Lola

Dopo aver dedicato le prime otto storie qui pubblicate al Survival Blog, ripristino oggi una tradizione inaugurata sul vecchio blog, ovvero quella di riproporre qui i racconti scritti per "Minuti Contati", il concorso a tempo che si tiene ogni mese sul forum delle Edizioni XII.

Il racconto che segue è stato scritto per la XIII edizione della competizione, a tema "una risata vi seppellirà". In fase di votazione ha ottenuto consensi altalenanti, trovandosi a volte letteralmente in cima e in fondo alla classifica. Giudicherete voi quale delle due posizione fosse più appropriata.



Lola

Guardami, Lola.
Guardami mentre io guardo te. Guardami per l'ultima volta.
Non era questo lo sguardo che volevo da te. Non sono questi gli occhi dolci e luminosi che avevo visto, e che mi aspettavo mi avresti rivolto.
Non sei quella che credevo. Non sei la mia Lola.
Quando ti ho conosciuta ridevi sempre. Sorridevi alle mie battute, ti stupivi quando ti raccontavo di me, mi mandavi baci e cuoricini.
Punto e virgola, parentesi chiusa. Uguale, di maiuscola. Due punti, asterisco. Minore di tre.
Eri così carina, sempre lì disponibile per me, per farmi sentire importante e contagiarmi col tuo buonumore. Eri speciale. Eri la mia Lola.
Ma tu non sei più lei. Forse non sei mai stata davvero Lola.
Ero io a chiamarti così. Ricordi la prima volta che ci siamo parlati?
Ti avevo chiesto il tuo nome, e prima di rispondere alla domanda, hai scritto: lol
lola? ti ho chiesto.
Hai spiegato che non era quello il tuo nome, ma a me non interessava.
io ti chiamerò lola, ho stabilito, prima che mi rivelassi il tuo vero nome.
Ancora non lo conosco. Non ha importanza, ormai.
Ridevi sempre, quando eri Lola. Ogni tua risposta era l'avanguardia di un esercito di felici faccine gialle. Ridevi quando ci siamo scambiati gli indirizzi, per spedirci a vicenda libri che ritenevamo importanti. Ridevi quando, nello stesso momento, abbiamo aperto le reciproche foto, quando ho visto per la prima volta quegli occhi dolci e luminosi, quegli occhi che vorrei mi guardassero adesso.
Ridevi quando ti ho detto che avremmo dovuto incontrarci.
ti ho sognata stanotte, ti ho confessato. dobbiamo vederci, ho bisogno di te
lol
Hai detto solo questo.
lol
Non hai capito. Non ti sembrava possibile che fossi serio.
Non avresti dovuto ridere, Lola. Non quella volta. Non avresti dovuto ridere quando ti ho offerto il mio cuore.
Minore, slash, tre.
Adesso lo capisci, vero?
Mentre mi guardi, coi tuoi occhi che resi luminosi dalle lacrime, finalmente capisci che ti amavo, Lola.
Chissà se ti rendi anche conto che sei tu a morire, ma io a sprofondare.


2 commenti:

  1. Letto..
    mmm posso dirti che non mi è piaciuto 'sto granché?
    carina solo la lol-lola
    che immagino sia il germe del racconto.
    Forse avrei usato proprio le emoticon, dentro, per renderlo visivo
    poteva uscire caruccio.

    Ciao!

    RispondiElimina
  2. certo che puoi dirlo. l'importante è che tu non rida. sennò va a finire male...

    RispondiElimina