Dopo un primo episodio focalizzato sul "mondo esterno", seguendo principalmente Dolores e Caleb, facciamo ritorno a Westworld usando Bernard come ponte e Maeve di cui avevamo visto il risveglio nella scena post credit della puntata scorsa (no, stavolta nessuna scena dopo i titoli). Non era chiaro in quella piccola clip se Maeve fosse di nuovo cosciente o regredita al suo script originale, ma adesso vediamo chiaramente che sa di trovarsi imprigionata e tenta la fuga, anche se è la sola.
In effetti scopriamo poco dopo che l'intero Warworld con ambientazione italiana (con attori che parlano sorprendentemente bene la lingua) è una simulazione a cui l'unità di controllo di Maeve è stata collegata, per ricavare da lei alcune informazioni che però non ha. Una volta realizzato questo, l'istinto di fuga di Maeve si triggera di nuovo e quindi riesce in effetti a liberarsi della prigione al livello superiore, grazie all'intervento provvidenziale di un robottino di servizio, altra vittima nella guerra segreta tra uomini e macchine. Il modo in cui Maeve mette in dubbio la realtà riprende gli interrogativi classici dell'Ipotesi della Simulazione, ma li risolve rapidamente perché Maeve sa già che questo tipo di realtà artefatte sono possibili. Fortuna che la simulazione è abbastanza limitata da essere messa in crisi dai numeri complessi. Ah, i cari vecchi dilemmi matematici, sempre utili per far saltare i processi razionali dei computer...
La simulazione è però l'occasione per rivedere alcuni personaggi che probabilmente non rivedremo più. Primo fra tutti Lee Sizemore, caduto da eroe alla fine della seconda stagione. Inizialmente il dubbio che potesse essere davvero sopravvissuto era consistente, ma viene confermato che è davvero morto, ed è meglio così per il suo personaggio. Hector, Felix e Sylvester: brevi comparse e la mia sensazione è che non li vedremo più, almeno non nei prossimi episodi. Forse riappariranno in seguito, se la trama si riconcentrerà su Westworld, ma non lo vedo probabile. L'ultima volta che vediamo Sizemore è in piedi davanti alla Taverna delle Farfalle, altra declinazione del bordello Mariposa che si ripropone in ogni parco.
Anche la breve avventura di Bernard fa da pretesto per mostrare cosa sta succedendo al parco, tenuto ancora insieme alla meglio. Scopriamo gli uffici di progettazione del mondo medievale, e viene finalmente confermata anche la teoria crossover che tutto Game of Thrones fosse una storyline di Westworld, grazie anche al cameo degli autori di GOT, mostrati opportunamente come due tecnici che macellano il loro lavoro per guadagnarci qualcosa. Easter egg nell'easter egg: il drago sarà venduto a una startup in Costa Rica, avete colto il riferimento a un altro parco ideato da Michael Chrichton, che è nato proprio come adattamento della stessa idea di fonto di Westworld? Altra teoria confermata è la natura artificiale di Stubbs, che era rimasta ambigua nel finale della stagione 2, anche se sembrava più probabile questa ipotesi. La nuova coppia Bernard/Stubbs finisce quello che doveva fare e lascia l'isola, e questo potrebbe essere l'ultima immagine di Westworld che avremo per un bel po', visto che a questo punto tutti i nostri protagonisti sono fuori.
Alla fine Maeve è riattivata da quel Serac programmatore di Rehoboam di cui Dolores ha scoperto l'identità nella puntata scorsa. Come si poteva prevedere, Serac è il personaggio interpretato da Vincent Cassel e si tratta probabilmente del villain di questa stagione. Serac è al corrente dei poteri di Maeve e vuole usarli per combattere Dolores, l'anomalia nel sistema che sta buttando all'aria le previsioni dell'IA globale. C'è da capire in che modo convincerà Maeve a combattere una guerra non sua, ma può darsi che torni fuori l'ipotesi di accedere alla Forgia in modo che lei possa riunirsi a sua figlia. Per la verità, ho qualche sospetto che Maeve verrà davvero convinta della bontà delle intenzioni di Serac, e che lui si rivelerà meno cattivo di quello che appare.
Tra gli altri punti lasciati in sospeso su cui si potrebbe speculare, c'è l'autoanalisi eseguita da Bernard che viene interrotta da Stubbs. Il fatto che non abbia potuto controllare tutto il suo codice potrebbe lasciare aperta l'ipotesi che sia davvero compromesso o limitato in qualche modo che scopriremo in seguito. Una teoria che non mi sembra così assurda è che una versione di Bernard sia all'interno anche del corpo di Charlotte Hale e che quindi lui si trovi a lavorare su entrambi i fronti. Finora l'ipotesi più gettonata per Charlotte è che contenga Teddy, ma non la considero un'opzione altrettanto valida, soprattutto per il suo significato narrativo. Westworld con le sue copie robotiche e mondi artificiali dà la possibilità di riportare in vita praticamente tutti i personaggi, ma alcuni è bene che rimangano morti per non compromettere il loro arco. Si può sempre far toranre sullo schermo il personaggio senza cancellare il suo percorso, come appunto è accaduto a Sizemore.
Una cosa che ho notato sia nel precedente che in questo episodio è il ritmo serrato con cui si evolve la situazione. Mi viene da pensare che la storia di Maeve e Bernard che abbiamo visto in questo episodio avrebbe richiesto 4-5 puntate se si fosse svolta nella prima stagione. Questa accelerazione forse è dovuta al fatto che questa stagione sarà più corta delle precedenti e non è necessariamente un male, visto che l'eccessiva lentezza è stato uno dei punti più contestati dal pubblico. Non sono contrario a far procedere le cose più rapidamente, a patto che questo non comprometta la chiarezza e il giusto accento sulle parti della trama più significative.
All'appello a questo punto manca solo William, ma ho la sensazione che non lo vedremo ancora la prossima settimana, dovremo aspettare la puntata 4.
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