Douglas Adams è diventato un autore di culto per la sua Guida Galattica per autostoppisti e i relativi seguiti, opera metatestuale che è nata come show radiofonico, poi è diventata libro, poi film, videogioco, rappresentazione teatrale e così via. Anche tra i fan della serie però gli altri lavori dell'autore sono meno conosciuti. Adams infatti nella sua troppo breve carriera ha lavorato a numerosi progetti (tra le altre cose, ad esempio, ha scritto alcuni episodi di Doctor Who), e in ambito letterario, oltre alla Guida ha scritto anche un'altra serie, quella di Dirk Gently.
Il ciclo è composto di due libri: Dirk Gently, Agenzia di investigazione olistica e La lunga oscura pausa caffè dell'anima (originali: Dirk Gently, Holistic Detective Agancy e The Long Dark Tea-Time of the Soul). Adams aveva iniziato a lavorare a un terzo capitolo, Il salmone del dubbio, ma è riuscito a completarne solo un paio di capitoli prima dell'improvvisa morte. Come si evince dal titolo del primo libro, si tratta di romanzi investigativi, ma certo con Douglas Adams non ci si può aspettare niente di ordinario, infatti il suo protagonista è appunto un "investigatore olistico". Questa definizione significa che il suo metodo investigativo si basa sull'intrinseca interconnessione tra tutte le cose, per cui un problema può essere risolto partendo da qualunque altro. In poche parole, le sue indagini procedono a caso. Le due avventure di Dirk Gently sono brillanti, contorte, divertenti, oscillano tra il noir, la fantascienza e il weird, e non vi farebbe male procuarvele (ne ho anche tratto una bustina, tempo fa), ma non è dei libri che volevo parlare in questo post. Nel 2010, Dirk Gently è stato adattato dalla BBC in una serie tv, che è passata piuttosto inosservata.
In effetti la versione televisa è stata una meteora, perché conta appena quattro episodi (pilot uscito nel 2010 + tre episodi regolari nel marzo 2012), dopodiché non è stata portata avanti per incassi troppo bassi. Tuttavia, nonostante il mercato l'abbia penalizzata, Dirk Gently è un prodotto di buon livello, che riprende efficacemente i temi dei romanzi e ne sviluppa di nuovi perfettamente in linea con il tono tenuto da Adams. Volendo classificare la serie, la si può definire investigativa/umoristica, perché se è vero che ogni episodio ruota intorno a un mistero da risolvere, è altrettanto evidente che l'intento è soprattutto quello di divertire lo spettatore piuttosto che stupirlo. Non ci sono supercattivi e sangue e autopsie in diretta, ma vecchiette, gatti scomparsi, scienziati visionari, assassini imbranati. Insomma, più un Monk che un CSI.
Nel pilot della serie sono ripresi alcuni elementi e personaggi presenti in Dirk Gently (il primo libro), ma le affinità con i romanzi di fatto si fermano qui. Gli episodi successivi trattano enigmi del tutto nuovi, anche se si attinge comunque al bacino degli argomenti preferiti di Adams, stiracchiando la realtà quel tanto che basta per farci entrare qualche elemento "fuori del comune": intelligenze artificiali, viaggi nel tempo, supercomptuer eccetera. Anche la componente umoristica corre sulle stesse note dei libri, e in generale dello stile dell'autore: situazioni paradossali, contraddizioni, dialoghi assurdi, in pratica tutto l'arsenale che fa la comicità english in stile Monty Python (certo non a livelli così demenziali). I personaggi sono ben definiti, a partire dal protagonista. Il Dirk Gently della serie è un uomo sì acuto, ma anche permaloso, egocentrico, materialista, che non esita a presentare in qualsiasi occasione la sua parcella, e in questo è perfettamente fedele alla sua versione letteraria, grazie anche all'ottima interpretazione di Stepehn Mangan. Gli altri personaggi, nonostante il ruolo secondario, riescono comunque a distinguersi, dal collega-vittima MacDuff alla segretaria rancorosa Janice, fino al rivale ispettore Gilks. Purtroppo per loro non c'è stato modo di svilupparsi ulteriormente, visto il poco spazio concesso alla serie, quindi non si può sapere quali dinamiche avrebbero potuto instaurarsi.
Quando ci si trova davanti a un adattamento postumo ci si chiede sempre se l'autore avrebbe apprezzato. Con Douglas Adams, questo discorso è valso anche per il film della Guida (di cui in effetti lui stesso aveva scritto la sceneggiatura), e in entrambi questi casi ritengo si possa dire che il prodotto finale coglie in pieno lo spirito dell'opera originale. La serie Dirk Gently è un ottimo concentrato di mistero, azione e divertimento, ed è un peccato che sia durata così poco. Tuttavia anche i soli quattro episodi possono regalare qualche ora di ottimo intrattenimento, per cui vale la pena ricercarli, anche se non esiste ancora (e probabilmente non esisterà mai) una trasposizione italiana.
Ho giusto in programma, nei prossimi giorni, di leggere i due libri (e mezzo?) - la serie tv me l'ero conservata per il dopo lettura, sperando magari che la rinnovassero per una seconda stagione...
RispondiEliminail "mezzo" libro sono solo un paio di capitoli contenuti in un volume che raccoglie gli ultimi scritti di Adams, quindi in pratica non conta. i due libri invece meritano, probabilmente più il primo, ma anche il secondo è valido.
RispondiEliminala seconda staginone della serie non credo ci sarà, visto che già la prima è stata interrotta prematuramente...