Ci è voluto forse più del previsto, ma si sa che i non-morti sono anche tipi non-puntuali. Credevate di esservene liberati, ma sono di nuovo tra noi. Oggi, a due anni dall'Invasione che li aveva portati a conquistare il pianeta insinuandosi negli anfratti più inaccessibili (saranno anche minuscoli, ma sono anche letali), ecco che i Corti sono tornati: è Il ritorno dei Corti viventi.
La presentazione a effetto era d'obbligo per una raccolta che prosegue il successo dei suoi due predecessori. Infatti, la prima e la seconda stagione dei Corti editi da XII hanno avuto una discreta diffusione, e almeno per quanto ne so io, hanno soddisfatto i loro lettori. I "corti" di cui stiamo parlando sono, in sostanza, racconti brevi (detti anche "raccorti"). Ma proprio brevi, eh. Tre categorie di lunghezza: storie di 200, 900 e 1800 caratteri. Per darvi un'idea: 1800 è la lunghezza di una mezza paginetta scritta a corpo 12; 900 può essere l'oroscopo che vi leggete sul Metro; e se la mattina al bar chiedete un cappuccino e un cornetto alla marmellata di albicocche, è probabile che abbiate già usato più di 200 caratteri per dirlo. Si capisce quindi che creare delle vere e proprie storie con questi limiti inumani è una sfida notevole, ma i trenta autori che hanno contribuito alla raccolta ci sono riusciti. E questo è il risultato:
Corti - Terza Stagione contiene circa sessanta racconti, appartenenti a una delle tre categorie di "peso", concentrati in poco più di cento pagine grazie alla loro estrema densità. La selezione è stata curata da Raffele Serafini (aka gelostellato) che ha condotto una durissima scrematura in più fasi delle centinaia di testi pervenuti, da parte di autori noti ed esordienti. Il risultato finale si presenta con l'illustrazione di Diramazioni, che sono riusciti a rendere bene l'idea del Corto-ritornato. Sono stati scelti racconti di fantascienza, horror, noir, giallo, weird: tutti i generi che al meglio riescono a esprimere la potenza di una singola idea, anche in poco spazio. Il libro stesso è piccolo, maneggevole, tascabile in senso letterale, da portare in giro come una barretta ai cereali, ma non altrettanto facile da digerire.
E come insegnava il Maestro Yoda, non giudicate dalle dimensioni: i Corti saranno anche minuscoli, ma la loro forza non è da sottovalutare. Per penetrare il significato dei raccorti, dovrete impegnare al massimo le vostre facoltà. Si tratta di lavori che richiedono un estremo impegno sia per lo scrittore che per il lettore. Potete anzi scoprire come gli autori hanno affrontato la sfida di narrare una storia senza lo spazio per farlo, con le interviste che sono state pubblicate sul blog di XII.
Il ritorno dei Corti viventi si può acquistare direttamente sullo shop delle Edizioni XII, per meno di 6 euro. All'interno, tra gli altri, trovate anche miei tre racconti (due di 1800 battute e uno di 900: in questo modo, considerando il 200 con cui ero presente nella Seconda Stagione, sono pesente in tutte e tre le categorie!). Siamo a fine ottobre, ed è l'ora che cominciate a pensare ai regali da fare tra un paio di mesi: questo è l'oggetto ideale per chi "non ha tempo di leggere", ma anche per chi crede che la quantià faccia la qualità, e chi pensa che il racconto di genere non faccia per lui, chi non ha mai provato il sushi e chi pensa che la bicicletta sia un mezzo scomodo. E soprattutto, credo che sia un acquisto necessario per quelli che sono arrivati a leggere questo post fino alla fine, perché se invece di queste parole avreste letto il libro, sareste già a metà strada e avreste goduto molto di più, ve lo assicuro.
Questa stampa di un nuovo libro della XII dà una bella sensazione. E' un po come se fossero tornati dei vecchi amici.
RispondiEliminagià, sono stati fermi per un po', speriamo che adesso riprendano a smuovere le cose!
RispondiEliminaYooooo!!!!
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