Tutto l'universo narrativo di Doctor Who potrebbe accrescere immensamente di credibilità se un giorno qualcuno spiegasse che cosa diamine ha la Terra di tanto speciale, da fare in modo che fin dal'alba dei tempi migliaia e migliaia di alieni si trovino volontariamente o per caso a visitare, transitare, naufragare, attaccare, spostare, annichilire questo pianeta. Di tutti i mondi che esistono in tutta la storia dell'universo, che ci fanno tutti qui? Chiaramente la presenza degli alieni sulla Terra serve gli scopi narrativi, eppure viene da chiederselo ogni tanto, quando l'ennesima macchina si "perde" proprio qui e mette incidentalmente a repentaglio la vita, la storia e l'umanità. La stessa casistica si ripropone anche qui con il robot assassino che è il villain della puntata, anche se in realtà la sua presenza sembra più un accessorio per mettere in moto dinamiche di altro tipo.
Come in Listen infatti, la presenza del mostro passa praticamente in secondo piano rispetto all'interazione tra i personaggi, con un Danny Pink che dopo tanti teaser sale finalmente al ruolo di comprimario. C'è in effetti poco da commentare circa la natura del robot e la strategia adottata per combatterlo, si può giusto notare che per essere una macchina distruttrice ha una mira piuttosto scadente, e che il piano pensato dal Dottore è alquanto complicato (ma non è una novità che concepisca idee fin troppo arzigogolate per problemi anche semplici). Il focus dell'episodio è invece il rapporto tra Clara e Danny (una relazione ormai stabile, a quanto pare), e il primo incontro ufficiale tra questi e il Dottore. Primo, se si esclude quello avvenuto durante l'infanzia di Rupert/Danny, che qui sembra quasi non sia mai avvenuto, visto che il Danny adulto non riconosce il Dottore (e peraltro non aveva riconosciuto nemmeno Clara). Si può comunque ipotizzare che quella nottata sia stata col tempo ridimensionata a livello di incubo e dimenticata.
C'è da subito un certo attrito tra i due uomini, e l'aspetto che più sembra infastidire il Dottore è che Mr. Pink fosse un soldato. Questo lo renderebbe inaffidabile e abietto, e in ogni caso inadatto ad accompagnare Clara. Quando poi è Danny a scoprire la verità sul Dottore e la sua natura, a sua volta si dimostra diffidente e scontroso contro quello che, per quanto disprezzi tanto il soldato, si comporta a tutti gli effetti come un ufficiale (d'altra parte si definisce Time Lord). Nonostante quindi l'atto di eroismo, Danny non si conquista la fiducia del Dottore, ma sembra comunque non essere interessato alla sua approvazione.
Non è chiaro come mai questo Dottore mostri un tale astio nei confronti dei militari (lo aveva fatto anche in Into the Dalek), quando uno dei compagni storici più longevi della serie è il Brigadiere, ufficiale dell'UNIT, che chiaramente era un militare e si comprtava nella maggior parte delle occasioni come tale. Anche altri personaggi che affiancano il Dottore erano soldati o agivano da soldati (in tempi recenti basta ricordare Strax, ma anche il capitano Jack), e non si capisce quindi perché adesso basti la sola parola a farlo incazzare. Si può supporre che qualcosa sia cambiato in lui dopo gli eventi di The Day of the Doctor, quando il War Doctor ha dimostrato di non essere l'assassino che credeva, ma in questo caso non avrebbe dovuto a maggior ragione far pace con se stesso (e tutti gli altri soldati della storia)? Non sono sicuro quindi se ci sia una ragione precisa per questo atteggiamento, o se si tratti piuttosto di un meccanismo per creare tensione tra i personaggi, che però meriterebbe di essere giustificato.
L'osservazione di Pink in effetti non è scorretta: è vero che il Dottore ripudia la violenza, ma è anche evidente che se lui non si sporca le mani, riesce quasi sempre a manipolare (magari senza malafede, ma di fatto lo fa) i suoi compagni a compiere le azioni, anche violente, di cui è bisogno per risolvere la situazione. Non si tratta di un tema nuovo, anzi nel finale della quarta stagione Davros accusava proprio di questo il Decimo Dottore, facendogli notare come egli stesso creava dei mostri disposti a qualunque atto sconsiderato per affermare i propri ideali. La tematica quindi è interessante, ma qui sembra inserita quasi a forza, perché l'odio irrazionale del Dottore merita una spiegazione più approfondita.
Da notare nel corso di questo episodio prologo ed epilogo, entrambi scollegati dalla trama principale: all'inizio vediamo il Dottore e Clara incatenati in un deserto, una situazione che probabilmente si ricollegherà a qualcosa che emergerà verso il finale di stagione, mentre alla fine troviamo una nuova vittima nel "paradiso" gestito dalla misteriosa Missy che avevamo visto nei primi due episodi. A questo punto la mia teoria che in quel posto venissero raccolte le vittime del Dottore perde di senso, perché il poliziotto carbonizzato dal robot assassino non aveva niente a che fare con lui, ed è stato ucciso prima che entrasse in azione. Inoltre questo paradiso inizia ad assumere un significato più letterale, con enormi stanze vuote comlpetamente bianche e un ufficio reception surreale.
The Caretaker è quindi un episodio di transizione, ma anche se instaura delle dinamiche potenzialmente interessanti, lo fa a scapito della vicenda principale. Per quanto sia piacevole vedere la struttura del "monster of the week" arricchita da una storyline più complessa che abbraccia numerosi episodi, in questo caso siamo però all'opposto, con un nemico inserito quasi svogliatamente solo per giustificare un intervento del Dottore e le dinamiche successive. Viene da pensare che lo scontro con Pink avrebbe potuto tranquillamente inserirsi all'interno di una storia più organica, pertanto la valutazione di questa puntata rimane bassa proprio perché sembra quasi un'avventura monca. Voto 5.5/10
Non è chiaro come mai questo Dottore mostri un tale astio nei confronti dei militari (lo aveva fatto anche in Into the Dalek), quando uno dei compagni storici più longevi della serie è il Brigadiere, ufficiale dell'UNIT, che chiaramente era un militare e si comprtava nella maggior parte delle occasioni come tale. Anche altri personaggi che affiancano il Dottore erano soldati o agivano da soldati (in tempi recenti basta ricordare Strax, ma anche il capitano Jack), e non si capisce quindi perché adesso basti la sola parola a farlo incazzare. Si può supporre che qualcosa sia cambiato in lui dopo gli eventi di The Day of the Doctor, quando il War Doctor ha dimostrato di non essere l'assassino che credeva, ma in questo caso non avrebbe dovuto a maggior ragione far pace con se stesso (e tutti gli altri soldati della storia)? Non sono sicuro quindi se ci sia una ragione precisa per questo atteggiamento, o se si tratti piuttosto di un meccanismo per creare tensione tra i personaggi, che però meriterebbe di essere giustificato.
L'osservazione di Pink in effetti non è scorretta: è vero che il Dottore ripudia la violenza, ma è anche evidente che se lui non si sporca le mani, riesce quasi sempre a manipolare (magari senza malafede, ma di fatto lo fa) i suoi compagni a compiere le azioni, anche violente, di cui è bisogno per risolvere la situazione. Non si tratta di un tema nuovo, anzi nel finale della quarta stagione Davros accusava proprio di questo il Decimo Dottore, facendogli notare come egli stesso creava dei mostri disposti a qualunque atto sconsiderato per affermare i propri ideali. La tematica quindi è interessante, ma qui sembra inserita quasi a forza, perché l'odio irrazionale del Dottore merita una spiegazione più approfondita.
Da notare nel corso di questo episodio prologo ed epilogo, entrambi scollegati dalla trama principale: all'inizio vediamo il Dottore e Clara incatenati in un deserto, una situazione che probabilmente si ricollegherà a qualcosa che emergerà verso il finale di stagione, mentre alla fine troviamo una nuova vittima nel "paradiso" gestito dalla misteriosa Missy che avevamo visto nei primi due episodi. A questo punto la mia teoria che in quel posto venissero raccolte le vittime del Dottore perde di senso, perché il poliziotto carbonizzato dal robot assassino non aveva niente a che fare con lui, ed è stato ucciso prima che entrasse in azione. Inoltre questo paradiso inizia ad assumere un significato più letterale, con enormi stanze vuote comlpetamente bianche e un ufficio reception surreale.
The Caretaker è quindi un episodio di transizione, ma anche se instaura delle dinamiche potenzialmente interessanti, lo fa a scapito della vicenda principale. Per quanto sia piacevole vedere la struttura del "monster of the week" arricchita da una storyline più complessa che abbraccia numerosi episodi, in questo caso siamo però all'opposto, con un nemico inserito quasi svogliatamente solo per giustificare un intervento del Dottore e le dinamiche successive. Viene da pensare che lo scontro con Pink avrebbe potuto tranquillamente inserirsi all'interno di una storia più organica, pertanto la valutazione di questa puntata rimane bassa proprio perché sembra quasi un'avventura monca. Voto 5.5/10