Forse non tutti se lo ricordano, o forse non l'hanno proprio saputo se non hanno seguito Lost quando veniva trasmesso per la prima volta, ma la terza stagione venne divisa in due segmenti: questi primi sei episodi, una sorta di "mini-stagione" che fa da lunga introduzione, e poi il resto. Ma il fatto che si tratti di una mini-stagione non vuol dire che non sia significativa. Ci eravamo lasciati alla fine della seconda serie con una buona lista di interrogativi: l'implosione della botola, il rapimento di tre del gruppo, la partenza di Michael e figlio, la sparizione di Eko e Locke. In questo primo segmento tutte le questioni vengono più o meno affrontate.
La prima cosa che scopriamo nella terza stagione è che, come si iniziava a sospettare verso la fine della seconda, gli Altri sono tutt'altro che selvaggi, ma vivono in deliziosi cottage in un villaggio turistico dotato di tutti i comfort. Conosciamo da subito anche un nuovo personaggio, Juliet, che avrà fin da subito la sua parte confrontandosi con Jack, mentre Kate e Sawyer se ne stanno nelle gabbie e vengono costretti ai lavori forzati. Qui poi c'è anche tutta la digressione romantica, ché si sà che le sventure comuni avvicinano, tanto più quando Sawyer crede di essere in procinto di morire, e la ragazza si sente in dovere di dargliela per allietargli l'ultima notte sull'isola... ma di questo ci importa relativamente. Ci importa anche relativamente del flashback di Locke, che si induce una sorta di trance come quella che aveva provocato a Boone per scoprire dove è finito Eko e salvarlo dall'orso. Lo stesso Eko ci saluterà poco dopo, in uno degli episodi a mio avviso più memorabili dell'intera serie, cone il "prete" nigeriano che si confronta senza paura con il Mostro (che ha assunto le sembianze di suo fratello) per poi essere giudicato colpevole e venire terminato. Back on the Hydra island (perché si scopre anche che i tre rapiti sono stati portati sull'isola secondaria), apprendiamo anche il motivo per cui Jack (e con lui Kate e Sawyer) sono stati appunto rapiti, e Jack finalmente mostra gli attributi ricattando Ben durante l'operazione, minacciando di lasciarlo morire se i suoi due compagni non vengono liberati. La frase che chiude la mini-stagione è: "Kate, dammit, run!"
Se si escludono alcuni flashback piuttosto inconsistenti (una tendenza che si consolida da metà della stagione precedente, quando la storia "passata" dei personaggi inizia a perdere di spunti interessanti) come quelli di Jack, Sun, Kate, Sawyer e Locke (praticamente tutti tranne quello di Eko), la storia sull'isola ora continua ad assumere una dimensione più ampia. Vedere Ben (il nostro ex Henry Gale) impersonare il leader degli altri, sentir nominare Jacob e le liste, apprendere che esssi sono in grado di andare e venire dall'isola, comincia a far pensare che ci sia molto, molto altro da scoprire sulla storia di questo posto, e si aggiunge così al mistero e alla mitologia che pian piano si va accumulando. E questo è bene. Quello che è meno bene è appunto la gestione dei personaggi, che purtroppo, dopo due anni e mezzo, iniziano a perdere di interesse, visto che le loro azioni sull'isola non trovano più una corrisponenza con i flashback relativi. Questo è evidentemente un problema che gli autori hanno riscontrato, e a cui hanno trovatopoi una soluzione, ma per il momento ci si sente vagamente frustrati da questa mancanza di signficato in uno show che fin dall'inizio ha educato i suoi aspettatori all'attenzione massima per ogni particolare. La mia cavia in particolare è mediamente soddisfatta, ed è stato difficile in alcune occasione impedirle di guardare quattro-cinque episodi di fila.
E veniamo alle previsioni per il futuro. Kate e Sawyer sembrano essere ormai in partenza, e abbandoneranno il dottore che compirà come promesso l'operazione. Ma Jack non può sparire dallo show, quindi anche se Ben davvero rispetterà il suo patto di rimandarlo a casa, deve succedere qualcosa nel frattempo a impedirlo. Interessante anche notare come Desmond, visto in un paio di occasioni, sembra aver acquisito poteri di premonizione, e la sua è la storia che più di tutte sembra promettere bene. Locke come nuovo leader del gruppo non può durare, perché la sua totale fede nell'isola e in sogni, visioni e simili (vedi il bastone di Eko) non può farlo rimanere credibile per molto. E il tizio con la benda, che si vede negli schermi della Perla, è probabilmente un soggetto interessante, di cui presto scopriremo qualcosa.
Nessun commento:
Posta un commento