La prima cosa che io ho saputo di Lost è che nella botola c'era "qualcuno". All'epoca non avevo idea di cosa fosse la botola, di chi fosse quel qualcuno, o di cosa in effetti fosse Lost: lessi un articolo su qualche rivista, sapendo che si trattava di un telefilm, ma che non seguivo e che, supponevo, non avrei mai seguito. In seguito mi capitò di vedere del tutto per caso il pilot della serie su Rai2, probabilmente un anno dopo la sua trasmissione sui canali a pagamento, quando era già in corso la seconda stagione. Vidi che si trattava proprio di quel Lost, e la visione del mostro che scuote gli alberi durante la notte mi incuriosì abbastanza da pensare che forse potevo aspettare di vedere cosa fosse questa botola. Quando questa viene mostrata, a metà della prima stagione, ero già stato incastrato.
Questo per dire che io sapevo già che "qualcuno" era presente nel bunker sotterraneo, ciò nonostante la prima sequenza della seconda stagione mi sorprese abbastanza. Per la mia cavia, non è stato tanto vedere un occupante all'interno della botola (l'idea era già nata, soprattutto a causa del faro che illumina Locke) a risultare inaspettato, quanto scoprire che lì sotto si trova un appartamentino con tutte le comodità, anche migliore di quello in cui abito io. Il fatto che Jack avesse già incontrato Desmond non è stato giudicato poi così fondamentale, ma solo un'altra espressione delle continue coincidenze che si presentano sull'isola (si è già visto nel corso della prima stagione che molti dei personaggi si erano incrociati già prima del volo). Alla fine del quarto episodio Tutti odiano Hugo, Desmond è già scappato, temendo che la distruzione del computer porti alla distruzione dell'isola stessa, e del suo destino non sappiamo nulla. Mi sono lasciato sfuggire che tornerà, e che diventerà uno dei personagi più importanti (e trallaltro il mio preferito), ma la serie a questo punto non lascia intendere che si rivedrà. Naturalmente, la grande novità che viene introdotta in queste prime puntate è Il Pulsante. Una delle idee più azzeccate della serie, probabilmente, è quel codice da inserire ogni 108 minuti, apparentemente senza un vero scopo. Il filmato che spiega il funzionamento della stazione Cigno non rivela in realtà niente sulla natura dell'"esperimento", per cui pare non ci sia da fidarsi molto di quell'asiatico in camice bianco. Il pulsante quindi non ha lo scopo di "salvare il mondo", come viene
proclamato da Desmond, ma forse serve a mantenere inalterata la natura
dell'isola, forse a stabilizzare la possibile "dimensione alternativa"
in cui si trova (vedi la teoria formulata negli episodi precedenti). Se sulle prime poi si poteva pensare che Desmond non fosse l'unico occupante della botola, negli episodi successivi è chiaro che non c'è nessun altro, anche se, scoprendo la stazione dalla parte dell'isola (la Freccia, in cui si è rifugiato l'altro gruppo di sopravvissuti), si può ipotizzare che tute le stazioni siano in qualche modo connesse da un canale sotterraneo, e che sia possibile raggiungere il Cigno da lì. Il fatto poi che il gruppo di Ana Lucia (rivedere lei, che era già stata mostrata alla fine della prima stagione, ha cancellato il dubbio che quel gruppo fosse composto da "Altri") che all'inizio era composto da 23 persone, ora contenga solo 5 sopravvissuti, può far pensare che l'infezione di cui andava blaterando la Rousseau, e di cui anche Desmond aveva paura, possa in effetti esistere, e aver colpito solo i naufraghi in quella parte dell'isola. Il problema sarà, adesso, se questa si estenderà agli altri: Sawyer è già indebolito per la ferita alla spalla, e se, come è probabile, i due gruppi si riuniranno, l'infezione potrebbe arrivare anche agli altri.
Dopo aver mostrato un certo scetticismo arrivati alla fine della prima serie, il mio spettatore ora sembra aver riguadagnato curiosità. Infatti l'introduzione delle stazioni, della Dharma, e una presenza di minacce più tangibili (quelle che hanno decimato il gruppo di coda) risolleva l'interesse per le dinamiche dell'isola: quelli che dapprima erano solo misteri accennati iniziano a trovare approfondimento, anche se in realtà non si ha una soluzione ma solo uno slittamento della domanda a un gradino successivo. Questo però basta a suscitare interesse, dato che sembra che ci sia molto più da scoprire sull'isola che la posizione dell'acqua e l'origine degli orsi polari. Del nuovo gruppo di sopravvissuti, il personaggio più interessante è
sicuramente il gigantesco negro (che finora non credo abbia rivelato il
suo nome), mentre scoprire che il marito di Rose è in effetti vivo è
stata forse la sorpresa più tenera dall'inizio della serie. Gli sviluppi possibili, secondo il mio soggetto, saranno appunto la riunione tra i due gruppi, la ricerca di Walt, e un confronto con gli Altri, intesi come quelli che hanno rapito il ragazzino. Il pulsante rimarrà sicuramente un mistero per parecchio tempo, così come la provenienza delle immense scorte presenti nella botola. Non resta che aspettare che quei 108 minuti scorrano tutti per vedere cosa succede...
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