La prossima settimana inizierà la seconda stagione di
Westworld e a distanza di pochi giorni anche la seconda stagione di
3%. E di settimana in settimana, sbocciano qua è là tra le varie piattaforme e canali a pagamento altri show e vengono lanciati annunci per i progetti futuri: dal
Signore degli anelli alla
Torre Nera passando per
Queste Oscure Materie, da
Star Wars a
Star Trek passando per la Fondazione... e questo solo considerando l'ambito delle serie di genere "fantastico" che è quello che mi interessa di più e per cui di conseguenza conosco gli sviluppi, ma al di fuori dal fantastico ce ne sono sicuramente altrettante annunciate o in uscita. Si dice che stiamo vivendo l'epoca d'oro delle
serie tv, e probabilmente è vero nel senso che l'attenzione del pubblico e gli investimenti confluiscono in maniera massiccia su questo settore. Ma è cosa risaputa che quantità e qualità vanno raramente di pari passo, e soprattutto, il tempo per dedicarsi a ognuna di queste non può bastare a chiunque voglia mantenere in equilibrio le proprie funzioni fisiologiche e psichiche.
La soluzione quindi, è solo una: come l'unica strategia vincente al casino è quella di non giocare, per le serie l'unica possibilità di riuscita è di abbandonarle.
No, questo non è un post anarchico che invita alla lotta non violenta verso l'industria dell'intrattenimento che sta prosciugando la nostra capacità critica (ne trovate molti altri ben più validi in giro), ma soltanto una presa di coscienza. Appurato che non si può seguire ogni serie solo per poterne discutere su facebook dieci minuti dopo la fine dell'episodio (o dell'intera stagione bingiata su Netflix), ci si accorge che non si deve farlo, ovvero che non c'è niente che ci obblighi a continuare a dedicare il nostro tempo a un prodotto che non ha niente da offrire, semplicemente per inerzia, accidia o noia. Conosco molte persone che non hanno nessuna motivazione per seguire una serie al di là di "ormai l'ho iniziata sei anni fa, che faccio smetto ora?" Sì, è proprio quello che dovreste fare!
Per stimolare la riflessione e l'autoanalisi butto giù la mia lista di serie recenti rimaste incompiute, che ho iniziato a vedere e che ho interrotto, a volte molto presto, a volte a pochi minuti dalla fine, quando ho capito che non valevano il mio tempo.
The Walking Dead. Ho smesso di guardarlo verso l'inizio della quarta stagione, dopo la fine della storyline del Governatore (che già avrebbe dovuto concludersi alla fine della stagione precedente, ma invece è stato trascinato per qualche altro episodio). A differenza di molti avevo trovato la seconda stagione abbastanza valida, mentre i primi segni di insofferenza erano arrivati nel corso della terza. Ammetto però che ogni tanto mi leggo i recap delle nuove puntate, giusto per sapere dove la storia chiaramente senza sbocco sta andando (spoiler: da nessuna parte). Per la verità da quello che sento e leggo in giro mi pare che non esista un solo spettatore soddisfatto di quello che vede, eppure la serie fa ancora dei numeri rilevanti. Questo è quindi uno dei casi più emblematici.
Penny Dreadful. Una prima stagione piuttosto interessante, grazie all'intreccio di questi personaggi iconici (anche se si era già visto nella Lega degli Uomini Straordinari). Seconda stagione così così, abbandono a metà della terza che, anche in questo caso, sembrava girare su se stessa, forse prigioniera dell'incertezza sul futuro della serie (che poi è una delle ragioni principali per cui molte sembrano concludersi-ma-non-del-tutto a ogni stagione).
Una serie di sfortunati eventi. L'ultimo episodio della prima stagione è rimasto lì da solo, e Netflix ogni tanto mi chiede se voglia continuare a vederlo ma no, non accadrà. In effetti ho visto anche en passant parte del primo episodio della seconda staigone, ma mi sono addormentato e non me ne pento. Nonostante lo stile gradevole, la formula risulta noiosa e ripetitiva molto presto. Inoltre, a differenza del film omonimo di diversi anni fa, le personalità e i "poteri" dei protagonisti sono molto blande e poco rilevanti. E poi siamo onesti, la performance di Jim Carrey è inarrivabile.
Dirk Gently Agenzia di Investigazione Olistica. Vista tutta la prima stagione, ma non ho nessun inteesse per la seconda. Questo Dirk Gently è a mio avviso molto inferiore a quello del
primo tentativo di trasposizione, e si affida fin troppo al caos e al surreale, confondendo il significato dell'olismo con quello di casualità.
Legion. Gustosa fino a metà per il modo in cui realtà, memoria e spazio mentale si sovrappongono e come questa confusione è resa. Il gioco però non basta da sé a reggere tutta la serie e le varie incoerenze minano la credibilità. Finita con sforzo la prima stagione, non continuerò.
Zoo. In questo caso non sono sicuro al cento per cento di averla abbandonata. Ho vissuto la prima stagione come un prodotto semiparodistico, a volte talmente assurdo nelle nozioni e nello svolgimento da sembrare qualcosa tipo
Una pallottola spuntata. In questo modo me lo sono quasi goduto, ma ora che so di cosa si tratta, non sono sicuro di avere bisogno di una seconda e terza stagione. Non lo escludo del tutto, ma probabilmente non saprò mai come andrà a finire la ribellione degli animali.
Game of Thrones. Questo è un caso particolare, perché ci sto ancora riflettendo. Manca ancora un anno per la stagione finale, e onestamente sto vivendo l'attesa con tutta la serenità di Kermit che sorseggia il tè. Le ultime due stagioni
hanno completamente sovvertito lo scopo iniziale della serie, virando da un prodotto decostruttivo dell'epica fantasy a una fanfiction di una sessione di D&D. C'è da dire che si parla in questo caso di un prodotto di fattura davvero ottima, sempre impressionante da vedere, ma quando su ogni puntata puoi basarci sopra un drinking game vuol dire che la serietà si è persa per strada.
Stranger Things. Visto il primo episodio. Non ho bisogno di questa ruffianata, grazie.
Analogamente, ci sono molte serie che sulla carta potrebbero interessarmi ma di cui per il momento mi sto tenendo lontano, perché prima di invischiarmi in qualcosa che non mi porti da nessuna parte voglio essere sicuro di quello che faccio. Mi riferisco ad esempio a Dark, American Gods, The Handmaid's Tale, Altered Carbon, Lost in Space: tutte serie che in molti mi hanno consigliato, e che io stesso sono sicuro potrebbero piacermi, ma... non lo so. Ci penserò, ok?
Invito tutti a fare lo stesso esercizio, prendere le serie abbandonate (se ne avete) e capire perché lo avete fatto. Sarà molto utile a realizzare che cosa cercate davvero in una serie, e separare quindi quelle che ha senso continuare a seguire da quelle che dovrete abbandonare. Sarà traumatico, all'inizio, ma poi proverete tanto sollievo.