Coppi Night 24/11/2013 - Wolverine l'immortale

Per quanto generalmente non sia un appassionato dei film supereroistici, devo ammettere che la serie degli X-Men mi piace abbastanza. Un po' proprio perché trovo gustosa la varietà e versatilità dei diversi poteri dei mutanti, i tre film (finora) della serie, più Wolverine più Prime Class mi sono piaciuti, e ho buone aspettative per Days of Future Past. Ma questo film in particolare è una ciofeca incredibile.

Il problema è che l'idea da cui parte è potenzialmente interessante: Wolverine, con i suoi poteri rigenerativi, è praticamente immortale, e qualcuno pensa che lui abbia voglia di rinunciare a questa capacità. In effetti lui è combattutto, anche perché turbato dagli eventi di Last Stand. Ma poi la storia toppa alla grande, spostando Logan in giappone, a visitare un suo vecchio sensei (convenientemente miliardario), e mettendosi a proteggere la sua spocchiosa e viziata nipote che dovrebbe ereditare il suo patrimonio, affrontando yakuza, ninja e Poison Ivy. No, cioè, non è quella di Batman, ma è un mutante con praticamente gli stessi poteri. Se a questo ci si aggiunge che il boss finale è la versione nipponica di Iron Man, il mash-up tra fumetti risulta quasi comico, e il tutto perde di credibilità. In particolare però è frustrante il fatto che quando Wolverine perde la sua capacità rigenerativa, rendendolo solo un tizio con gli unghioni che può essere ferito e ucciso come chiunque, tutta la menata sul senso della vita e il valore della morte viene dimenticato, e dieci minuti dopo si opera da solo e ritorna immortale, e allora l'unico spunto valido del film svanisce nel nulla.

È anche da rilevare che, nonostante si tratti di un film con mutanti e robot e ninja, i combattimenti sono scarsi e poco intensi, quasi meccanici. Quindi anche sul versante più squisistamente blockbuster non si ottiene nulla di valido. Bocciato in pieno, e mi dispiace doverlo dire perché finora li ho apprezzati tutti e adoro Hugh Jackman nel ruolo di mutante.

Da notare che verso la fine del film Wolverine perde gli artigli di adamantio e gli ricrescono quelli d'osso che si vedono all'inizio di Wolverine. Vediamo se nei film successivi (che ci saranno) si ricorderanno di questo elemento della continuity.

4 commenti:

  1. Io ho preferito questo al precedente, nonostante le debolezze. Anche nonostante il fatto che non si veda sangue, che il tizio giapponese diventi Iron Man e che ci sia una certa sensazione di inconcludenza. Ho invece pareri discordanti riguardo ai film principali della saga. Molto belli i primi due, appena accettabile il terzo, più che gradevole First Class. Attendo anch'io con interesse il nuovo capitolo della saga, anche per vedere cosa poi andrà a definire il canone.

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    1. il fatto è che appunto viene data tanta enfasi in questo film sulla sua immortalità e sul dilemma che questa comporta, ma ai fini pratici il dilemma non viene mai mostrato davvero, quindi si sprecano un sacco di discorsi per nulla.

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    2. Viene gestito male, concordo. Avrei preferito meno Iron Man e più dramma quando il vecchio Logan inizia a guarire più lentamente. Dev'essere qualcosa di angosciante, dal suo punto di vista.

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    3. appunto, la parte in cui diventa vulnerabile dura un quarto d'ora, e allora che dramma è?

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