potevano essere freschi e divertenti negli anni 80, oggi appaiono scontati e fuori corda rispetto alla sensibilità dello spettatore moderno. Forse perché la formula a sketch non funziona più (a meno che non si tratti di film totalmente demenziali come gli immortali cinepanettoni, e che quindi sarebbe meglio che non funzionasse affatto, ma la gente quelli continua a vederli, e anche a proporli per le Coppi Night, accidentalloro!), forse perché i personaggi di Verdone sono ormai troppo conosciuti e prevedibili, forse perché le situazioni proposte sono superate (immaginare oggi una persona qualsiasi che si mette in viagigo per andare a votare è assurdo!). Non si può quindi considerarlo un brutto film nel suo genere, ma soffre particolarmente gli anni accumulati sulla pellicola.
Da segnalare con orgoglio che la proiezione del film è stata preceduta da una sessione fotografica con i partecipanti alla serata ad interpretare scene diverse della natività. Roba coi re magi a cavallo dell'aspirapolvere che portano euro, vincenzo e birra, o come questo scorcio di ultima cena, che poi con la natività non c'entra ma è un'occasione per mettere in risalto i cartoni della pizza Coppi.
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