Siamo a metà mese, quindi è bene redigere il rapporto di quello precedente prima che ricordi e impressioni comincino a svanire. Fortunatamente posso affidarmi ai miei supporti mnemonici esterni, localizzati nei server di Hong Kong che ospitano aNobii. Stando a quanto ho fedelmente riportato sulla mia pagina, a novembre ho letto 7 libri, come il mese precedente.
Si comincia con Gli orrori di Omega di Robert Sheckley (Urania Collezione). Di Sheckley non ho letto molto altro, ma come nelle altre sue storie qui si ritrova la vena ironica, che si potrebbe paragonare a quella di Eric Frank Russell e qualche altro autore di fantascienza dell'epoca. Al di là di questo, la storia parte in modo interessante, con un detenuto che viene esiliato in un pianeta-prigione per un crimine che non ricorda di aver commesso. Poi la parte centrale si perde un po' troppo dietro ad avventure un po' raffazzonate sul pianeta in cui il bene è male e il male è bene. Nel complesso si tratta quindi di un buon libro, che avrebbe potuto essere migliore se l'autore si fosse trattenuto dal raccontare fughe e combattimenti e si fosse invece concentrato sul tema centrale. Voto: 7/10
Da un pezzo di fantascienza oldschool americana, si passa a un fantastico contemporaneo italiano: Melodia di Daniele Bonfanti (Edizioni XII, che se ancora non lo avessi fatto presente sono quelli dei Corti) è un libro eccellente. Una storia che mescola alieni e angeli, religioni e leggende, musica e gatti. Non è facil definire il genere, se non come un "fantastico" generico, vista la varietà di elementi che lo rendono un po' horror, un po' mistery, un po' fantascienza. Quello che posso dire è che è un libro che cattura totalmente, come gli occhi gialli che fissano dalla copertina, e che una volta finito si cominciano a considerare alcune cose sotto una luce diversa, che poi è quello che ogni buon libro dovrebbe fare al lettore. Voto: 9.5/10 - best of the month!
Nell'uscita semestrale "Millemondi" da diversi anni Urania pubblica (seppure con un certo ritardo), i numeri annuali del volume Year's Best SF curato da David G. Hartwell. Quello che ho preso in mano a novembre risale al 2005, e raccoglie la selezione dei racconti anglofoni ritenuti migliori dal curatore. Trattandosi di un best of raramente si rimane delusi, perché i lavori presenti sono sempre di buon livello. Questo numero non fa eccezione, con la presenza di alcuni testi davvero notevoli come Seconda persona tempo presente di Daryl Gregory e Oltre lo squarcio di Aquila di Alastair Reynolds. In questo volume sono contenuti anche numerosi racconti brevi che nel 2005 la rivista Nature ha iniziato a pubblicare. Voto: 8/10
Nonostante i miei rapporti con il panorama fantastico francese, sono piuttosto scettico nei confronti delle opere di autori francesi (e in generale, europei non-anglofoni) per motivi vari che includono anche una certa incompatibilità di intenzioni. Ma questa è un'altra storia. Soprattutto perché Jacques Spitz, autore di questo Segnali dal sole, mi ha convinto pienamente. Mi aveva già sorpreso in precedenza, quando ho letto i suoi due romanzi brevi La guerra delle mosche (da cui ho tratto anche un [quote] sul vecchio blog) e L'uomo elastico, e qui ho dovuto di nuovo riconoscere la sua abilità, sia nell'ideare una storia sia nel renderla credibile. Se poi si considera che il libro è stato scritto negli anni '40, e si perdona qualche ingenuità (Marte e Venere considerati come pianeti abitati!), ci si trova ad aver letto un ottimo libro. Voto: 8/10
Due libri delle Edizioni XII (quelle dei Corti, l'avevo detto?) in un mese! Questa volta non ho problemi a inquadrare il romanzo di Graziano Versace come fantascienza, anche se si tratta di una fantascienza particolare, che non porta nel futuro ma narra una sorta di "storia sommersa" svoltasi in Italia nei primi del '900, quando un gruppo di alieni molto volenterosi (sembra una cazzata, ma dico sul serio) ha cercato di infiltrarsi nella nostra società per arrivare a controllarla. Sui libri di storia non si trovano tracce di tutto questo, eppure... lo mettereste in dubbio? Narrato dal maggiordomo del protagonsita che compare nel titolo, Raimondo Mirabile, futurista riesce a far muovere una trama di complotti e misteri nei salotti milanesi di inizio secolo scorso, e riserva qualche buona sorpresa. Qualche appunto ci sarebbe da farlo, non è un libro perfetto, ma quanto a originalità e ambientazione è sicuramente valido. Voto: 7.5/10
Il linguaggio segreto di Ruth Nestvold è un racconto lungo pubblicato dalla Delos un po' di tempo fa, che mi sono letto durante un viaggio in treno di tre ore. Una storia abbastanza ordinaria di contatto con una colonia abbandonata, con un problema di comunicazione da risolvere. Il fatto è che, risolto il problema, non rimane altro. Quindi, per quanto possa essere brillante l'idea che sta alla base della ricerca, non ha alcuna conseguenza. Voto: 6/10
Concludiamo con un libro che state vedendo comparire a tratti lì sulla destra, o potete trovare elencato nella pagina "pubblicazioni". Con una certa calma, inframezzandolo agli altri libri del mese, mi sono letto anche Riflessi di Mondi Incantati, il volume che raccoglie i finalisti del XVI Trofeo RiLL e altri lavori collegati. Tra questi, ci sono anche due miei racconti (all'epoca opportunamente segnalati sull'altro blog): Il lettore universale (terzo classificato) e Pr-Medjed (finalista del concorso parallelo SFIDA). Qualcuno potrebbe mettere in dubbio la mia obiettività parlando di un libro in cui sono presente io stesso, per cui dimostrerò la mia buona fede dicendo che non è un capolavoro. Mi spiego: i quattro racconti vincitori del Trofeo, e quelli provenieti da SFIDA sono di buon livello. Meno efficace invece la parte centrale, in cui sono presenti racconti di alcuni giurati e collaboratori di RiLL. Ma questa è un po' una costante nei volumi della serie Mondi Incantati, che comunque meritano attenzione. Se poi oltre alle storie del libro volete anche un reportage della premiazione (so che stavate per chiedermelo in privato), lo tovate qui. Tengo a puntualizzare che quello vestito da Indiana Jones non sono io. Voto: 7.5/10
Da un pezzo di fantascienza oldschool americana, si passa a un fantastico contemporaneo italiano: Melodia di Daniele Bonfanti (Edizioni XII, che se ancora non lo avessi fatto presente sono quelli dei Corti) è un libro eccellente. Una storia che mescola alieni e angeli, religioni e leggende, musica e gatti. Non è facil definire il genere, se non come un "fantastico" generico, vista la varietà di elementi che lo rendono un po' horror, un po' mistery, un po' fantascienza. Quello che posso dire è che è un libro che cattura totalmente, come gli occhi gialli che fissano dalla copertina, e che una volta finito si cominciano a considerare alcune cose sotto una luce diversa, che poi è quello che ogni buon libro dovrebbe fare al lettore. Voto: 9.5/10 - best of the month!
Nell'uscita semestrale "Millemondi" da diversi anni Urania pubblica (seppure con un certo ritardo), i numeri annuali del volume Year's Best SF curato da David G. Hartwell. Quello che ho preso in mano a novembre risale al 2005, e raccoglie la selezione dei racconti anglofoni ritenuti migliori dal curatore. Trattandosi di un best of raramente si rimane delusi, perché i lavori presenti sono sempre di buon livello. Questo numero non fa eccezione, con la presenza di alcuni testi davvero notevoli come Seconda persona tempo presente di Daryl Gregory e Oltre lo squarcio di Aquila di Alastair Reynolds. In questo volume sono contenuti anche numerosi racconti brevi che nel 2005 la rivista Nature ha iniziato a pubblicare. Voto: 8/10
Nonostante i miei rapporti con il panorama fantastico francese, sono piuttosto scettico nei confronti delle opere di autori francesi (e in generale, europei non-anglofoni) per motivi vari che includono anche una certa incompatibilità di intenzioni. Ma questa è un'altra storia. Soprattutto perché Jacques Spitz, autore di questo Segnali dal sole, mi ha convinto pienamente. Mi aveva già sorpreso in precedenza, quando ho letto i suoi due romanzi brevi La guerra delle mosche (da cui ho tratto anche un [quote] sul vecchio blog) e L'uomo elastico, e qui ho dovuto di nuovo riconoscere la sua abilità, sia nell'ideare una storia sia nel renderla credibile. Se poi si considera che il libro è stato scritto negli anni '40, e si perdona qualche ingenuità (Marte e Venere considerati come pianeti abitati!), ci si trova ad aver letto un ottimo libro. Voto: 8/10
Due libri delle Edizioni XII (quelle dei Corti, l'avevo detto?) in un mese! Questa volta non ho problemi a inquadrare il romanzo di Graziano Versace come fantascienza, anche se si tratta di una fantascienza particolare, che non porta nel futuro ma narra una sorta di "storia sommersa" svoltasi in Italia nei primi del '900, quando un gruppo di alieni molto volenterosi (sembra una cazzata, ma dico sul serio) ha cercato di infiltrarsi nella nostra società per arrivare a controllarla. Sui libri di storia non si trovano tracce di tutto questo, eppure... lo mettereste in dubbio? Narrato dal maggiordomo del protagonsita che compare nel titolo, Raimondo Mirabile, futurista riesce a far muovere una trama di complotti e misteri nei salotti milanesi di inizio secolo scorso, e riserva qualche buona sorpresa. Qualche appunto ci sarebbe da farlo, non è un libro perfetto, ma quanto a originalità e ambientazione è sicuramente valido. Voto: 7.5/10
Il linguaggio segreto di Ruth Nestvold è un racconto lungo pubblicato dalla Delos un po' di tempo fa, che mi sono letto durante un viaggio in treno di tre ore. Una storia abbastanza ordinaria di contatto con una colonia abbandonata, con un problema di comunicazione da risolvere. Il fatto è che, risolto il problema, non rimane altro. Quindi, per quanto possa essere brillante l'idea che sta alla base della ricerca, non ha alcuna conseguenza. Voto: 6/10
Concludiamo con un libro che state vedendo comparire a tratti lì sulla destra, o potete trovare elencato nella pagina "pubblicazioni". Con una certa calma, inframezzandolo agli altri libri del mese, mi sono letto anche Riflessi di Mondi Incantati, il volume che raccoglie i finalisti del XVI Trofeo RiLL e altri lavori collegati. Tra questi, ci sono anche due miei racconti (all'epoca opportunamente segnalati sull'altro blog): Il lettore universale (terzo classificato) e Pr-Medjed (finalista del concorso parallelo SFIDA). Qualcuno potrebbe mettere in dubbio la mia obiettività parlando di un libro in cui sono presente io stesso, per cui dimostrerò la mia buona fede dicendo che non è un capolavoro. Mi spiego: i quattro racconti vincitori del Trofeo, e quelli provenieti da SFIDA sono di buon livello. Meno efficace invece la parte centrale, in cui sono presenti racconti di alcuni giurati e collaboratori di RiLL. Ma questa è un po' una costante nei volumi della serie Mondi Incantati, che comunque meritano attenzione. Se poi oltre alle storie del libro volete anche un reportage della premiazione (so che stavate per chiedermelo in privato), lo tovate qui. Tengo a puntualizzare che quello vestito da Indiana Jones non sono io. Voto: 7.5/10
Nessun commento:
Posta un commento