Recensione musicale leggermente fuori fuoco rispetto ai generi che tratto di solito, tanto che potrebbe interessare anche a chi ascolta musica più mainstream di quella che si trova nella rubrica "suoni" di questo blog. Si parla di Happy to You, il secondo album uscito quest'anno del gruppo svedese Miike Snow (non è un refuso, le i in "Miike" sono proprio due).
I tre comopnenti di Miike Snow si muovono su un genere musicale difficile da definire. Cercando in giro troverete principalmente l'etichetta "indie", ma personalmente sapere che si tratta di musica "indipendente" secondo me non dà idea di cosa producano. Il loro è una sorta di electro/pop/rock, un genere ibrido che se da una parte ha una chiara ascendenza rock, per le basi e la centralità dei testi, dall'altro lato sviluppa anche una struttura e suoni propri dell'elettronica, con abbondanza di synth, distorsioni e percussioni, e riesce comunque a mantenersi su un livello di ascoltabilità alto. Alcuni loro pezzi sono electro/house in senso più proprio, ma di solito l'equilibrio tra le due compomenti è rispettato, e le canzoni risultano orecchiabili anche per chi non ama l'elettronica (o viceversa, per chi non ama troppo nemmeno il rock, che è il mio caso). I Miike Snow sono attivi più o meno dal 2007, e nel 2009 hanno pubblicato il loro primo album omonimo. Già allora, alcuni dei pezzi, poi estratti anche come singoli, hanno ottenuto un certo successo: da Animal a Black and Blue, da In Search Of (la versione alternativa di Remedy, realizzato in collaborazione coi Crookers) a Silvia. Proprio Silvia è la canzone con la quale li ho conosciuti (in effetti tramite un remix di terze parti), e da allora ho iniziato a seguire i loro sviluppi. Il gruppo ha ottenuto una certa visibilità a livello internazionale, e a confermarlo ci sono i numerosi remix che hanno ottenuto, anche da parte di nomi di rilievo come appunto Crookers, Felix Da Houscat, Sebastian Ingrosso, Tiga, Alex Metric e così via. A sua volta Miike Snow ha realizzato remix di altri autori tra i quale anche Depeche Mode.
Quest'anno, l'uscita di Happy to You ha confermato il successo ottenuto con l'album precedente. Le dieci tracce appartengono pressoché allo stesso genere, anche se si può notare che il tono complessivo è meno cupo rispetto a Miike Snow, dove pezzi come Silvia, In Search Of e A Horse is not a Home avevano un impatto ben più drammatico. Qui invece in generale le tracce sono più "leggere", con testi e arrangiamenti di ascolto più facile, ma non per questo banale. Tra i temi ricorrenti dell'album si trovano le percussioni utilizzate per creare una sorta di "marcia" che fa da base dei pezzi (come in Bavarian #1 e The Wave), i loop di piano che costituiscono l'ossatura di altre come Paddling Out e Devil's Work, e l'utilizzo più frequente di cori e ritornelli. Anche in questo caso, l'album è stato preceduto e seguito dall'uscita di singoli, che hanno dato un certo risalto a pezzi come Paddling Out, The Wave, Pretender, grazie di nuovo alla presenza di ottimi remix. Il successo dei Miike Snow è assicurato dall'attenzione che hanno ricevuto a livello mondiale, infatti i vari remix di gente del livello Sebastian Ingrosso, Dirty South (due dei compomenti degli Swedish House Mafia, che, piacciano o no, hanno in questi anni contribuito all'iperbole della loro cosiddetta "house") e Thomas Gold hanno fatto sì che il loro nome raggiungesse un pubblico sempre più ampio. Addirittura, Paddling Out è una delle canzoni inserita nella colonna sonora del gioco Fifa 13 uscito da poco, altro elemento che accrescerà la loro popolarità. Inoltre, proprio a partire da Paddling Out, i video dei singoli hanno iniziato a seguire un filone, che vede come protagonista uno strano personaggio chiamato Jean Noel (che si vede infatti anche sulla copertina del disco), un supposto esemplare di "uomo perfetto" creato a bordo di un'astronave con tecnologia vittoriana, aggirarsi per il nostro mondo per cercare di trovare una sua posizione. Dopo la sua genesi in Paddling Out, Jean Noel appare di nuovo in The Wave, Devil's Work e Pretender. L'attore accompanga anche il gruppo in tour, esibendosi sul palco e tra il pubblico durante i concerti.
Se l'album Happy to You è forse più commerciale di Miike Snow, l'essenza della musica composta dal gruppo non è comunque cambiata, e nel panorama attuale rappresenta sicuramente una delle più fonti di spunti più validi. In particolare, è interessante confrontare le versioni di studio con quelle live, e notare la vivida interpretazione di pezzi che assumono dimensioni ancora più ampie, grazie al sapiente uso degli strumenti elettronici che consentono di estendere le basi verso direzioni inaspettate. Per esempio, questa versione live di Silvia si trasforma in un viaggio strumentale davvero profondo a partire da 5:10, ma lo stesso disorso vale per molti altri pezzi di cui i video sono reperibili online. È facile pensare che i Miike Snow possano mantenere il buon livello delle loro produzioni e performance ancora per qualche anno, per cui vi consiglio di tenerli d'occhio. Purtroppo la possibilità di vederli esibirsi qui in Italia suppongo rimanga molto remota, perché sia mai che viene da noi venga dato spazio a degli artisti che utilizzano dei sintetizzatori!
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