Avverto fin da subito che la mia animosità nei confronti di questo film è elevata. Così a naso penso di poterlo definire il peggiore visto nella stagione 2011 del Coppi Club. Beh, mancano ancora un paio di mesi, ma penso sia difficile trovare qualcosa di peggio. Per cui, la mia recensione è fortemente tendenzionsa, e per chi non vuole sorbirsi un rant catarroso predispongono una versione breve e una versione lunga del mio resoconto.
Versione breve: se volete vedere qualcosa di interessante, cercate i quattro minuti verso la fine in cui viene mostrata la rappresentazione teatrale del musical dedicato a Dracula interpretato da pupazzi. Ignorate i restanti 94 minuti.
Versione lunga: questa dovrebbe essere una commedia sentimentale. Già questo mi scoraggiava, perché il genere era troppo simile a quello del film della settimana prima: se poi ci si aggiunge che in finale sono riuscito a far arrivare Guida Galattica per Autostoppisti, si capisce che il mio voto non sia andato da questa parte. Il problema è che questa "commedia" non fa ridere. Chiariamo. Ammetto di non essere un tipo facile da far ridere. Mi piace il surrealismo, il nonsense, la citazione. A un certo livello mi piace anche 'o pernacchio, ma quando viene sfruttato nel modo gisuto, non gratuitamente. Per questo saltello con qualcosa come Scott Pilgrim, mentre sonnecchio (se va bene) con la solita cricca di attorucoli italioti. Quindi, il fatto che io non rida non significa necessariamente che il film non sia divertente. In questo caso, però, il discorso è diverso: il film non fa ridere perché non ci sono gag. Né verbali, né situazionali, né visive, né sonore. Le battute e gli sketch sono davvero pochi. Pochissimi per un film di quasi due ore. In confronto, anche il filmetto della settimana prima, che pure mi aveva annoiato, era vivace e scoppiettante. Ma in questo middle-age-drama, le occasioni per ridere proprio non ci sono. Immaginate quindi una storia che ha la struttura e le intenzioni della commedia, ma non ne ha i toni. Ha senso? No. Sì, era una domanda retorica, ma ho voluto essere chiaro.
Aggiungamo a questo il fatto che la storia che si svolge nel modo più banale possibile. Rispetta tutti canoni del triangolo amoroso, con una precisa applicazione della Regola del Tra Quanto Scopano, sottintendendo la morale "le donne sono tutte troie". Sorvoliamo sulla complessità dei personaggi, che viene superata nella maggior parte dei film porno. C'è molta più espressività nei pupazzi che interpretano Dracula e Van Helsing nel già citato spettacolo mostrato nelle ultime scene.
E veniamo alla più irritante delle note, la ciliegina sulla montagna di merda che già era questo film. Ora, io non so di preciso come si svolga tutta la trafila che porta al doppiaggio di un film. Immagino che dei traduttori leggano i testi e li riscrivano, questi poi vengono adattati alle necessità delle scene in cui compaiono, vengono interpretati dai doppiatori, e infine montati al posto della traccia audio originale. Quante persone maneggiano questi testi, prima che vengano distribuiti nei cinema? Credo che una decina non sia una stima inverosimile. E allora, come cazzo è possibile che di dieci persone nessuno si sia accorto che "reception" non si traduce, e soprattutto non si traduce con "ricevimento"? Ma come si fa a essere così ottusi, e come si fa a esserlo in così tanti, in tutte le fasi successive del lavoro? Quello che probabilmente nella versione era "the girl from the reception" diventa "la ragazza del ricevimento", e non una, ma almeno quattro volte! Ma possibile che nessuno di loro sia mai stato in albergo, e che non gli venga in mente che la ragazza che lavora alla reception sia, contro ogni previsione, la ragazza della reception?
Ecco, credo di aver fornito dei validi motivi per cui questo rimarrà probabilmente il film più ignobile visto quest'anno. Mi consola il fatto che, per compensazione, la prossima volta che porterò la Guida Galattica non potrà che essere enormemente apprezzato.
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