Dopo aver ampiamente illustrato il funzionamento delle Coppi Night, ricominciamo adesso con la cronaca dei film visti di domenica in domenica.
Una serata che è parsa fin da subito orientata al filone comico, non solo cinematografico ma anche teatrale, visto che in finale è arrivato lo spettacolo Tuttobenigni dell'attore toscano che già in altra occasione si era rivelato un ottimo compagno di Coppi. Alla fine è stato Francesco Nuti a spuntarla, forse, data l'affinità di genere tra i finalisti, più per la curiosità nei confronti di un film che alcuni non avevano mai visto.
Un film che come ci si può aspettare da quelli del periodo d'oro da regista di Nuti si realizza soprattutto per la comicità un po' surreale, spesso fatta di gesti e sboccata al punto giusto, che poi è quella che meglio rappresenta la toscanità dell'autore. Lo humor a volte sottilmente amaro, ma sempre efficace, riesce a far scorrere bene un film che quanto a trama non ha una grande struttura. La storia si può riassumere sostanzialmente nella massima enunciata da un anonimo sicuramente più saggio di me: "le donne o son troie, o volano". In compenso la professione di psichiatra del protagonista offre la possibilità di mettere in scena alcune brevi gag con pazienti al limite dell'assurdo, tra cui un ottimo Carlo Monni (che per inciso avevo visto il giorno stesso, quando durante la Maratona di Firenze mi ha attraversato la strada davanti alle cascine):
E per chi (nessuno, probabilmente) fosse rimasto all'ultimo report pubblicato sul vecchio blog, non c'è motivo di preoccuparsi: le due domeniche tra il 7 e il 28 novembre non hanno visto la proiezione di film per ragioni varie e scarsamente interessanti. Non mi sembra il caso di fare un post solo per raccontarvi che pizza ho mangiato. Ma se volete, lo faccio.
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