Il dottor Zoidberg all'inizio della serie era un alieno strambo, incompetente nel suo lavoro e ignorante degli usi e costumi umani, ed è stato solo gradualmente che il suo personaggio ha virato verso il patetico, mostrandosi via via sempre più misero, dalla vita infelice e indecorosa, spesso oggetto di scherno degli altri (o anche autoinflitto). Anche negli episodi in cui era il protagonsita, Zoidberg era di solito destinato all'illusione o al fallimento, come quando è tornato sul suo pianeta natale per l'accoppiamento (che non ha ottenuto) o ha cercato di spronare il suo vecchio zio a dirigere un nuovo film (che è stato un fiasco). Per questo l'inversione di tendenza vista nelle ultime stagioni, in cui il dottore riesce effettivamente a dimostrarsi utile e anche coraggioso, non dispiace affatto: è lui l'eroe a salvare il Professore dopo un patto decennale, ed è colui che riesce a opporsi alla robomafia sia sulla Luna che su Marte. Il fatto che in questa puntata (la penultima!) Zoidberg riesca a trovare una compagna amorevole e normale ha quindi un che di giustizia poetica.
In realtà, il fatto che il decapodiano riesca a risultare non solo non repellente, ma addirittura piacevole, alla giovane e bella (per gli standard umani) Marianne, dipende soprattutto dal fatto che questa non ha il senso dell'olfatto, cosa che peraltro non le rende facile il mestiere di fioraia. La felicità della coppia è quindi messa in dubbio quando la ragazza esprime il desiderio di poter finalmente annusare il profumo di un fiore e Zoidberg le rivela di essere in grado di svolgere l'operazione che le renderà l'olfatto. Il dottore deve quindi decidere se è più importante la felicità di Marianne o la sua relazione, che si basa essenzialmente sulla barriera odorosa tra i due.
Come in molti episodi, parallelamente a quella di Zoidberg si svolge una trama secondaria, in cui Bender insegue il suo ennesimo sogno di gloria, stavolta dedicandosi al tip-tap, di cui ha appena sentito parlare e che vuole dominare vincendo un torneo di quartiere. Il suo avversareio però è una piccola e adorabile bimba, che non è solo un'abilissima ballerina ma anche una creatura di estrema perfidia.
L'episodio è tutto sommato leggero, anche se il dilemma amoroso di Zoidberg non è di poco conto. Certo, per come siamo abituati a considerare il crostaceo, tutta la storia fa sorridere, tuttavia è facile capire come possa trattarsi di una questione della massima importanza per qualcuno che non ha mai avuto una sana vita sociale. Alla sottotrama di Bender e del tip-tap tocca la parte più ricca di gag, per cui alla fine la puntata nel complesso non risulta smielata. Anzi, Bender qui raggiunge una delle sue performance più macarbe, compiendo un'azione che va ben oltre il politically correct anche per una serie fuori dagli schemi come Futurama.
È curioso notare come nella versione originale la doppiatrice di Marianne è Emilia Clarke, meglio nota al pubblico come Daenerys Targaryen Stormborn Khaleesi Mother of Dragons, e un sacco di altre cose, insomma, l'attrice di Game of Thrones, quando proprio un episodio fa si intitolava Game of Tones, e all'interno di questo c'era un cameo di Seth MacFarlane (il creatore di Family Guy e American Dad), il quale ha anche avuto una relazione con la suddetta Emilia Targaryen. Ma probabilmente è solo una coincidenza multipla. Notevole anche il cameo di Wash Bucket (che vedete nell'immagine), il secchio di Scruffy che aveva avuto una parte centrale in The Prisoner of Benda.
Alla fine, questo episodio è soprattutto una buona occasione per dare anche al dottor Zoidberg un'ultima possibilità di riscatto, prima della fine della serie. Perché è vero che fa schifo, ma alla fine dei conti vogliamo bene anche a lui. Voto: 7/10
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