Mi sono pronunciato spesso in merito agli american teen-movie, anche nell'ultimo Coppi Club si parlava proprio di questo, ma a solo una settimana di distanza ci siamo ricascati. Nonostante il titolo altisonante che evoca qualche misterioso complotto governativo, in realtà questo film non mostra altro che una tipica festa di liceali. E ho praticamente concluso di illustrare la trama, perché davvero accade molto poco. I personaggi sono talmente stereotipati che potrebbero essere le tesserine di indovina chi: il protagonista sfigatello (per stessa ammissione del padre) che compie gli anni e si fa convincere a organizzare la megafesta dal baccello che si crede figo ma non se lo fila nessuno, l'amico nerd ciccione, la ragazza amica d'infanzia di cui scopre di essere innamorato, il bulletto eccetera. E poi c'è il cameraman, perché per fare un film indimenticabile hanno pensato che realizzarlo con quella schifo di tecnica "live" fosse una buona idea (e ho già detto quanto non sopporti questa prospettiva, soprattutto quando non ha senso). Lasciamo stare che questa convenzione è ignorata numerose volte, quando in due sequenze successive la telecamera passa da un capo all'altro della casa.
Quello che rende il film mediocre anche per essere di genere demenziale, è che non ci sono situazioni veramente divertenti. Tutta la parte centrale del film si concentra a far vedere la festa in svolgimento. Migliaia (letteralmente) di persone in una sola casa, che ballano, bevono, scopano. Poi una sequenza con un mezzo dialogo, e di nuovo si balla, si beve, si scopa. Un paio di battute, e ballare, bere, scopare. La cosa va avanti probabilmente per un'ora senza un minimo appiglio di trama a cui aggrapparsi. Insomma, una cosa del genere va bene se si tratta del filmino del matrimonio, ma ehm, questo è un film, devi farmi vedere qualcosa! E le stesse gag non sono certo memorabili: quando il momento migliore di un film è il cane che vola legato a dei palloncini bisogna chiedersi cosa si sta guardando. L'unico guizzo può essere forse la fase finale in cui la festa degenra in guerriglia urbana con intervento della polizia, lancio di lacrimogeni e incendio di un intero quartiere, ma anche queste sembrano cose mostrate giusto per allungare di un quarto d'ora la pellicola. L'epilogo è poi involontariamente surreale, quando il gruppo di tre ragazzini tornano a scuola dopo il disastro e vengono accolti da un applauso, quando prima erano degli imbecilli qualsiasi. I tre sono felici per aver finalmente ottenuto che qualcuno si girasse a guardarli... peccato che per raggiungere l'obiettivo debbano probabilmente farsi quindici anni di carcere a testa. Insomma, facendo due conti non so se ne valeva poi la pena. Ma del resto ognuno ha i suoi sogni da realizzare, e chi sono io per giudicare?
Mi pare incredibile di essere riuscito a scrivere così tanto di questo film. Non mi stupirei se la mia fosse la recensione più lunga mai scritta per Project X.
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