Se questa è la rubrica nelle intenzioni dedicata all'attualità, parlare di qualcosa apparso sul giornale è perfettamente in tema, anche se non si tratta di una notizia vera e propria. Ma in questi giorno ho notato un paio di volte alcuni titoli piuttosto insoliti, per non dire fuori luogo, e non ho potuto evitare di pensare che fossero volontariamente stati pensati in questa formula. Il primo è apparso su La Nazione di oggi, il cui titolo centrale in copertina corredato di foto era "SESSO E MORTE", con rimando (a pagina 20 e oltre) a un recente fatto di cronaca nera; un altro faceva da civetta fuori dalle edicole qualche giorno fa, presumibilmente per Il Tirreno, e la prima riga era semplicemente un cubitale "SESSO" che nelle righe successive proseguiva "con minorenni, arrestato albergatore eccecc".
È evidente come in entrambi i casi si tratti di forzature, titoli affibbiati a forza in modo da attirare l'occhio. Che motivo ci sarebbe di scrivere la prima parola della frase "sesso con minorenni" grande quanto un braccio? E che titolo balordo è "sesso e morte" per descrivere un duplice omicidio con movente passionale? Per cui non c'è dubbi che la scelta sia stata intenzionale, l'equivalente in forma leggermente più politically correct di mettere una gigantografia di un culo in copertina. Ma, mi chiedo, è una convenzione così diffusa? Funziona davvero?
Sistemi del genere a me sembrano grossolani e obsoleti. Possibile che scrivendo una parola "attraente" in modo così eclatante aumenti le vendite? Non so nulla delle tecniche di marketing sviluppate dall'epoca di Ford in poi, e sono convinto che esistono migliaia di modi in cui loro ci manovrano senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Ma questo, andiamo, non può essere efficace! Non riesco a credere che il pubblico di oggi sia così ingenuo da comprare un giornale solo perché in copertina c'è scritto SESSO.
Sono l'unico a credere che queste presunte tecniche subliminali siano essenzialmente una grande cazzata? C'è anche gente che ha perso interminabili ore della propria vita ad analizzare ogni centimetro quadro di tutte le pubblicità mai pubblicate e ogni frame di tutti i film Disney alla ricerca di contenuti del genere, e bisogna ammettere che ne hanno anche trovati, ma... insomma, guardate il video qui sotto e giudicate voi: a me pare solo un colossale esercizio di apofenia.
Ora, ammetto che, quand'ero piccolo, Il Re leone era forse il mio film Disney preferito, ma mi sono sempre detto che fosse per il fatto di non avere personaggi umani, che ho sempre ritenuto irritanti. Alla fine dei conti, se davvero questi "messaggi subliminali" sono presenti, più che con l'intenzione di influenzare il pubblico penso che possano considerarsi degli "easter egg" dei rispettivi autori. Riesco a immaginare due disegnatori Disney che vanno al cinema a vedere un film da loro realizzato, e indicano tutti i doppi sensi e riferimenti osceni che sono riusciti a inserire, dandosi di gomito e ridendosela della grossa per aver inserito in un film per bambini "un gran, bel, cazzo!" (cfr: Fight Club). Per cui non credo che queste cose funzioni davvero in quel modo. Insomma, non penso proprio che questo post riceverà più commenti perché ho inserito un capolettera a ogni paragrafo.
Nessun commento:
Posta un commento