Coppi Night 05/06/2011 - Blades of Glory

Il 5 giugno qui pioveva. Quindi non si può accusare l'afa se i convenuti alla Coppi Night hanno deciso di premiare, all'interno di un'ampia e variegata selezione di titoli anche ricercati, un film di questo genere: non ci sono scuse, è che siamo proprio dei cretini.

Blades of Glory si inserisce nel filone di quei film comico-demenziali incentrati su uno sport, in cui l'eroe (o gruppo di eroi, se trattasi di sport di squadra) parte da una posizione disastrata per arrivare alla vetta della disciplina. Esempi simili possono essere Dodgeball, Semi-pro (anche questo con Will Ferrell), Shaolin Soccer, Zoolander, School of Rock (tecnicamente questi due non sono sport, ma la struttura è la stessa) e tanti altri che ora non riesco a richiamare. Pare quasi che sia un genere a sé, questo dello stupido-sportivo, tante sono le istanze e le variazioni che si trovano. Forse, il fatto di prendere come base una disciplina sportiva consente di suddividere la storia in alcune fasi precise (allenamento, selezione, competizione, tracollo, riscatto, vittoria) e inserire alcuni personaggi-chiave (eroe, antieroe, antagonsita, maestro, giudice) che una volta combinati insieme generano da soli il film. Non resta poi che aggiungere le gag appropriate al momento giusto.

Qui lo sport affrontato è il pattinaggio su ghiaccio, una scelta sicuramente insolita ma che permette di sbizzarrirsi sulle regole del gioco: infatti, chi è che conosce le regole del pattinaggio? Tutto sommato, considerata la dichiarata idiozia del film, non mi è sembrato male, anche se (al contrario di quanto avviene di solito) la prima metà si è rivelata più noiosa, mentre dal momento in cui inizia l'addestramento dei due ex-avversari il film si risolleva e riesce in diverse occasioni a far ridere sul serio. Mi riferisco per esempio all'ottima scena della riunione dei sessodipendenti (un po' alla Soffocare ma decisamente meno pulp), al grido nello stadio olimpionico "lei non è una troia!" o all'arresto finale del villain. E bisogna ammettere che le scene di danza sul ghiaccio riescono comunque a essere spettacolari, nonostante l'intento parodistico.
Buon film quindi, anche se il Ben Stiller di Dodgeball per me rimane irraggiungibile.

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