Riprendo a parlare di Dune 7, o di quello che si dovrebbe definire tale, cioè l'unione dei libri Hunters of Dune e Sandorms of Dune, entrambi scritti da Brian Herbert (figlio di Frank, autore della saga originale) e Kevin J. Anderson. Ho già dedicato ampio spazio per descrivere prima di tutto l'operazione svolta dai due autori, che si presenta come una mera opera di sciacallaggio della creazione dell'autore defunto, e nel post precedente ho illustrato nel dettaglio cosa avviene nei due libri. Adesso passiamo ad analizzare i contenuti, per evidenziare le abissali pecche di questo lavoro e dimostrare come sia tutto evidente frutto di speculazione, piuttosto che dedizione.
Disclaimer: questo è un post interamente composto di spoiler. Mi riferisco direttamente alla trama dei libri Hunters of Dune e Sandworms of Dune
(attualmente inediti in italia), che ho già ampiamente descritto nel post precedente. Per forza di cose, i riferimenti valgono anche nei confronti del resto della saga, essendo questo il capitolo conclusivo. Se non ve la sentite, chiudete subito. Ma come consigliavo anche nel post iniziale,
credo che fareste meglio a leggere quanto vi rivelo io, in modo da
farvi passare la voglia di perdere tempo e moneta su questi libri
osceni.
È chiaro che il mio obiettivo è quello di screditare il
più possibile quest'opera, ma siccome voglio dimostrare di saper essere
obiettivo, inizio l'analisi elencando prima cosa c'è di buono in Hunters/Sandworms. Singole idee, possibili sprazzi di quella che era la visione del vero creatore del Duniverse.
Naturalmente non posso sapere se davvero si tratta di idee di Frank
Herbert, visto che il famigerato "Dune 7 outline" non è mai stato reso
pubblico, ma avendo speso abbastanza tempo a seguire la visione
dell'autore, forse posso azzardare qualcosa.
- L'origine delle Matres Honorate: in un profondo tuffo nell'Altra Memoria, Murbella risale alle sue origini, e scopre che le Matres sono nate dall'unione tra Bene Gesserit fuggite nella Dispersione e le donne Tleilaxu, da millenni destinate a essere utilizzate come vasche axlotl, incubatrici programmabili per gli esperimenti biologici dei Maestri. Questa è un'idea davvero affascinante, e si può pensare che Frank l'avesse in mente fin dall'inizio. Lo confermerebbe il fatto che, all'interno del libro, la cosa non ha nessuna rilevanza: questa scoperta non aiuta in alcun modo Murbella a difendersi, per cui potrebbe essere solo un elemento che è stato infilato perché doveva esserci.
- I vermi acquatici: può sembrare un'idea estrema, ma una nuova razza di Vermi resisenti all'acqua sconvolgerebbe drasticamente tutte le fondamenta della saga, e forse per questo avrebbe senso ottenerla nell'ultimo volume. Infatti, tutta la serie di Dune si basa sul fatto che la Spezia, la sostanza più preziosa dell'universo, si trova su un solo pianeta, e vi si trova perché qui vivono i Vermi della Sabbia, che d'altra parte sono difficilmente trasportabili altrove (quelli che occupano Chapterhouse sono stati opportunamente influenzati da Sheeana). Se i Vermi non fossero più avvelenati dall'acqua, e potessero diffondersi su qualsiasi pianeta, il monopolio della Spezia cesserebbe. Certo, se anche l'idea è buona, non lo è il modo in cui viene realizzata e le conseguenze cui conduce (l'Ultraspezia!).
- Il ruolo centrale dei Volti Danzanti: già a partire da Heretics la nuova razza di Volti Danzanti in grado di assorbire anche i ricordi ha un'importanza fondamentale per la storia. E l'ultimo capitolo di Chapterhouse, che ho riportato nella prima parte di questo articolo, conferma che con ogni probabilità anche i due anziani appartenevano a questa specie. Purtroppo, pur infarcendo la storia di Volti Danzanti, gli autori hanno scelto per Daniel e Marty un'origine ben più misera...
- I ghola degli eroi dell'epoca di Paul Atreides: anche qui è piuttosto evidente che Frank Herbert avesse intenzione di farli tornare. Certo si può obiettare sulla scelta dei personaggi, e sul ruolo assunto da ognuno di loro. E sicuramente il Paul buon e quello cattivo sono una pacchianeria indegna.
- Il ritorno della macchine pensanti: negli ultimi libri della saga originale, c'era molta enfasi e mistero verso il Nemico che aveva fatto fuggire le Matres Honorate. E dato che nella mitologia di Dune le macchine pensanti rivestono un ruolo determinante, non è assurdo pensare che Frank pensasse di farle tornare. Anche qui però, probabilmente avrebbe pensato a qualcosa di più intrigante di una sterminata flotta di robot distruttori.
- Duncan Idaho come l'ultimo Kwisatz Haderach: il personaggio di Duncan è l'unico a essere materialmente presente in tutti i libri della serie, pur in incarnazioni diverse. E la sua ultima versione, quella che ricorda tutte le sue vite precedenti, ha certamente qualcosa di speciale, tanto che le Matres Honorate obliterano Arrakis solo per distruggere lui! Anche la spiegazione fornita verso la fine di Sandworms, secondo cui Idaho, pur non essendo originato da un programma di selezione genetica come per Paul Atreides, è invece il prodotto di un'"evoluzione personale" (le reiterate incarnazioni sommate) può avere un qualche senso. È probabile che Frank Herbert avesse davvero dei "grandi piani" per questo Idaho.