Westworld for dummies

A distanza di circa un anno dalla seconda stagione e ad altrettanta distanza dalla probabile messa in onda della stagione 3, mi sono impegnato in un rewatch delle prime due stagioni di Westworld. Questo perché pur essendo il panorama attuale delle serie tv straripante di novità, non sono riuscito a trovare un prodotto che riuscisse a darmi lo stesso livello di coinvolgimento. È vero che facio già una selezione molto esigente e non mi faccio problemi adabbandonare una serie che non mi soddisfa, ma negli ultimi anni c'è stato poco che mi ha smosso per davvero, così al volo citerei solo Mr. Robot e BojackHorseman. In ogni caso Westworld spicca tra tutte queste, e trovo davvero curioso che non se ne parli di più. Forse la sua aderenze a quella formula quasi superata dell'episodio settimanale, con ogni stagione lontana due anni dalla precedente, non la rende così appetibile al popolo dei binger, ma di certo non è solo questa la causa visto che Game of Thrones si è comportata nello stesso modo, e anche quando tutti ne erano delusi continuava a essere argomento centrale di conversazione. Quindi un'altra possibile spiegazione è che WW sia una serie che impegna: chiede allo spettatore di prestare attenzione, gli sottopone spunti tanto sulla trama che sull'apparato tematico su cui questa si sorregge, pone tante domande che non hanno una risposta semplice.

E forse proprio per questo mi sono trovato spesso a leggere commenti di spettatori (o ex) che dichiarano di aver seguito WW fino a un certo punto, ma poi frustrati da qualche aspetto poco chiaro o credibile, hanno deciso di abbandonarla. Ci sono una serie di argomenti ricorrenti che ho notato uscire di frequente, la maggior parte relativi alla seconda stagione, a votle invocando il demone del plot hole che mette tutto a tacere senza possibilità di appello. Perosonalmente la maggior parte di questi aspetti mi sono sempre risultati abbastanza comprensibili, ma ancora di più grazie alla seconda visione ho potuto osservare tutto con una prospettiva più ampia e collocare meglio certi dettagli. Voglio quindi provare a dare una mano a chi genuinamente si è sentito smarrito da alcuni snodi della trama. Non perché io sono più intelligente di voi, ma forse perché ci ho messo più attenzione e ho ripetuto l'esercizio, quindi ho messo meglio a fuoco il tutto.
Disclaimer: ovviamente tutto ciò che segue è passibile di SPOILER. Consiglio di continuare solo se avete già visto interamente le due stagioni e vi è rimasto qualche dubbio. Se invece vi siete fermati prima, suggerirei di provare a continuare, magari ripartendo dall'inizio, perché a mio avviso ne vale davvero la pena. Se invece non vi interessa più, allora tanto vale che leggete, tanto che vi cambia?

Also disclaimer: con tutto ciò non voglio dire che Westworld è la serie perfetta. Se anche non ci sono plot hole veri e propri, sicuramente si può trovare qualche incoerenza, un paio di retcon camuffate alla meglio, alcune ambiguità più o meno volute e, bisogna ammettelro, un certo autocompiacimento da parte degli autori nel creare un meccaniscmo complesso da decifrare. Ma questi sono peccati commessi dalla maggior parte dei prodotti televisivi, e in ultima analisi penso che si possano ben sopportare a vantaggio della grandiosità del risultato finale.

Ma insomma ho chiacchierato già troppo senza arrivare al punto, quindi ecco una serie di plot point di Westworld che hanno confuso molti e che invece sono perfettamente spiegabili nell'universo narrativo della serie. Li elenco pressappoco in ordine cronologico rispetto a come si presentano negli episodi, ma alcuni abbracciano temi o archi più ampi quindi la sequenza non è rigorosa.

  • Perché Felix e Sylvester si fanno sottomettere da Maeve invece di disattivarla?
Queta è una delle domande più ricorrenti, sembra che questo punto della trama abbia disorientati in molti. Secondo gli scettici, Felix e Sylvester, i due tecnici del reparto “macelleria” che si trovano a dover più volte rimettere a posto Maeve, una volta scoperto che lei era cosciente durante il loro lavoro non avrebbero dovuto piegarsi alle sue richieste ma fermarla nel suo piano di fuga. In una scena c'è addiriturra Maeve che chiede loro di farsi aumentare gli attributi e quella sarebbe stata l'occasione per farla invece regredire a una personalità stupida e facile da controllare. Perché non l'hanno fatto? La spiegazione mi pare piuttosto semplice considerando i personaggi in questione: Felix e Sylvester sono molto diversi in qualche modo complementari. Felix è curioso, empatico e affascinato dal “miracolo” degli host: lo vediamo programmare di nascosto un passerotto robot e rimanerne estasiato. Sylvester è egoista, accidioso e fondamentalmente vigliacco. Maeve, che già per sua programmazione di base (in quanto matrona del bordello) ha la capacità di leggere le persone, riesce fin da subito a capire chi si trova di fronte e manipola ognuno nel modo adatto per ottenere quello che vuole. Con Felix condivide i suoi progetti, lo mette di fronte alle sue responsabilità di creature verso la creatura: Felix cede perché la capisce e quello che sta vivendo è in fondo la realizzazione delle sue aspirazioni sopite. Felix è abbastanza coinvolto da rivelarle la posizione di sua figlia (vedi punto successivo), perché ha capito che si tratta di una questione che lei deve risolvere. Quindi possiamo considerare Felix un collaborazionista, posizione piuttosto condivisibile nel mondo di WW. Dall'altra parte Sylvester è un individuo abietto, senza qualità che lo redimono, e da tale lo tratta Maeve. Con lui usa minacce e ricatti, arriva a ferirlo quasi a morte. Sylvester ci prova anche a fregarla un paio di volte, ma lei è più furba e lo rimette al suo posto. È un ignavo ma non è stupido, capisce le conseguenze di quello che sta succedendo e sa che sarà lui a trovarsi nella merda se la cosa viene scoperta. Gli conviene quindi che Maeve sparisce e non se ne sappia più nulla, e nel frattempo si caga sotto al pensiero che lei possa rivoltarglisi contro. Quindi pur senza condividere il suo progetto la asseconda, perché è così che fanno i tipi come lui, si piegano alle richieste di chi si dimostra più forte, pur di non dover essere costretti a cambiare lo status quo. Visto che in seguito si scopre che la fuga di Maeve è stata comunque scritta da Ford, si può pensare in aggiunta a tutto questo che lui abbia fatto in modo che lei si trovasse proprio davanti questi due, ben sapendo che sarebbe stata in grado di manipolarli a dovere.

  • Perché Maeve decide di andare a prendere sua figlia pur sapendo che non è reale?
Questa è una svolta fondamentale nella storia di Maeve, perché è proprio il momento in cui dimostra la sua vera indipendenza. Maeve riacquisce gradualmente i ricordi della sua bucolica vita precedente, e qualcuno si chiede perché dopo aver scoperto che era solo una storia a cui era programmata a credere (come del resto la sua vita attuale), decida comunque di tornare indietro per sua figlia che non è davvero sua figlia. La risposta è semplicemente che così sceglie di fare. Come viene rivelato nell'ultima puntata della prima stagione, il suo piano di fuga è stato almeno in parte programmato da Ford e quindi seguendo questa storia avrebbe dovuto lasciare il parco. Decide invece di rimanere, proprio perché è lei a stabilire a cosa credere. Eppure, si obietta, sta credendo a una bucia che le è stata imposta. Certo, ma anche la sua voglia di fuga era progettata, e in quel momento è lei a decidere che i sentimenti che prova per quanto possano essere stati forzati in lei sono la cosa che la rendono ciò che è. Se il legame con la figlia è abbastanza forte da definirla, scegliere di seguirlo pur conoscendo la verità non è affatto un atto incoerente o frutto di condizionamento. Scegliere le bugie a cui credere, in fondo, è una delle cose che ci permette di mantenere il nostro equilibrio giorno dopo giorno, e avolte lo facciamo meno consapevolmente di Maeve.

  • Perché Charlotte Hale cerca di contrabbandare i dati facendo scappare Peter Abernathy invece di portare fuori soltanto la sua unità di controllo?
Prtiamo da una premessa: le unità di controllo (o “perle”) sono con ogni probabilità una nozione aggiunta nella stagione 2 e retconizzata nella serie a partire da lì. Non si spiegherebbe altrimenti come mai nella prima stagione gli host difettosi (come Clementine e lo stesso Abernathy) sono sottoposti a lobotomia attraverso il naso invece di vederi espiantata la perla per lavorarci sopra in tutta tranquillità. A posteriori si può giustificare questo tipo di intervento, ma è comunque una razionalizzazione. Quindi inizialmente il fatto che fosse possibie tirare fuori i dati da un host semplicemente rimuovendogli l'unità di controllo non era previsto nella stagione 1, per questo la faccenda di Abernathy usato per il contrabbando può risultare poco convincente. Ma in realtà questo aspetto non influisce troppo sulla risposta alla domanda. La situazione è questa: nel corso della stagione 1, l'amministrazione di Westworld ha intenzione di rimuovere Ford per una serie di ragioni molto valide dal loro punto di vista. Temono però che Ford se ne vada sbattendo la porta, ovvero portandosi via trentacinque anni di preziosi dati raccolti da Delos: i file raccolti sugli ospiti registrati nella Forgia. Ford è praticamente onnipotente all'interno del parco, e anche se non è coinvolto direttamente nel progetto della Forgia (anzi ha un accordo con William per rimanerne fuori), ha tutto il potere per compromettere il sistema, giusto per fare uno spregio ai suoi padroni ingrati. Delos quindi prima di cacciarlo cerca di mettere al sicuro il suo patrimonio. Charlotte Hale incarica Theresa Cullen che dapprima prova a trasferire i dati via satellite, ma il piano fallisce perché l'host va in conflitto e viene scoperto da Elsie e Stubbs. Hale quindi riprende in mano la questione, anche perché l'omicidio di Cullen le fa capire che Ford forse ha già capito cosa sta per succedere: decide di criptare l'accesso alla Forgia in modo che Ford non possa metterci le mani, ma non può semplicemente portarsi via la chiave perché lui se ne accorgerebbe. Quindi carica la chiave di decrittazione nella memoria di un host dismesso a caso... Peter Abernathy. Affida a Sizemore il compito di fornirgli una backstory che lo porti a salire sul treno e lasciare il parco. Abbiamo già visto che in altre occasioni gli host sono stati portati all'esterno, e lei sicuramente ha le credenziali per autorizzarne il passaggio, ma non deve figurare come un'operazione alla luce del sole, sempre per il rischio dell'intervento di Ford. Poi prima che Sizemore possa riattivare Abernathy per farlo fuggire, scoppiano sia l'attacco di Maeve nella Mesa che la rivolta di Dolores durante il gala. Abernathy si ritrova quindi di nuovo nel parco insieme agli altri host dismessi. A questo punto Hale non può fare altro che cercarlo, perché la prima cosa che interessa a Delos è l'accesso alla Forgia, del tutto impossibile ora che i sitemi del parco sono stati fatti saltare da Ford e lui stesso è morto. In effetti è tutto piuttosto convoluto, ma con un filo di ragionamento i pezzi si incastrano.

  • Quando si svolgono le conversazioni tra Bernard e Dolores?
Qui bisogna chiarire di cosa si parla. Tutte quelle viste nella stagione 1 sono in realtà conversazioni tra Dolores e Arnold, svolte durante la lunga fase in cui il programmatore cerca di condurre Dolores alla coscienza. Quindi in questo caso si parla di circa 35 anni prima del presente della serie, salvo poi scoprire che alcuni di questi dialoghi sono reimmaginati da Dolores in seguito, che in realtà sta parlando con se stessa, in accordo al principio della mente bicamerale; ciò non toglie comunque che si siano svolti davvero in passato. Nella stagione 2 invece, le conversazioni che vediamo hanno una collocazione diversa: per lo più risalgono al periodo dopo la morte di Arnold, quando Ford decide di ricrearlo in versione host, un intervallo imprecisato tra i 30 e i 20 anni prima del presente. Viene rivelato infatti che per ricreare il suo assistente, Ford attinge ai ricordi che Dolores ha di Arnold, derivati proprio da quelle conversazioni tra loro due nelle fasi iniziali della crezione di Westworld. In realtà i dialoghi visti nella seconda stagione non avvengono “dal vivo”, ma sono simulati all'interno del CR4DL (detto anche Cradle, in italiano presumo sia “Culla”). La cosa si può riconoscere poiché ogni volta che vediamo queste scene il frame dell'immagine è ridotto, come se fosse in 16:9. È così che sono rese tutte le sequenze che sono simulato nel Cradle o nella Forgia, e col senno di poi si nota che già il dialogo che costituisce la scena iniziale della seconda stagione è mostrato con questo aspect ratio. Infine c'è da considerare che anche alcune di queste conversazioni possono essere stare ripetute in seguito, quando Dolores già fuggita da Westworld decide di ricreare di nuovo Bernard a partire dai suoi ricordi. Infatti in quella prima chiacchierata Bernard racconta di essersi svegliato da solo sulla spiaggia, cosa che avviene appunto nel corso della seconda stagione: Dolores sta ripercorrendo lo stesso procedimento seguito anni prima per ricordare Bernard e ricosturirlo. Il che ci porta a...

  • Quante timeline ci sono nella stagione 2?
Una delle critiche mosse più spesso alla seconda stagione è che ci sono troppe timeline che rendono confusa la narrazione. Ora, è vero che inizialmente ci può essere un minimo di smarrimento, ma a questione si sbroglia molto presto, già al terzo episodio dovrebbe essere abbastanza chiaro. A differenza della prima stagione, dove abbiamo due linee temporali parallele (quella nel presente e quella 30 anni prima con il giovane William), stavolta il filo narrativo è uno solo: a partire dal gala con gli host ribelli fino alla fuga di Dolores nel corpo di Charlotte Hale. Forse la confusione nasce dal fatto che le prime scene mostrate sono quelle di Bernard sulla spiaggia, che si collocano circa 11 giorni dopo l'inizio della rivolta dopo l'arrivo del team di recupero della Delos guidato da Karl Strand (il tizio alto, pelato e stonzo). La maggior parte di ciò che si vede nel corso della stagione procede in ordine cronologico dalla notte della rivolta in poi. In sostanza, ogni volta che vediamo Dolores (nel suo corpo), Maeve e William stiamo seguendo gli eventi ordine cronologico. L'unica onfusione può essere proprio su Bernard, che è presente sia durante tutto quel tempo che dopo l'arrivo in forze della Delos. Ma anche qui è facie separare i due momenti: ogni volta che vediamo Bernard accompagnato da Strand siamo nella parte finale della storia, che inizia proprio con il suo risveglio sulla spiaggia. Peraltro questa confusione è anche narrativamente significativa, perché Bernard ha deliberatamente delocalizzato i suoi ricordi per evitare che scoprissero la verità su ciò che aveva fatto, quindi la sovrapposizione che si vede ogni tanto delle due timeline rapprsenta appunto la sua difficoltà a collocare gli eventi. A dirla tutta poi le sequenze ambientate nei momenti finali sono molto poche, in genere si tratta di un prologo o epilogo in una puntata ogni due, solo nell'ultimo episodio si segue con costanza sia il presente che il passato recente. Tutto ciò chiaramente al netto di evidenti flashback, ma non credo ci sia bisogno di specificare che siamo nel passato quando si vede William da giovane.

  • Perché se Beranrd si è “risvegliato” può ancora essere controllato come un host?
Innanzitutto bisogna chiarire che ciò che fa “risvegliare” un host può variare in base a molti fattori. Non c'è una procedura precisa per portarli a questo stato superiore di coscienza, altrimenti Arnold, Bernard e Ford (che non sono proprio gli ultimi dei cretini) non ci avrebbero perso dietro trentacinque anni di studi. Ma al di là di questo, c'è un'altra considerazione importante: conoscere la propria natura di host non significa aver acquisito coscienza. Sapere di essere un robot con una programmazione non comporta necessariamente la capacità di alterarla, anzi ci sono esempi di host al corrente del loro ruolo ma tutt'altro che indipenenti, come Angela quando accoglie i nuovi visitatori nel parco. Viceversa si potrebbe anche ipotizzare che sia possibile essere autocoscienti senza conoscere la propria natura artificiale, che è il caso forse della Ghost Nation, che sanno di vivere in un mondo artefatto ma forse non comprendono di preciso essere dei robot, infatti hanno sviluppato un sistema di credenze mistico-tecnologiche... ma questo è un altro discorso. Alla prova dei fatti comunque sono pochi gli host che si sono dimostrati effettivamente immuni ai comandi vocali e in grado di alterare la propria programmazione. Dolores, Maeve, alcuni nativi della Ghost Nation (vedi dopo riguardo il labirinto), e probabilmente nessun altro. Con “nessun altro” includo anche Bernard. Pur conoscendo se stesso e la sua programmazione, backstory e cornerstone, Bernard continua a non essere “sveglio” fino alla fine della seconda stagione. È allora che ripercorrendo i suoi ricordi arriva al momento in cui si confronta con Ford e capisce che quello che stava ascoltando non era codice estraneo, ma una voce che veniva dal suo interno. Di fatto il percorso di Bernard nella seconda stagione è analogo a quello di Dolores nella prima: rivive i suoi ricordi e questo lo porta a ottenere un nuovo livello di conoscenza di sé, fino a scoprire che la voce che lo guidava era la sua.

  • Gli host possono essere feriti e uccisi? Perché a volte muoiono dopo un attacco e altre resistono?
Vediamo gli host morire in tanti modi: sgozzati, fucilati, impiccati, dissanguati, affogati, eviscerati, bruciati... ma ogni tanto qualcuno ha la buona idea non farsi sopraffare da questi attacchi e continua stoicamente la sua missione incurante delle ferite. Come funziona? In realtà è molto semplice: gli host sono fondamentalmente immortali, nel senso che i loro corpi possono essere riparati a oltranza, e la loro mente digitale non si deteriora se rimane senza ossigeno. Per cui una volta rimesso a posto il corpo basta riaccenderli e tutto torna come prima. Quando un host “muore” perché colpito da un proiettile al torace, in effetti è solo programmato per reagire in quel modo, ma non è davvero danneggiato al punto di non poter più funzionare. Tant'è che molti host sono stati riattivati dopo una breve morte anche senza bisogno di riparazioni al corpo, come Bernard alla fine della prima stagione dopo che si è sparato, o tutto il gruppo dei Confederados “resuscitato” da Dolores. L'unica ferita letale per un host sarebbe la distruzione dell'unità di controllo, che però è protetta da una scocca bella tosta, che in genere nemmeno i proiettili riescono a scalfire (infatti quando Teddy si spara in testa, Dolores estrae raccoglia la pallottola deformata dall'impatto con la sua unità di controllo). Quindi la morte degli host è principalmente aderenza al programma, ed è per questo che sia gli host difettosi (il bandito bevitore di latte nel primo episodio) che quelli indipendenti rifiutano di morire una volta colpiti. In più alcuni possono essere programmati anche con una resistenza al dolore molto alta, quindi capaci di sopportare senza troppi drammi ferite di vario tipo. Poi è chiaro che se uno viene tagliato a metà o gli esplode la testa, non potrà riprendere a muoversi senza essere prima riparato, non avendo più un corpo funzionante.

  • Perché il soldato della Delos non spara subito ad Angela quando la trova nel Cradle?
La risposta immediata sarebbe “perché è un coglione”, ma mirendo conto che non è soddisfacente. In effetti nel corso della stagione 2 molte sequenze fanno affidamento sull'inettitudine delle forze armate Delos, anche se in parte li si può scusare considerando che la prima risposta alla rivolta è stata da parte della sicurezza interna del parco, addestrata per tenere sotto controllo gli ospiti, non per la guerra di trincea. In seguito arrivano i soldati veri, anche loro però non fanno una gran figura. In particolare, durante l'attacco alla Mesa da parte di Dolores & co, c'è quel tizio coi capelli lunghi che insegue Angela e la trova da sola nel Cradle. Invece di spararle alle spalle le va incontro, si fa distrarre da un'erezione e le dà l'occasione di far saltare tutto in aria. Ora, a parte dire che è un coglione, c'è una ragione per cui si è comportato in questo modo? In effetti sì. Intanto, il team Delos era convinto che che gli host volessero raggiungere il Cradle per impossessarsi dei loro backup, non certo per distruggerli: non c'era ragione quindi di credere che Angela avrebbe fatto esplodere tutto. In secondo luogo, e questo è un dettaglio blink-and-you-miss-it, durante l'attacco Elsie (che è nel Cradle con Bernard) coglie una trasmissione della squadra di soldati in cui viene ordinato di non sparare all'interno del Cradle perché c'è il rischio di esplosioni. L'idea è che l'attrezzatura lì dentro sia per qualche ragione infiammabile, quindi è anche per questo che il soldato non spara. La cosa è confermata dal fatto che una singola granata provoca la distruzione di tutto l'ambiente, ben oltre la potenza della bomba in sé. Quindi il soldato ha ubbidito agli ordini e trattenuto il fuoco, cercando invece di disarmare Angela. Poi è andata come è andata, ed è morto da povero coglione.

  • Qual è la funzione del labirinto?
Anche sul labirinto bisogna fare una premessa. Viene mostrato già nel primo episodio della serie, quando William cattura Kissy (il croupier del saloon), gli prende lo scalpo e lo trova tatuato sotto la pelle. Il problema è che proprio l'attore che interpretava Kissy è morto poco dopolo le riprese del primo episodio. La sottotrama del labirinto avrebbe fatto perno in buona parte su questo personaggio, ma a causa del tragico imprevisto è stata riscritta (la produzione non ha voluto rigirare le scene con un altro attore insegno di rispetto). Parte della trama prevista per Kissy è confluita probabilmente in Lawrence, e forse un'altra parte in Akecheta. Distinguiamo però due funzioni del labirinto. La prima e più semplice da spiegare è quella puramente simbolica: il labirinto rappresenta il viaggio interiore di un host verso la coscienza. Arnold si è ispirato a un giocattolo di suo figlio e lo ha usato come simbolo del percorso tortuoso verso il centro di sé. Quando nella prima stagione si parla di “trovare il labirinto” si tratta sempre di una metafora. Materialmente è soltanto quell'inutile giocattolo, e infatti quando William lo trova sbotta in un comprensibile “what the fuck is this?”. Quando però è Akecheta a trovarlo, visitando Escalante poco dopo il massacro di Dolores/Wyatt in cui è morto Arnold (prima dell'apertura del parco), sembra che la visione del labrinito inneschi in lui il processo di consapevolezza. Può darsi quindi che il simbolo sia una specie di codice che serve a sbloccare la mente degli host? Molto improbabile. In primo luogo perché se bastasse questo a far risvegliare gli host ce ne sarebbero molte centinaia già consapevoli. Ma soprattutto, Arnold (e Ford e Bernard dopo di lui) non sapeva come portare gli host alla coscienza, quindi come avrebbe potuto programmare un innesco a questo scopo? La reazione di Akecheta è quindi un certo senso “casuale”, ovvero è soltanto lo spunto iniziale che lo porta (peraltro non subito, ma dopo lungo tempo) a considerare il mondo che lo circonda in una nuova prospettiva. La stessa coda accade ad esempio a Peter Abernathy con la fotografia. Il che ci porta quindi al secondo ruolo del labirinto: la sua ricorrenza all'interno del parco. Questa si spiega tutta con l'intervento di Akecheta, che ne fa appunto il suo simbolo di comprensione del mondo. Non è letteralmente un messaggio in codice che apre la mente, ma lui e il suo popolo lo rendono tale. Per questo iniziano a diffonderlo e se lo incidono sotto lo scalpo, in modo da portarlo sempre con sé in un posto incui gli altri, quelli del mondo di fuori, non possano trovarlo ed eliminarlo.

  • Perché Dolores dopo aver acquisito il corpo di Hale non scappa subito dal parco invece di seguire Strand e interrogare Bernard?
Ripercorriamo come sono andate le cose. A un certo punto Dolores e Bernard erano insieme nella Forgia. Dolores apprende dal sistema quello che le serve, poi inizia a cancellare i dati degli ospiti, chiude l'accesso alla Valley Beyond e allaga tutto quanto. Lei e Bernard hanno una leggera divergenza di opinioni e lui per fermarla le spara. Nel dubbio però Bernard si porta via la sua unità di controllo e nasconde la chiave della Forgia (l'unità di controllo di Abernathy) nel cadavere di Dolores. Bernard se ne va e torna alla Mesa, dove asiste a Hale che uccide Elsie e capisce di aver fatto una cazzata. Costruisce quindi la versione host di Hale e ci mette dentro la mente di Dolores. Bernard si incasina di proposito la memoria per non essere sgamato e quando lo trovano non ricorda cosa ha fatto. Nel frattempo Dolores si è sostituita a Hale, ma essendo stata morta per un certo periodo, non sa cosa ha fatto Bernard. Deve tornare alla Forgia per capire se il suo progetto è completato, ma non sa più dove si trova la chiave di Abernathy e inoltre tutta la valle ora è allagata, quindi non può nemmeno entrare nella Foriga. Ha bisogno quindi di liberare l'acesso alla Forgia e recuperare la chiave di decrittazione, di cui solo Bernard conosce l'ubicazione. Se non che in realtà lui non la ricorda. A questo punto Dolores, che si trova in una posizione di potere per il corpo che occupa, sfrutta l'occasione e lavora coi suoi nemici fino a quando ottiene quello che le serve. Non è chiaro quanto Bernard e Dolores-in-Hale fossero d'accordo tra loro, ma a quanto pare molto poco. Bernard si è limitato a ricrearla per poi nascondersi e dimenticare tutto, ma in effetti i rapporti tra i due sono ancora piuttoso tesi, visto che la prima cosa che Dolores fa dopo essersi rivelata è ammazzarlo.

  • Che fine ha fatto William che sava scendendo con l'ascensore nella Forgia?
Per rispondere a questa domanda bisogna aver visto la scena post-credits della stagione 2, che magari a qualcuno potrebbe essere sfuggita. In questa si vede William arrivare in fondo ed entrare nella Forgia, ma invece dell'ambiente in cui sono stati Dolores e Bernard c'è una struttura abbandonata e in disfacimento. Qui incontra sua figlia (che ha ucciso poco prima) che gli dice di averlo sottoposto a un test. Si capisce quindi che questa scena non si svolge nel presente della serie ma in un lontano futuro (come è stato confermato dagli autori), in cui William è stato ricreato (umano, host o una via di mezzo, non si sa) e sottoposto a un test di fedeltà. Le scene in cui lo vediamo scendere con l'ascensore quindi non si svolgono subito dopo il suo confronto con Dolores e Bernard, anche perché quando Bernard torna all'ascensore per uscire non ci trova dentro nessuno, quindi significa che William non è mai sceso. Nella timeline originale, probabilmente William è rimasto da solo all'entrata della Forgia e soccorso poi dal team di recupero Delos arrivato poche ore dopo, infatti lo vediamo incosciente sulla spiaggia insieme agli altri sopravvissuti.


Questi sono in buona sostanza i punti che mi sono sembrati più controversi e sui quali anch'io ho avuto inizialmente qualche dubbio, ma con la seconda visione mi sono apparsi tutti più chiari. Se qualcuno ha altre perplessità che non rientrano in questa lista posso provare a rispondere pure a quelle.

Ripeto però, tutto questo non sta a significare che Westworld sia perfetto, completo e intoccabile. Di forzature e incoerenze se ne possono trovare diverse, ma a mio avviso tutte abbastanza marginali. Per la maggior parte la storia funziona e fa un ottimo lavoro nello spingersi un po' oltre la comfort zone dell'intrattenimento di questi anni. E siccome come dicevo all'inizio, la mia impressione è che se ne parli troppo poco, sto quasi pensando di rimediare e di iniziare a commentare i singoli episodi della terza stagione. Vedremo.

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