Coppi Night 28/11/2010 - Caruso Pascoski (di padre polacco)

Dopo aver ampiamente illustrato il funzionamento delle Coppi Night, ricominciamo adesso con la cronaca dei film visti di domenica in domenica.

Una serata che è parsa fin da subito orientata al filone comico, non solo cinematografico ma anche teatrale, visto che in finale è arrivato lo spettacolo Tuttobenigni dell'attore toscano che già in altra occasione si era rivelato un ottimo compagno di Coppi. Alla fine è stato Francesco Nuti a spuntarla, forse, data l'affinità di genere tra i finalisti, più per la curiosità nei confronti di un film che alcuni non avevano mai visto.


Un film che come ci si può aspettare da quelli del periodo d'oro da regista di Nuti si realizza soprattutto per la comicità un po' surreale, spesso fatta di gesti e sboccata al punto giusto, che poi è quella che meglio rappresenta la toscanità dell'autore. Lo humor a volte sottilmente amaro, ma sempre efficace, riesce a far scorrere bene un film che quanto a trama non ha una grande struttura. La storia si può riassumere sostanzialmente nella massima enunciata da un anonimo sicuramente più saggio di me: "le donne o son troie, o volano". In compenso la professione di psichiatra del protagonista offre la possibilità di mettere in scena alcune brevi gag con pazienti al limite dell'assurdo, tra cui un ottimo Carlo Monni (che per inciso avevo visto il giorno stesso, quando durante la Maratona di Firenze mi ha attraversato la strada davanti alle cascine):


E per chi (nessuno, probabilmente) fosse rimasto all'ultimo report pubblicato sul vecchio blog, non c'è motivo di preoccuparsi: le due domeniche tra il 7 e il 28 novembre non hanno visto la proiezione di film per ragioni varie e scarsamente interessanti. Non mi sembra il caso di fare un post solo per raccontarvi che pizza ho mangiato. Ma se volete, lo faccio.

Coppi Club: il regolamento

Riprende qui la consuetudine consolidata sul vecchio blog di riportare l'esito delle Coppi Night, ma adesso con una centralità ancora maggiore, visto che Coppi Club è diventata una vera e propria rubrica!

È chiaro che il lettore non ha ancora capito nulla. Vediamo quindi di essere più diretti: Il Coppi Club è l'evento tradizionale della domenica sera, durante il quale mi ritrovo con alcuni amici per mangiare una pizza, guardare un film e sparare cazzate. Un modo rilassante per concludere la settimana in scadenza, e prepararsi per quella che si avvicina. Si mangia, si chiacchiera, si ride, si tirano le somme, e tutti a letto. È un circolo abbastanza ristretto, e non si tratta certo del Rotary, perché il livello della serata è decisamente informale, tanto che a volte le conversazioni si svolgono in forma di rutti modulati. In conseguenza delle Coppi Night domenicali mi trovo quindi a vedere almeno un film alla settimana, e per non sprecare il materiale, tanto vale buttare giù una breve recensione di quel che ho visto, che dato il metodo di scelta (descritto più avanti) può appartenere ai generi più vari: dall'animazione allo sparatutto, dal trash più infimo al cinema d'autore, dai classici ai più sconosciuti.

Ma sarebbe troppo dispendioso, per chi non avesse seguito in precedenza i post dedicati alle Coppi Night, rimandare all'altro blog per illustrare il funzionamento del Club. Ecco perché, per la prima volta dalla fondazione non ufficiale del Coppi Club, viene qui riportato il regolamento completo che viene osservato ogni settimana.

Addio a un canuto

Non amo i post funebri, soprattutto perché la scomparsa di personaggi di rilievo è opportunamente sottolineata da migliaia di news su siti più attendibili e non c'è bisogno che lo segnali pure io. E d'altra parte, nella maggior parte dei casi queste morti mi sconvolgono poco, e tutto si esaurisce con un "oh, peccato".

Tuttavia in alcuni casi (e già due volte nel vecchio blog) mi è sembrato doveroso riportare la notizia, quando ad andarsene è qualcuno che davvero ha significato qualcosa, per me.


Un minuto di silenzio quindi per Leslie Nielsen, che oggi ha smesso di occupare questo pianeta.

In gran parte conosciuto per i film comico-demenziali come L'aereo più  pazzo del mondo e la serie (prima televisiva, poi cinematografica) della Pallottola spuntata. Ma bisogna ricordare che la sua carriera è iniziata ben prima, quando in gioventù, coi capelli scuri e l'espressione seria, era una star del cinema in bianco e nero, dove è comparso in numerosi monster-movie e soprattutto ne Il pianeta proibito, uno dei primi film di fantascienza della storia.

Rapporto letture - Ottobre 2010

Se vi è mai capitato di seguire il blog predecessore di questo, il che è molto improbabile, potreste aver notato che a partire dall'agosto dell'anno in corso mi sono impegnato a stilare un "rapporto letture" mensile, in cui elencavo i libri assorbiti nei più o meno trenta giorni precedenti. Ora, bisogna specificare che i libri vengono commentati poco dopo la loro conclusione sulla mia pagina aNobii, per cui le informazioni potrebbero apparire ridondanti, ma qui l'ottica è diversa. L'analisi non si concentra sul singolo libro ma è più ampia, fornendo un contesto alla lettura e aggiungendo particolari non strettamente legati all'opera in sé.

Siamo quasi alla fine di novembre, per cui dovrei preparare il rapporto per questo mese, ma con il trasloco in corso sono rimasto un po' indietro con i post programmati, per cui devo completare la cronologia parlando delle letture di ottobre.


In totale ho letto 7 libri, per cui sono rimasto in media rispetto ai due mesi precedenti, anche se stavolta la mole di pagine è distribuita in maniera disomogenea, con un tomo di 800 pagine che schiaccia un paio di libretti di appena un centinaio.


More about The Hyperion Omnibus
Il tomo in questione è The Hyperion Omnibus di Dan Simmons (Gollancz) che contiene i due romanzi Hyperion e The Fall of Hyperion. A dirla tutta, i due libri erano intesi come un'opera unica dall'autore, ma per ragioni editoriali è stato costretto a pubblicarli separati in due volumi di un cinquecentinaio di pagine ciascuno. Se ho comprato il libro in lingua originale non è solo per la mia sempre crescente diffidenza nei confronti delle traduzioni, ma anche perché in Italia il ciclo completo di Hyperion è ormai introvabile. Hyperion e La caduta di Hyperion sono ancora reperibili, ma i due libri successivi (Endymion e Il risveglio di Endymion) ve li potete scordare, a meno che non siate disposti a spendere quanto per un soggiorno di tre giorni sulla riviera tirrenica. Quando ho capito che non potevo fare a meno di leggere questa saga, mi sono fiondato su Amazon e ho ordinato questo insieme al gemello The Endymion Omnibus. Bene, come definire quindi quest'opera? Io non sono uno che si lascia prendere dagli entusiasmi, ma in questo caso credo che la parola "capolavoro" sia pienamente meritata. Hyperion è una storia di fantascienza epica come non ne avevo lette dai tempi di Dune (il che non è poco detto da uno che è arrivato a leggere anche Sandworms of Dune). L'universo creada Simmons, i personaggi evocati, le tematiche affrontate, i riferimenti culturali: tutto concorre a rendere questo libro una storia colossale. Se prima di iniziarlo vi fate anche un ripasso di Keats, forse ne capirete anche più di me. Voto: 10/10 - best of the month!


More about Il trattamento DSi passa poi a Il trattamento D, uscito un po' di tempo fa per la collanda Odissea di Delos Books. Nancy Kress è probabilmente una delle scrittrici di fantascienza più "commerciali" attualmente in attività. Non che i suoi lavori non siano interessanti, ma seguono tutti lo schema abbastanza semplice "idea - sviluppo - svolta", dove la svolta segna spesso la fine della situazione iniziale derivante dall'idea di base. In questo caso, l'esistenza di un trattamento medico in grado di "bloccare" l'età dei pazienti (il cui funzionamento non viene comunque spiegato) fornisce un buono spunto, che però non arriva a creare una storia avvincente. Voto: 6/10



More about Storie del tempo e dello spazioStorie del tempo e dello spazio è il primo libro di Anthony Boucher che mi capita di leggere, un Urania Collezione di quest'anno. Un'antologia di racconti un po' rétro, con protagonsiti che si confrontano con demonietti e invenzioni casalinghe, che ricordano le atmosfere dei racconti della prima fantascienza. Letto oggi non si trova niente di nuovo, ma non per questo le storie risultano banali, e immergersi in quest'america anni 50 è comunque piacevole. Voto: 7.5/10




More about La guerra degli deiEccezionalmente, a ottobre mi sono concesso anche un fantasy, o meglio un fantasy storico. La guerra degli Dèi di Poul Anderson (Nord) narra la storia/leggenda di Hadding, re del popolo dei Danesi di un'epoca imprecisata tra il IX e XI secolo. Un intreccio di eventi storici e elementi fantastici (manifestazioni di dèi e creature fantastiche, sortilegi e maledizioni) che dovrebbe dare corpo al mito di un personaggio la cui collocazione (e in effetti, esistenza) non è chiara. L'autore ha sicuramente fatto un considerevole lavoro di documentazione, come testimnonia nella nota finale, ma personalmente il libro non mi ha coinvolto così tanto. Ammetto che possa trattarsi di una semplice questione di gusti, dato che non ho una grande predilezione per i romanzi fantasy né per quelli storici. Quindi non posso dire che mi sia piaciuto, ma forse nel suo genere si tratta di un libro più che buono. Voto: 5/10

More about Short Stories 7Uno dei libercoli più piccoli di cui parlavo all'inizio è la rivista Short Stories 7 delle Edizioni Scudo, che contiene racconti di autori vari principalmente italiani (con un paio di eccezioni). In questo numero i racconti selezionati sono principalmente di carattere horror o comunque piuttosto "dark". Come negli altri volumi della rivista ci sono racconti di buon livello e altri meno interessanti, ma nel complesso il libro illustrato merita la sua dose di attenzione. Voto: 7/10




More about Corti - Seconda stagioneMore about CortiMa i libri davvero minuscoli, non solo in quanto a formato ma anche per contenuto, sono Corti e Corti Seconda Stagione delle Edizioni XII. Due raccolte di microracconti di autori vari, che riescono in 100 pagine a condensare decine e decine di storie. L'ultimo dei due, se ancora non fosse noto, contiene tra l'altro un mio raccoRto. Non mi dilungo ulteriormente perché ho già prodotto una recensione abbastanza dettagliata per entrambi, e la mia attenzione potrebbe essere considerata una smoderata pubblicità, per dico solo che si tratta di due libri formidabili, anche se non perfetti. Sto forse facendo pubblicità? Probabilmente. Ma ormai l'avete letta. Voti: 8/10 - 8.5/10


Come ho già avuto modo di sottolineare, commenti più dettagliati sono disponibili sulle schede dei singoli libri su aNobii, cui potete accedere clicando sulle immagini qui presenti.


Nota: linkando i precedenti rapporti letture ospitati sul vecchio blog ho notato che le immagini hanno assunto dimensioni abnormi, quando all'inizio erano tutte ordinatamente allineate a sinistra. Credo che il problema si attribuibile ad aNobii, che negli ultimi tempi sta subendo diversi inceppamenti. Tuttavia, dato che quel blog è ormai abbandonato, non mi prenderò la briga di correggere i post. Mi scuso per il disagio.

Solo chi non pensa non cambia idea

Come anticipato giusto ieri, ecco qui il post inaugurale del nuovo Unknown to Millions. Il cambio di piattaforma si è reso necessario perché splinder, che ospitava il precedente blog, non era abbastanza affidabile e non offriva il grado di intertestualità di cui avevo bisogno. Per cui è stato scritto il doveroso epilogo del precedente spazio, e si ricomincia da qui.

Le premesse sono sostanzialmente le stesse poste all'inaugurazione del vecchio blog nel prologo, anche se non tutte sono interpretate nella stessa maniera. Qualcosa è cambiato da 31 mesi a questa parte, e il nuovo blog ne è a suo modo una testimonianza. La dichiarazione di intenti è adesso disponibile nella pagina manifesto.


What's new?

  • La grafica non è granché cambiata, il banner in alto è lo stesso rigorosamente realizzato in paint, e così i colori di base. Sono però cambiati contenuti nella barra laterale, che adesso ospita, in uno spazio minore, una maggior quantità di riferimenti interni ed esterni al blog e al suo autore. In più, oltre al già citato manifesto, qua sopra sono disponibili alcune pagine statiche di informazioni aggiuntive che forniscono dettagli sulle mie attività.
  • Le rubriche non sono ancora presenti, perché verranno create nel momento in cui apparirà il primo post dedicato, ma rispetto al blog precedente saranno leggermente differenti. Alcune saranno riprese, altre interpretate in modo differente, altre ancora soppresse. L'idea è comunque quella di continuare a produrre contenuti "interessanti" per un pubblico forse non vasto, ma comunque potenzialmente variegato. Non è escluso anche che alcuni post siano ripresi dal vecchio blog e ripubblicati qui, per concedere loro una maggior visibilità.
  • La prima persona singolare: nel vecchio blog, i post erano scritti in terza persona (salvo l'ultima frase) per sottolineare la non-corrispondenza tra blog e Autore, tanto che si parlava esplicitamente di un non-blog già a partire dal primo post. Questa sottigliezza qui viene abbandonata: nonostante l'unknowness dell'autore, è palese che chi si trova a leggere sa che sta in qualche modo compiendo un dialogo. Quindi, se anche non c'è l'intenzione di rendere questo blog uno spazio "privato" con inutili dettagli sulla mia irrilevante vita, adesso voglio che sia chiaro che chi parla, qui, sono io.

Questo è il punto di partenza. Presto si inizierà con i contenuti veri e propri. Intanto, se volete, potete cliccare là sulla destra sul banner flashback che proietterà direttamente nella precedente incarnazione di Unknown to Millions.

Stay tuned, e se avete bisogno di un pretesto per bere stappate una boccia in mio onore.

- fine cantiere -

I lavori di messa a punto del blog possono dichiararsi ultimati. Rimane forse qualche ultimo dettaglio da sistemare, e alcuni test da compiere su funzioni che entreranno in funzione solo dopo qualche tempo, ma lo spazio è pronto per essere utilizzato... sperando che non passi qualche commissario dell'asl.

Il blog precedente verrà ufficialmente reso inattivo.

A breve (domani?) il post inaugurale di Unknown to Millions ver 2.0.

- inizio cantiere -

Questo spazio è l'imminente futura incarnazione di questo.

La fine dei lavori è prevista per l'ultima settimana di novembre.