Sono passate già due settimane da quando Spore è diventato available worldwide, e ricevo notizie di acquisti dalle più variegate coordinate geografiche. Tu che stai leggendo questo post forse lo hai preso, forse no, forse lo prenderai o forse non ti interessa, forse lo hai già letto o forse scopri adesso che esiste (nel qual caso, clicca su quel bel bannerone in alto, come hai fatto a non vederlo prima?). In qualunque di queste categorie rientri, ho pensato che fosse una buona idea offrirti una valida soundtrack per accompagnare (o ispirare) la lettura dei miei racconti.
Nove racconti, nove pezzi. Ognuno scelto con uno specifico criterio, ovviamente, che può andare dalla evidente attinenza del titolo (che può essere un plus ma non è determinante), al significato del testo (quando è presente), ma che nella maggior parte dei casi è un legame più etereo, un'affinità di suggestioni che riesce a inquadrare bene, con un mezzo diverso dalla parola scritta, quello che il testo dovrebbe trasmettere. Ah, chiaramente, si tratta di pezzi di quella musica dannata che ascolto io, quindi se non avete l'orecchio allenato potreste anche accusare spiacevoli effetti collaterali. Ma se invece ascoltate queste tracce durante o dopo la lettura dei relativi racconti, dovreste riuscire a capire meglio. Capire meglio entrambi, intendo.
Spore: Dominik Eulberg - Teddy Tausendtod
Uno dei pezzi migliori (ma la classifica è difficile) dell'album Diorama. Naturalmente Eulberg, che con la sua fissazione con la biologia, la flora e la fauna, è già di per sé il più adatto a fornire la OST di un racconto incentrato proprio su un tema del genere. Inoltre, le "mille morti" del titolo hanno più che un senso, nel contesto della storia eponima della raccolta.
Il giorno più importante: Merveille & Crosson - The Day You Left
Difficile riuscire ad esprimere l'attinenza di questo pezzo al testo senza finire nello spoiler. Ma già il titolo ci parla comunque di un "giorno" a suo modo fondamentale. E l'atmosfera è sicuramente quella che si respira nel racconto stesso.
Natura morta: Cygnus X - Superstring
Qualcosa di più movimentato e allegro (e anche un pezzo storico) per il testo sicuramente più leggero della raccolta. Ma le superstringhe forse c'entrano qualcosa, in quello strano fenomeno che sembra contorcere lo spazio tempo intorno alla frutta dei protagonisti?
Il Dottipardo: Mathew Jonson - Marionette
A mio avviso una delle tracce che riassume in sé i paradigmi della techno, ma questo è un altro discorso. Le marionette ci sono, nel racconto, e quella melodia in loop continuo dall'inizio alla fine dovrebbe rendere bene l'idea di un ciclo ininterrotto che può essere spezzato solo con estremo coraggio.
Cattivi genitori: Oliver Huntemann - Rotten
Marcio. Parola rude ma perfetta per esprimere quello che c'è sotto e dietro a questo racconto. E anche un testo che si adatta al tema, che parla di un futuro che non esiste per chi non ha più niente da perdere o da sognare. Tratto dall'ottimo album Paranoia.
Il guardiano del faro: Johannes Heil - Aquarius
Non c'è niente di acquatico in questo racconto, ma l'atmosfera è proprio quella che si dovrebbe respirare, se qualcuno potesse farlo, su quel faro di cui il protagonista della storia è il guardiano inconsapevole. Suoni flebili, ritmati, derive elettriche, pochi minuti di tensione e poi torna la calma.
Stelle cadenti: The Analog Roland Orchestra - Reset
Pezzo veloce, cangiante, che starebbe bene come sottofondo alla guerra in cui si trova coinvolto il giovane e sprovveduto protagonista della storia. Dopo metà il ritmo sale, si intrufolano suoni distorti che si potrebbero associare al nucleo warp dell'astronave, e poi il reset, c'è anche quello, ma non posso dire altro, spoilers!
Sinestesia: Mogwai - The Sun Smells Too Loud (Holden remix)
Il titolo parla da sé: "il sole odora troppo alto", quale altro scambio di sensi volete? E James Holden come sempre è un maestro nel manipolare i suoni per creare melodie distorte, asimettriche, che sembrano infrangere tutti i parametri a cui siamo abituati, invitandoci a sovvertire i nostri schemi di pensiero.
La staffetta: Moderat - Bad Kingdom
Un "cattivo regno" è proprio quello che si trova in questo racconto. E le parole, oltre alle immagini del video, suggeriscono proprio l'idea di un mondo squilibrato, dominato e sfruttato da pochi a svantaggio di molti. Anche se forse "this is not what you wanted".
Non so quanti, dopo aver letto i miei suggerimenti di ascolto, saranno invogliati ad acquistare Spore se prima non lo erano. Ma anche se il post fallisse in questo intento, per lo meno sono riuscito a farvi ascoltare della buona musica, di quella che non trovate in radio, e questo già mi basta.
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