Quando nei precedenti report del Coppi Club mi lamentavo del fatto che le commedie che ultimamente stanno avendo successo avevano ben poco effetto su di me, posso aver dato l'impressione di essere un tipo serioso e glaciale, che non si lascia scappare un sorriso nemmeno di fronte a una battuta sulla merda. Sono quindi soddisfatto di poter parlare di questo film, e dimostrare così che non sono umoristicamente frigido, è che bisogna sapermi toccare nel modo giusto.
Il filone demenziale per cui Leslie Nielsen è rimasto maggiormente famoso (nonostante la sua carriera sia partita parecchio prima), a partire da L'aereo più pazzo del mondo fino ai vari Una pallottola spuntata e le numerose parodie, è a suo modo un genere a sé stante di film comici, difficile da riproporre senza cadere nel plagio (ci hanno provato con la serie di Scary Movie, ma lì il target era decisamente troppo teen), per lo stesso motivo per cui oggi non si possono più fare degli spaghetti western o al limite nemmeno roba alla Bud Spencer + Terence Hill (genere che non so se ha un nome ma di certo è molto caratteristico). Ne consegue che tutti quei film sono unici, e per godere della loro comicità non si può fare altro che continuare a guardarli, magari facendo aspettare abbastanza tempo da dimenticarsi le gag perché possano di nuovo risultare sorprendenti. Nello specifico, questo film (titolo originale Wrongfully Accused, ma ho mantenuto quello italiano per tradizione, visto che vedendolo da piccolo l'ho sempre conosciuto così) è l'apoteosi della parodia, infatti non riprende solo un film, ma contiene riferimenti a decine di prodotti cinematografici e televisivi. Elencare tutte le citazioni sarebbe impossibile, ma i riferimenti sono davvero ovunque e toccano opere come Star Warsi, Il padrino, Baywatch, Braveheart, Titanic, Charlie's Angels... e naturalmente anche Il fuggitivo e Missione impossibile. Ha poco senso riassumere la trama, che vede il personaggio di Nielsen accusato di un omicidio che non ha commesso, dietro al quale si nasconde un complotto internazionali di terroristi (l'iperbole è dichiarata e intenzionale), perché tutte le sequenze non sono altro che un pretesto per inscenare degli sketch, spesso solo visivi.
Come dicevo nell'introduzione, questo genere di film mi disarma completamente, e alle continue trovate di assurdità crescente e gratuita non riesco a contenermi, e non penso di esagerare dicendo che ho riso dall'inizio alla fine (uno dei membri del Club ha infatti commentato: "abbiamo riso più in questo film prima che finissero i titoli di testa che per tutto Project X"). Il punto è che non si tratta di gag particolarmente sagaci, ma talmente disarmanti che è impossibile rimanere impassibili. Sfido chiunque a non ridere per tutta la durata di questa scena:
Insomma, è raro che io mi dichiari soddisfatto da un film con intenzioni comiche (eccezioni nel Coppi Club possono essere Come ammazzare il capo..., Scott Pilgrim, Caruso Pascoski), ma questo viene promosso a pieni voti. Se poi si pensa che sicuramente nella traduzione italiana molti giochi di parole e doppi sensi vanno perduti, si ottiene che la versione originale deve essere assolutamente devastante.
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