If sex is an urge to procreate, then hunger is an urge to defecate.
Tratto dal manifesto del VHEMT (Voluntary Human Extinction Movement)
Del Movimento per l'Estinzione Umana Volontaria in verità ho già parlato in un post dedicato, poiché le idee e i metodi da esso promossi risultano estremamente interessanti sotto diversi punti di vista: biologico, sociale, economico, politico, ecologico, filosofico, e così via. Questa citazione però, estratta tra le molte altre frasi illuminanti contenute nel manifesto, ha una valenza multipla.
Il paragone è semplice: quando si parla dell'"istinto a riprodursi" si intende, in realtà, l'istinto che porta al sesso. E tra le due cose c'è una bella differenza: quando un/a ragazzino/a si avvicina al sesso, non lo fa mai con l'intenzione di riprodursi, ma solo per semplice curiosità (impulso? istinto?) verso il sesso in sé. Affermare quindi che quello di riprodursi sia un istinto incontrollabile è errato e fuorviante, come appunto affermare che la fame è l'istinto di cacare.
È piuttosto chiaro che l'interesse per il sesso deriva appunto dalla "spinta a riprodursi" programmata nei nostri geni, ma questo istinto, se così lo si vuole chiamare, è stato plasmato da milioni di anni di evoluzione comportamentale, culturale e sociale, tanto che può considerarsi quasi un organo vestigiale. La nostra voglia di riprodurci, in realtà, non è superiore alla voglia che ha una gallina di deporre uova. E lo stesso discorso, in realtà, potrebbe essere fatto per molti degli "istinti" che sembrano regolare la nostra vita, e che sono nella maggior parte dei casi meccanismi che Madre Natura (uso questo termine solo come antropomorfizzazione dei normali meccanismi biologici ed evolutivi, ma senza intendere che esista una qualunque entità dietro a essi) ha implementato affinché ci comportiamo come ci conviene.
Per questo, riuscire a riconoscere che non esiste nessun istinto alla riproduzione, bensì solo una spinta verso il sesso, sarebbe un importante balzo di autoconsapevolezza che chiunque dovrebbe compiere.
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