Sono rari i casi in cui riesco a fornire in questo blog recensioni di saghe complete. Questa è una di quelle. Kick-Ass, visto pressappoco due anni fa, mi era sostanzialmente piaciuto per la sua interpretazione "quotidiana" dell'archetipo supereroistico. E anche per l'abilità con cui il tema era stato trattato in modo leggero, nonostante i risvolti drammatici che emergevano nella parte finale della storia.
Kick-Ass 2 riprende a qualche anno di distanza dal primo film, quando il giovane Dave ha ormai messo da parte la tutina verde da giustiziere, mentre Mindy, aka Hit-Girl, si dà ancora da fare per mettere a posto chi se lo merita, nonostante il suo padre adottivo le chieda di smetttere e nonostante... beh, l'adolescenza. Da quindicenne appena arrivata nell'ambiente del liceo, Mindy deve confrontarsi con un mondo diverso, più pericoloso di quanto immaginasse. Infatti, proprio quando Dave decide di ributtarsi in strada, Mindy promette di non interpretare più Hit-Girl, per non rischiare di finire male. Abbandonato dalla sua compagna, Kick-Ass si unisce a un gruppo di altri supereroi, un fenomeno cresciuto in seguito al suo exploit di qualche anno prima, e compie quindi le sue missioni di pattuglia e infilstrazione con i Justice Forever (diretti dal Colonnello interpretato da Jim Carrey). Intanto Chris D'Amico, il figlio del mafioso che era il villain del primo film, è cresciuto anche lui, nutrendo il suo desiderio di vendetta, e quando vede nascere il gruppo di supereroi decide di mettere su il suo di supercriminali, in aperta sfida ai "buoni". Qualcuno poi ci va di mezzo, ed è la guerra.
Kick-Ass 2, almeno nelle intenzioni, è forse un film più profondo del primo, che si accontentava di mostrare un ragazzo deciso a "fare la differenza". Qui c'è un intero gruppo di persone dedite alla causa, ognuna con la sua storia (ad esempio la coppia il cui figlio è scomparso), e lo stesso Dave sente in qualche modo il bisogno di dover dare qualcosa. Ma è Mindy/Hit Girl il personaggio più centrale, trovandosi in piena crisi adolescenziale, stretta tra i nemici della strada e quelli della scuola. La sua storia, anzi, prende quasi il sopravvento rispetto a quella del protagonista, mostrando risvolti più complessi (anche se la conclusione è quella che ci si poteva aspettare fin dall'inizio). Per la verità, gli aspetti più "teen" della vicenda, come lo scontro con il gruppo di fighette, sono forse anche eccessivi, e non aggiungono poi molto al personaggio, anche se mostrano il tentativo fallito di Mindy di vivere una vita "normale".
Come nel film precedente, i combattimenti sono ben orchestrati, senza risparmio di scene cruente, sangue e amputazioni. Sicuramente, fin da quando viene mostrata, il personaggio più cattivo appare Mother Russia, e non poteva che esprimersi in uno scontro finale con Hit-Girl, ma anche gli altri hanno la loro parte. Lo humero poi non manca, anche qui altenrando momenti goliardici, e gag caccavomito (letteralmente), ad altre situazioni più ambigue. In alcuni casi anzi la battuta arriva in un momento di estrema tensione, e non si sa bene come reagire. Jim Carrey, unico attore "di punta", ha un po' lo stesso ruolo di Nicholas Cage dell'altro film: un mentore esaltato, e in ultima analisi sacrificabile.
Nel complesso quindi Kick-Ass 2 prosegue in modo efficace sulla linea del primo, anche se una volta perso l'effetto sorpresa, la freschezza e l'originalità vengono a mancare, e ci si ritrova così di fronte agli stessi schemi. Nonostante qualche accento troppo marcato su alcune sezioni marginali, il film risulta comunque godibilissimo, una buona controparte al filone supereroistico in voga ultimamente.
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