Un anno fa è uscito il primo numero di Dj Mag Italia. Si tratta dell'incarnazione italiana della rivista Dj Mag, che da molto tempo è il punto di riferimento nel settore della musica elettronica, e ha acquisito rilevanza globlale grazie soprattutto alla sua rinomata (e criticata) classifica dei Top 100 Dj. Arrivato al numero 12, il magazine italiano inizia a ottenere i primi riscontri, e mi pare doveroso dedicargli qualche riga.
Anch'io mi sono accorto con un certo ritardo della presenza in edicola della rivista, quando ad aprile in autogrill ho riconosciuto il faccione di Sven Vath in copertina e poco dopo il logo nell'angolo in alto a sinistra. Da allora a oggi ho acquistato le uscite mensili per poter avere una solida base di valutazione, e adesso posso esprimere la mia opinione ragionata.
Ebbene, per quanto ho potuto appurare, Dj Mag Italia è sicuramente un buon prodotto, realizzato con cura e competenza, e soprattutto passione, che si può percepire chiaramente leggendo editoriali, articoli e recensioni. Nei numeri che ho avuto sottomano ho potuto leggere di importanti artisti italiani e stranieri appartenenti a generi e concezioni diversi dell'elettronica: dalla trance di Sander Van Doorn al funk dei Minimono, da un personaggio pop come Martin Solveig a uno più eclettico come Trentemoller, dalla reginetta internazionale Monika Kruse all'icona italiana Mario Più. Questo solo per quanto riguarda le interviste. Ci sono poi validi articoli riguardo i club, gli store, attrezzatura e software per dj, la musica stessa, e naturalmente paginate di recensioni divise per genere. C'è tanto, anzi, per quanto mi riguarda anche più di ciò che ritengo interessante: le pagine dedicate alla moda, o le recensioni di dischi hip-hop per me potrebbero autocomburersi, ma riconosco che sono comunque argomenti attinenti all'ambito dell'elettronica (perché sì: hip-hop, rap e affini, per ragioni filogenetiche, sono classificate tassonomicamente come sottogeneri dell'elettronica), per cui la loro presenza è giustificata.
Ma soprattutto, Dj Mag Italia è importante perché va a riempire una nicchia che finora era rimasta vuota, quella della rivista specializzata del settore, che ha un ruolo fondamentale nel conferirgli valore e credibilità. In particolare in Italia, dove la club culture, grazie alle distrsioni mediatiche, è vista alla stregua di una perdizione da eradicare (nonostante sia un fenomeno diffuso e vivace, che produce eventi e personaggi di tutto rispetto a livello internazionale), è fondamentale poter attribuire solidità a questo mondo. Per cui, sì al Dj Mag Italia!
Nessun commento:
Posta un commento