Cambiare tutto per non cambiare niente: Doctor Who e il Rasoio di Occam

Come promesso nel commento al finale della stagione 12, voglio dedicare un approfondimento al grande segreto emerso nel corso di questa puntata che ha stravolto in modo pesante tutto il canone noto di Doctor Who dal 1963 a oggi. Nel commento all'episodio ho volutamente ignorato questo aspetto, perché volevo appunto valutare la storia al netto del suo impatto su tutta la mitologia della serie. Qui invece andiamo a valutare proprio questo impatto.

Prima di iniziare, una premessa. Non ho mai fatto mistero dei miei dubbi sulla conduzione di Chris Chibnall della serie, ma credo di aver sempre mantenuto una posizione equilibrata nel riconoscere quando c'era qualcosa di buono (come molti degli episodi di questa stagione 12, obiettivamente di buon livello). Non ho mai nemmeno osteggiato il passaggio del ruolo a una donna, e quando è stato dato l'annuncio ho analizzato la situazione in modo più distaccato possibile. Ritengo quindi non poter essere considerato né parte del fandom oltranzista che ha odiato Jodie Whittaker fin dall'inizio, né d'altra parte del fandom acritico che accusa chi non gradisce la serie di non essere un "true fan". Per quanto ami DW credo di aver mantenuto un rapporto sano con la serie, abbastanza da poter fare una riflessione senza bias eccessivi. Se vi sembra il contrario, me ne scuso, ma continuo a ritenermi con la coscienza a posto, come i miei otto anni di post sul tema che si trovano qui sopra possono testimoniare.

Detto questo, passiamo al sodo: la grossa rivelazione che Chibnall ha stuzzicato fin dall'inizio di questa stagione, ma si potrebbe dire già nel secondo episodio della stagione 11, quando per la prima volta è stato citato il "Timeless Child" per poi abbandonarlo del tutto. In The Timeless Children il Master ha la pazienza di portare il Dottore nella Matrice per fargli scoprire la storia del Timeless Child. Veniamo sottoposti quindi a una lunga storia di questo gallifreyano esploratore che trova così per caso una bambina abbandonata e la adotta, per poi scoprire che la bambina non muore ma si rigenera. Al che inizia a studiarla, estrae da lei in qualche modo il codice genetico che permette la rigenerazione e lo aggiunge al proprio, e così fa per tutta l'élite del suo pianeta, dando origine alla società Timelord, basata sulla capacità di ingannare la morte (almeno per un po'). Tutto abbastanza noioso, ma se non altro è qualche frammento di lore dei Timelord che è piuttosto scarsa nella serie tv (molto più approfondita nei libri e audiodrammi, che però hanno un pubblico ben più ristretto, e nemmeno io che ho visto tutta la serie dal 1963 a oggi seguo).

But wait, there's more! Il Timeless Child è, prova a indovinare, proprio il Dottore! Almeno così ci racconta il Master, che è l'unica fonte disponibile sull'argomento. Quell'orfanello sperduto, sottoposto a una sequenza interminabile di esperimenti, torture e reset della memoria, è proprio il nostro eroe. Ne consegue che il Dottore non è un semplice Timelord rinnegato (in effetti non è nemmeno un Timelord), ma è il punto di partenza di tutto ciò che i Timelord hanno ottenuto: è speciale, unico, predestinato. Ovvero, è esattamente quello che il Dottore non ha mai voluto, dovuto o avuto bisogno di essere.

Questo è il primo e più imperdonabile errore commesso da Chris Chibnall nell'aggiungere un nuovo pezzo alla mitologia della serie. Tutti gli showrunner precedenti hanno in qualche modo alterato il canone conosciuto fino a quel momento: Russel T. Davies (stagioni 1-4) ha inventato la Time War e la scomparsa di Gallifrey, Steven Moffat (stagioni 5-10) ha introdotto il War Doctor e il salvataggio di Gallifrey. Chibnall lascia il segno spiegando che il Dottore non è mai stato un tizio qualunque, ma era ed è sempre stato speciale. Il Master gli dice proprio queste parole, ed è questa constatazione che lo porta ad annientare (di nuovo) tutta la civiltà di Gallifrey. Ma il problema è proprio che questa novità contraddice tutto quello che Doctor Who ha sempre rappresentato, non tanto in termini di trama quanto a livello tematico. La storia del Dottore è la storia di "un idiota con una scatola magica", un bischero qualsiasi (ovviamente con notevoli capacità) che un giorno ha deciso di lasciare tutto quello che aveva e scoprire se l'universo avesse bisogno di lui. A renderlo significativo e relatable è proprio questa sua ordinarietà, l'idea che al di là della tecnologia e la rigenerazione, con la stessa intelligenza e bontà tutti potremmo essere il Dottore.

Adesso, non è più così. Adesso il Dottore è quell'essere immortale dalle origini inconoscibili che ha permesso alla più grande civiltà dell'universo di raggiungere il suo massimo splendore e controllo su tutto lo spazio-tempo. Siccome possiamo essere buoni e furbi quanto vogliamo, ma nessuno di noi sarà mai un Timeless Child abbandonato (non si sa come e perché) dalla vita infinta, ecco che il Dottore è diventato un'entità lontana, intoccabile. Un predestinato, appunto, che non è diventato ciò che è per sua scelta, ma perché quella era la sua natura. E questo toglie almeno metà del potere alla figura del Dottore.

Diciamo pure che non sono contrario del tutto all'idea di un Timeless Child, e che i Timelord siano nati vampirizzando il segreto dell'immortalità a un giovane innocente orfano delle stelle, da boriosi stronzi quali sono sempre stati. Mi può stare bene scoprire che la loro origine è quella. Ma far coincidere con il Dottore quell'individuo speciale manda in frantumi le premesse stesse del personaggio. Se per esempio il Timeless Child fosse stato il Master, la cosa sarebbe stata ben diversa perché avremmo avuto in un colpo solo: - un'origine per la sua follia; - una giustificazione al fatto che sopravviva sempre anche quando si trova in situazioni del tutto disperate (visto che è letteralmente immortale); - una spiegazione al suo risentimento verso i Timelord; - una ragione plausibile per la furia che lo ha portato di recente a sterminare (di nuovo) tutto il pianeta. Inoltre sarebbe stato un bel dilemma anche per il Dottore: il suo più intimo amico d'infanzia, vittima estrema e perpetua che nemmeno ricorda le torture sùbite in miliardi e miliardi di anni. Davvero lo si può biasimare se si è rivoltato contro i suoi aguzzini? E la stessa parte oscura del Dottore che emerge ogni tanto, quella che lo porta a fare cose terribili, non potrebbe essere in fondo dovuta a quelle tracce del codice genetico del Master/Timeless Child che è anche in lui e gli permette di rigenerarsi?

Ma invece no. Lo speciale è proprio il Dottore, e questo lo rende speciale proprio per nulla.


Naturalmente questa novità si riflette a cascata su tutto quanto abbiamo visto e saputo finora del Dottore. Quello che credevamo essere il Primo Dottore non lo è più, perché ha avuto un numero plausibilmente spropositato di vite prima dell'incarnazione con le fattezze di William Hartnell. Ci si sarebbe potuti salvare in calcio d'angolo sostenendo la tesi che quelli di prima erano "biologicamente" la stessa persona, ma è solo da quel momento in poi che lui è diventato "Il Dottore", un po' nello steso modo in cui è stato trattato il War Doctor. Ma invece no, nemmeno questo: Chibnall lo ha reso impossibile introducendo il Doctor Ruth, l'incarnazione precedente di cui il Dottore non ricorda nulla ma che pure si fa già chiamare Dottore. Quindi il Primo Dottore non era in nessun senso "primo". Ci sarebbe anche da farsi spiegare come Ruth potesse avere un Tardis con le sembianze della cabina telefonica blu, quando dovrebbe essere noto allo showrunner di una serie che quell'aspetto è stato acquisito dal Tardis quando il Dottore si è rifugiato nella Londra degli anni 60, ed è rimasto così per un difetto del Chamaleon Circuit che permette normalmente ai Tardis di mimetizzarsi con l'ambiente esterno. Ma se Ruth è un Dottore precedente ad Hartnell, allora non ha senso che il suo Tardis abbia già quelle sembianze. Tutta un'altra serie di incongruenze si aprono considerando ciò che abbiamo visto in The Name of the Doctor quando Clara attraversa tutto il flusso temporale della vita del Dottore, e non incontra nessuna di queste incarnazioni precedenti, mentre invece scopre il War Doctor, in quanto parte della vita "biologica" del Dottore ma non considerato un Dottore a pieno titolo. Come già avevo subodorato subito dopo Fugitive of the Judoon, semplicemente a tutto questo non viene data una spiegazione, il che porta a ipotizzare che Chibnall sia o ignorante o in mala fede. Decidete voi quale preferite.

In realtà c'è una parola magica che salverebbe tutta questa situazione: retcon. Doctor Who è il paradiso della retcon, e se permettete io di retcon me ne intendo. Quindi si potrebbe semplicemente dire "è stato sempre così" e così diventa. Molto bene. Ma  a quel punto bisognerebbe chiedersi: perché? A cosa è servito tutto questo stravolgimento epocale di tutta la storia della serie?

La risposta ce la dà di nuovo Docot-Ruth, che si rivela nonostante le circostanze infauste uno dei personaggi meglio riusciti nelle sue breve apparizioni: niente. Anzi, alla fine dell'episodio il punto importante che viene sottolineato è proprio questo, che la conoscenza di questo segreto sepolto nei recessi della storia e della memoria non cambia niente per il Dottore, che continua a essere e fare ciò che era e faceva. Meglio ancora, questa nuova consapevolezza non ha nemmeno utilità nell'affrontare la minaccia del momento, per fermare il Master con il suo nuovo piano di sottomissione dell'universo. Non c'è nessuna scoperta derivante da questo passato remoto che aiuta il Dottore a risolvere la crisi, e per la verità questo passato remoto non è nemmeno l'origine della crisi. Un elemento di contorno, che se rimosso dalla storia non cambia niente degli eventi.

Provate invece a rimuovere il War Doctor da The Day of the Doctor. Provate a rimaterializzare Gallifrey e tutti i Timelord in The Sound of Drums. Gli showrunner precedenti a loro volta hanno giocato con il canone e la mitologia, perché una serie come DW permette davvero possibilità infinite, ma lo hanno fatto in modo significativo. E in genere hanno riempito dei buchi nella lore, senza cambiare quanto esisteva in precedenzza.

Perché allora Chris Chibnall ha fatto una cosa simile? L'ipotesi tristemente più plausibile è che volesse semplicemente sconvolgere il pubblico. Mettere in atto qualcosa che lasciasse un segno profondo, indelebile, anche controverso, nel fandom più longevo della storia della televisione. Per farlo è ricorso al sistema più immediato, ma anche più rozzo: il twist gratuito, che arriva dal nulla senza nessuna anticipazione, colpisce sul momento ma a distanza di pochi minuti, quando si ha avuto il tempo di riflettere, non lascia nulla, perché sul nulla era basato.


È qui che sarebbe utile ricordare a Chibnall il principio del Rasoio di Occam, non nella sua enunciazione da fast-food "la spiegazione più semplice è quella più probabile", ma nella versione più fedele alla formulazione originale, secondo cui tra due ipotesi equivalenti quella che richiede un maggior numero di assunzioni di fondo per poter essere valida deve essere scartata. Applicato a Doctor Who, ma in generale alla narrativa, il Raosio di Occam significa che bisogna avere delle ottime ragioni per mettere in modo un processo che porta a sconvolgere profondamente il senso e la direzione della storia. Ovvero, il risultato finale deve essere tanto e più profondamente sconvolgente di quelle alterazioni che stiamo apportando alla storia. In mancanza di questo, il lavoro che è stato fatto non è solo inutile, ma è dannoso e appare perfino disonesto.

Con questo nuovo corso di Doctor Who, purtroppo il Rasoio di Occam rimuove intere sezioni del corpo, fino a lasciare solo un cadavere sbrindellato. Non mi spingo a richiedere la rimozione di Chibnall dalla direzione della serie, perché non voglio apparire come quei fanboy che chiedono la cancellazione di The Last Jedi, ma a questo punto auspico che ci sia un profondo ripensamento da parte di chi ha la facoltà di decidere, affincé la serie non salti lo squalo definitivamente diventando irrecuperabile.

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