Doctor Who 8x02 - Into the Dalek

Raramente c'è stata una stagione di Doctor Who senza Dalek, e in questo caso ci siamo levati presto il pensiero facendo incontrare al nuovo Dottore il suo villain n° 1 subito dopo la sua presentazione. Questo episodio parte come il Viaggio allucinante di Asimov, con i protagonisti (Doctor, Clara, e un paio di soldati in guerra coi Dalek) che vengono ridotti a dimensione microscopia per entrare letteralmente all'interno di un Dalek danneggiato e trovare la causa del suo malfunzionamento, che lo porta a essere "buono": il Dalek in questione (battezzato Rusty dal Dottore) riconosce l'inutilità della battaglia della sua specie, che cerca di eradicare la vita nonostante questa continui ad emergere in continuazione, e di conseguenza ritiene che sia giusto che i Dalek stessi vengano eliminati. 

In tutto questo l'interesse del Dottore è principalmente quello di dimostrare che non esiste un "Dalek buono". Decide quindi di esaminare dall'interno Rusty e cercare di capire che cosa lo ha portato a questo straordinario cambio di prospettiva. Si scopre poi che una semplice fuga di radiazioni nel suo reattore interno ha in qualche modo compromesso le funzioni cognitive, facendo saltare le inibizioni di memoria e sensazioni che lo mantenevano "puro". Una volta sistemata la perdita infatti Rusty torna alla sua programmazione originaria, e ricomincia ad attaccare gli umani da quali sperava di ricevere aiuto.

Per molti aspetti questo episodio ricorda Dalek della prima stagione del 2005, in cui il Nono Dottore incontrava il supposto unico sopravvissuto alla Time War: anche qui infatti non abbiamo il confronto con un esercito o l'intero Impero Dalek, ma con un singolo, confuso esemplare, che non costituisce tanto una minaccia fisica quanto un dilemma morale. Questo contribuisce sicuramente a rendere l'episodio più teso, perché i Dalek subiscono quella paradossale regola dei mostri nei film, secondo cui uno solo è spaventoso, mentre molti tutti insieme risultano quasi ridicoli (pensate ai passati episodi con i Dalek e vedrete che è davvero così). Rusty infatti attraversa diverse fasi nel corso della puntata, passando da paziente a minaccia ad alleato, e dal suo cangiante umore dipende la sopravvivenza dei protagonisti (sia al suo interno che all'esterno).

Al di là del mostro in questione, il tema principale di questo episodio è di nuovo la moralità del Dottore. Trovandosi di fronte a un Dalek potenzialmente "buono", il dubbio che si pone lui è lo stesso, ed è costretto a chiederlo alla sua companion: "Sono una buona persona?". Clara dichiara di non saper rispondere, probabilmente perché ancora non è riuscita a inquadrare il Dottore dopo la rigenerazione. Ma nel suo confronto finale faccia a faccia con Rusty, abbiamo qualche indizio. Condividendo ricordi e sentimenti, il Dalek trova una nuova spinta all'odio per la sua stessa specie, perché è questo che il Dottore esprime più di tutto. Si può in effetti affermare che i Dalek non solo sono il nemico più iconico del Dottore, ma anche la sua più efficace controparte. I Dalek erano presenti in molti dei suoi momenti più importanti: è lui stesso a ricordarlo, facendo riferimento al loro primo incontro su Skaro, che si tratta della prima avventura off-Earth del Primo Dottore (in pratica il secondo episodio della serie). Il Dodicesimo dice che "prima di conoscere voi [Dalek] stavo solo fuggendo, è stato lì che ho capito chi ero". Forse è un'affermazione un po' pesante adesso, non sappiamo bene cosa abbia fatto il Dottore con sua nipote Susan prima che Ian Chesterton e Barbara Wright entrassero nel Tardis, ma... può anche essere che siano stati loro a portarlo a pensare che doveva fare qualcosa di più che nascondersi dai Time Lord. E i Dalek erano lì durante la Time War, hanno provocato la nascita del War Doctor, e poi Bad Wolf, e la crisi interuniversale in cui il Decimo ha perso Rose, e l'assedio finale a Trenzalore in cui l'Undici (che in realtà era già Tredici) ha rischiato di morire definitivamente. Insomma, se esiste un avversario in grado di far smuovere il Dottore, si tratta proprio dei Dalek, e qui accade proprio questo.

Certo non tutto è perfetto, e il confronto dall'interno forse in alcune parti risulta un po' spicciolo. Il modo in cui Clara riesce a riattivare i ricordi-chiave di Rusty è un po' banale, così come la facilità con cui il Dottore entra in "comunione" con la sua mente. Stupisce anche che una nave ammiraglia di un esercito in lotta con i Dalek non avesse misure di sicurezza adatte a contenere un solo Dalek prigioniero. Forse anche l'idea di mostrare l'interno del Dalek poteva essere sfruttata meglio per illustrarne il funzionamento, mentre qui si tratta semplicemente di scendere o arrampicarsi e fuggire dagli anticorpi. E questi ultimi sono fin troppo simili a quelli che abbiamo visto all'interno del Teselecta della sesta stagione. Non ho capito bene che tipo di tecnologia abbia permesso di rimpicciolire la squadra, ma mi pare qualcosa di diverso dal "campo di cmopressione" usato proprio dall'equipaggio del Teselecta: mi chiedo perché tirare in ballo altre fantatecnologie quando ne hai già una che serve allo scopo, ma è un dettaglio marginale. Da notare anche che Clara (o almeno una sua iterazione) si trova fisicamente all'interno di un Dalek per la seconda volta, più del Dottore stesso!

Infine, c'è stata una nuova apparizione di Missy, cosa che non mi aspettavo veder richiamata così presto. Anche stavolta la vediamo accogliere in paradiso una vittima del Dottore. A questo punto si inizia a delineare qualche ipotesi, e forse il piano di Missy è proprio questo: riunire le vittime del Dottore per un possibile scontro successivo? Mi ricorda un po' quando Goku trova all'inferno Freezer, Cell e il dottor Gelo e deve batterli di nuovo... vedremo se è davvero così o qualcosa di più complesso. Sull'identità di Missy, qualcuno in rete ha proposto che possa essere un'incarnazione femminile del Master (Master - Mistress - Missy): non è ancora certo che un Time Lord possa cambiare sesso durante una rigenerazione, ma non è nemmeno escluso. A confutare questa ipotesi c'è il fatto che Missy parli del Dottore come suo fidanzato, il che non ha molto senso, anche se il rapporto Doctor/Master tutto sommeto è qualcosa di simile all'odio/amore.

Della prima apparizione di Danny Pink, collega di Clara che sappiamo già diventerà a sua volta companion, non c'è per il momento molto da dire. Curioso il fatto che un altro dei personaggi si chiamasse invece Blue, ma probabilmente non significa nulla.

In definitiva un altro episodio che riesce a portare in primo piano gli aspetti più cupi del Dottore, che sembra quasi destinato a una specie di giudizio da parte delle sue vittime. Qualche superficialità che sarebbe stato meglio gestire diversamente, ma è chiaro che non è facile rimanere del tutto coerenti, soprattutto quando ci sono di mezzo i Dalek, che sono vecchi almeno quanto il Dottore stesso. Voto: 7/10

2 commenti:

  1. Penso che senza i Daleks la serie del Doctor Who sarebbe un pochettino più povera, le creature contribuiscono al fascino dello show. Dobbiamo dire che Terry Nation (l'uomo che anni dopo avrebbe creato anche la serie de I Sopravvissuti) ebbe una buona intuizione quando li creò.

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    1. in realtà mi pare che l'invenzione dei Dalek fu abbastanza casuale (come quella del Tardis), piuttosto che programmata. d'altra parte erano gli anni 60, all'epoca non si mettevano a fare studi di marketing ogni due passi.

      è difficile dire cosa gli abbia conferito tanto successo, forse quell'aspetto goffo e lo sturalavandini come braccio...

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