Ultimi acquisti - Giugno 2011 (parte 2)

Nella prima parte degli ultimi acquisti di giugno ho descritto i dischi di genere vario che facevano parte dello stock che ho riportato a casa dalla mia ultima visita a Disco Mastelloni. Rimangono ancora quelli di sapore squisistamente UNZUNZUNZ, e ora che lo sapete siete liberi di ignorare tutto il resto del post. Non dite che non vi avevo avvisato.

Partiamo con qualcosa di soft: Ellen Allien. Ora, non per essere maschilista (non lo sono, anche se sono anti-femminista), ma di fatto buona parte dei dj di livello internazionale sono uomini. Nomi femminili sono pochi, e se si pensa a una classifica per genere Ellen Allien rientra probabilmente nella top five. I suoi album sono sempre particolari, e Dust, uscito nel 2010 non è da meno. Pur essendo un'ottima dj techno, qui, come ad esempio nel precedente Sool, le sonorità sono più varie di quelle pensate per il dancefloor, ricche di melodie e in alcuni casi puramente strumentali, e rendono quest'album una buona playlist "d'atmosfera".


Rimanendo su qualcosa che scavalca le convenzioni di genere, troviamo Breaking the Fourth Wall, album del 2010 di Guillaume & the Coutu Dumonts, che nonostante il nome da big band in realtà è un tizio francese che si chiama semplicemente Guilliaume Coutu Dumont. Un artista che sta emergendo negli ultimi anni, grazie anche alla comparsa su una delle ultime Cocoon Compilation. Nonostante la presenza di alcuni pezzi di pura techno, anche in questo caso ad essi si aggiungono componenti eterogenee, che risultano in una commistione interessante di generi elettronico e strumentale.
Jacek Sienkiewciz è uno degli autori che adoro di più, tant'è che lo trovate qui accanto nella lista dei siti consigliati. Non sapevo dell'uscita recente di questo On the Road, e trovarmelo davanti è stata una sorpresa piacevolissima. Questo perché pur ignorando la pubblicazione dell'album, ero sicuro di cosa avrei trovato. Sienkiewicz, fin dai tempi di Recognition, produce pezzi di uno stile particolare. Si parla di techno, intensa e solida, ma così ricca di calore e sentimento che è difficile non innamorarsi, ed è impossibile annoiarsi anche con pezzi che durano 12 minuti. Non so se il titolo dell'album sia una citazione letteraria, e come vada interpretata, ma risulta adatto al conteuto dell'album, perché ogni traccia è un vero e proprio viaggio, capace di rapire durante l'ascolto. Non è roba per tutti. Ma chi ama la techno intesa come forma artistica, piuttosto che solo come mezzo di intrattenimento, apprezzerà.

Kleinschmager Audio? E chi è!? Boh, ne so quanto voi. Anzi, forse anche meno, perché non conosco il tedesco e non so nemmeno capire il nome di questo duo. Non credo che avrei comprato Audiology senza un pre-ascolto, anche se il titolo dell'album mi attira. E in effetti non l'ho fatto, perché questo cd mi è stato regalato dal buon Roby come bonus al concludersi della mia massiva sessione di acqusti. Mi ha chiesto "ascoltalo e dimmi che ne pensi", e al prossimo giro gli riferirò che si tratta di buona musica techno, dritta e regolare, quella che ultimante è stata un po' troppo trascurata a favore della minimal. Suoni duri e secchi, ma perfettamente armonizzati tra loro, per una serie di tracce che soddisfano l'orecchio appassionato di unzunz vecchio stile.

Ho lasciato per ultimi Stephan Bodzin e Marc Romboy per una ragione. La ragione è che Luna è potenzialmente il miglior album su cui ho messo le mani. E non solo perché era atteso da parecchio, già da quando sei anni fa i due hanno iniziato a realizzare in collaborazione tracce techno/electro tutte battezzate con i nomi di satelliti dei pianeti del Sistema Solare. Ma anche perché hanno realizzato un prodotto di qualità eccellente: un cofanetto che racchiude tre cd: uno coi singoli, uno con un mix delle tracce e, dato che i remix sono una trentina, un bel cd mp3 per raccoglierli tutti. Questo, oltre al librettto con le foto e i dati di tutti i satelliti interessati. Roba da nerd, ok. Ma nerd con stile. Non mi dilungo oltre perché probabilmente di questo album parlerò più a fondo in un post dedicato, aggiungo solo che se non bastassero le tracce originali, finalmente riunite tutte insiemo dopo essere uscite cadenzate negli anni, l'impressionante schiera di remixer dovrebbe convincere chiunque a comprare Luna. Segnatevelo, perché quando verà il momento del "best of 2011" credo propiro che dovrò citarlo di nuovo.

E a questo punto rmiarrebbero le compilation, ma siccome mi sembra che 5 cd per post siano sufficienti, mi sa che rimando la trattazione di queste ad una parte 3 che pubblicherò a breve (anche perché non manca molto prima che torni a riempire il carrello da Mastelloni).

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