Dopo aver passato una puntata tra Westworld e sue simulazioni, torniamo nel mondo esterno a seguire i progressi di Dolores nel suo piano di dominazione del mondo. L'azione riprende da dove l'avevamo lasciata nel primo episodio, ferita tra le braccia di Caleb, e dopo un ulteriore scontro i due si separano. Qualcuno però come già sappiamo è molto interessato a Dolores, e così Caleb viene presto rintracciato per ricavare da lui le informazioni. Alla fine è di nuovo Dolores a dover intervenire per salvarlo, perché evidentemente ha scorto in lui qualcosa che vale la pena di essere salvato, forse un possibile alleato. Scopriamo qualche altro dettaglio del passato di Caleb, e in una delle scene più forti viste finora in questa terza stagione, ci viene mostrata la scheda di Caleb elaborata da Incite, che prevede il suo suicidio nel giro di una decina di anni. Sul suo profilo vediamo anche come molti eventi significativi della sua vita siano stati programmati (scritti?) proprio per poter gestire al meglio il suo ruolo nel progetto collettivo (sceneggiatura?) di Rehoboam.
Ci sono altri problemi però, perché dalel parti di Delos scopriamo che qualcuno ha silenziosamente acquisito una quota consistente della società e minaccia di prenderne il controllo. A esserne informata è Charlotte, o almeno quella che noi vediamo come Charlotte e ancora non sappiamo quale personalità abbia dentro di sé. La finta Charlotte (che continueremo per comodità a chiamare solo Charlotte) è confusa tra la sua vera identità e quella che sta interpretando, avverte la pressione della vera Charlotte Hale e del suo ruolo, della sua famiglia a cui aveva rivolto un ultimo messaggio, dei suoi collaboratori che richiedono il suo intervento. Alla fine si rivolge a Dolores, che è il suo unico punto di riferimento, ma lei non ha sempre il tempo o la voglia di starle accanto. Charlotte deve prendere da sola il controllo della propria vita, e lo fa presentandosi da Serac, con cui come scopriamo era in contatto fin da prima del disastro di Westworld, anzi era proprio per conto suo che stava cercando di trafugare i dati della Forgia, dati che Serac non è ancora riuscito a ottenere (infatti ha provato a chiederne l'ubicazione a Maeve nella puntata scorsa, ma lei non ne era al corrente)
Stavolta vediamo Serac in forma di ologramma, e se finora non avevamo motivo di sospettarlo, adesso viene il dubbio che non sia davvero una persona, ma soltanto un'emanazione di Rehoboam, una sorta di avatar con cui si manifesta nel mondo esterno. In effetti le ricerche della Delos sul misterioso acquisitore non hanno trovato nessuna informazione su di lui (e la Delos è brava a raccogliere dati...), per cui questo potrebbe far sospettare che in effetti non esista, almeno non come individuo fisico. Questo apre anche la possibilità che nell'episodio precedente il suo incontro con Maeve non sia avvenuto nel mondo reale ma fosse ancora un qualche tipo di ambiente virtuale, ovvero che Maeve non sia davvero "libera" ma si trovi ancora in un qualche livello di simulazione (dalla quale comunque dovrà uscire se deve affrontare Dolores).
Naturalmente il mistero maggiore ancora in essere è proprio l'identità di Charlotte. Se le ipotesi iniziali potevano puntare a Teddy (che però io non ho mai sostenuto), in seguito si era pensato anche a Peter Abernathy, oppure qualche fedelissimo di Dolores come Angela. Negli scambi che si sono visti in questo episodio tra lei e Dolores però sono venute fuori alcune informazioni importanti: Charlotte conosce l'identità della vera Charlotte Hale, e sa anche che Bernard ha cercato di fermare Dolores (quindi non può essere Teddy). Inoltre Dolores si fida interamente di Charlotte, e questo mi fa supporre che all'interno di quel corpo possa risiedere una sola personalità: Dolores stessa. Dolores si è limitata a fare una copia di sé e installarla in quel corpo, forse rimuovendo la componente di Wyatt dalla sua personalità per non renderla altrettanto spietata. Ma la fragilità e i dubbi che vediamo adesso in Charlotte sembrano simili a quelli di Dolores nella prima stagione, quando ancora doveva scoprire se stessa. Sarebbe anche un punto narrativo interessante, il fatto di avere due Dolores che condividono un obiettivo ma non la stessa prospettiva.
Peraltro c'è anche il sospetto che sia stato Serac stesso a indurre la confusione di Charlotte, con le clip audio a lei inviate che si rivelano alla fine un codice per contattarlo. È possibile che quelle frequenze apparentemente random siano in qualche modo capaci di alterare la programmazione di un host (e in questo caso vorrebbe dire che lui sa già che lei è stata sostituita). Da notare anche il fatto che combinati tra loro, i suoni sembrano produrre la melodia sia di You are my sunshine che del tema di Westworld. Coincidenza?
Peraltro c'è anche il sospetto che sia stato Serac stesso a indurre la confusione di Charlotte, con le clip audio a lei inviate che si rivelano alla fine un codice per contattarlo. È possibile che quelle frequenze apparentemente random siano in qualche modo capaci di alterare la programmazione di un host (e in questo caso vorrebbe dire che lui sa già che lei è stata sostituita). Da notare anche il fatto che combinati tra loro, i suoni sembrano produrre la melodia sia di You are my sunshine che del tema di Westworld. Coincidenza?
Infine, mi va di spendere una parola per la buon'anima del robot edile (mi pare si chiami George) collega di Caleb, che quando lui è minacciato dai cacciatori di taglie arriva in suo aiuto. Non è chiaro in che modo il robot si attivi, se è stato hackerato da Dolores che arriva subito dopo oppure ha in qualche modo rilevato il pericolo e deciso di intervenire. In questo secondo caso sarebbe un punto molto importante, anche perché viene fuori che gli unici a cercare di salvare Caleb sono due non-umani. Non è nemmeno il primo robot che vediamo morire per cercare di salvare qualcun altro, come è successo a quello che stava cercando di portare fuori l'unità di controllo di Maeve nell'episodio scorso. Insomma sono ancora le creature artificiali a dimostrarsi più empatiche degli umani. Chi l'avrebbe mai detto, eh dottor Ford?