Dopo nove mesi di assenza, in cui si sono succedute news, indiscrezioni, sneak peek e prologhi, parte la nuova stagione di Doctor Who, la seconda con Peter Capaldi nel ruolo del Dodicesimo Dottore. E riparte subito col botto, perché in The Magician's Apprentice lo schieramento di armi pesanti è notevole: ritorna subito in scena Missy (era già stato chiarito che non era davvero morta in Death in Heaven), la UNIT, i Dalek in piena forma e lo stesso Davros, visto per l'ultima volta nel finale della quarta stagione, quando il Decimo Dottore lo aveva (presumibilmente) eliminato (di nuovo). Ma in quanto storico arcinemico del Dottore, sappiamo che Davros (al pari del Master) non può davvero morire, ed è una regola così implicita che probabilmente nessuno si prenderà il compito di spiegare come è potuto succedere.
L'inizio di questa stagione è in un certo senso simile a quello della stagione sette: il Dottore è scomparso da tempo, per qualche ragione nessuno ha più sue notizie, ma c'è chi lo sta cercando e percorre l'universo intero per trovarlo. In realtà sappiamo molto presto, già dalla breve scena su Karn, che a richiedere la sua presenza è Davros, che in punto di morte vuole conferire un'ultima volta con lui, ma sembra che il Dottore voglia sottrarsi a questo incontro, ed è solo quando viene messo con le spalle al muro che accetta. Clara e Missy lo seguono, e a sua insaputa anche il Tardis viene portato su Skaro, dove la trappola orchestrata dai Dalek scatta. A rimetterci la vita sono tutti gli attuali compagni del dottore: Clara, Missy e pure il Tardis vengono sterminati. Appunto, non c'è male come primo episodio.
Il tema di base dell'episodio è abbastanza simile a quello di Into the Dalek: il confronto con il proprio nemico peggiore è un'esperienza da cui si può capire molto di sé, e Davros è quanto di più vicino al concetto puro di Dalek. La domanda su cui si basa tutta la storia è quella che pone il Dottore durante il viaggio: Davros ha creato i Dalek, ma chi ha creato Davros? Sappiamo che cosa intende, perché nei brevi flashback che abbiamo visto, scopriamo che il Dottore è stato su Skaro molto tempo prima, quando ancora i Dalek non esistevano e le due fazioni del pianeta erano in guerra (da troppo tempo per ricordare per cosa si combattesse), e si è trovato nella situazione di salvare un Davros bambino. Ed eccoci al solito dilemma del viaggio nel tempo: se potessi tornare indietro e uccidere Hitler da bambino, lo faresti? E ancora di più, sarebbe giusto farlo?
In realtà questo dilemma, proprio riferito ai Dalek, è già stato affrontato dal Dottore. Perché in Genesis of the Daleks, abbiamo visto il Quarto Dottore lì, su Skaro, proprio nel momento in cui Davros dava origine alla sua creazione, e lo abbiamo visto confrontarsi con la possibilità di distruggere tutti i Dalek, prima ancora che nascessero. In quell'occasione, aveva deciso (beh, era quasi arrivato alla conclusione) di non avere quel diritto:
Moffat sa che questo è già successo, e infatti durante il colloquio con Davros questa scena viene mostrata, insieme ad altri momenti di confronto tra i due. Ma il Quarto Dottore non è il Dodicesimo. Non è stato nella Time War, non ha eliminato la sua stessa razza dall'universo e soprattutto i Dalek non avevano appena ucciso le persone a cui tiene di più. In quel momento era in una posizione di completo vantaggio, e i Dalek erano ancora, in un certo senso, innocenti. Adesso molte cose sono diverse, e nell'ultima scena vediamo il Dottore puntare l'arma contro il piccolo Davros, deciso a risolvere la cosa. Come Rusty diceva appunto in Into the Dalek: "You are a good Dalek".
Diciamo la verità, io non credo che sparerà davvero al piccolo Davros. L'episodio si conclude volutamente con il cliffhanger, e potrebbe succedere qualunque cosa su quel campo di battaglia, in mezzo alle hand mines. Ma certo qualcosa di radicale deve succedere, perché Clara, Missy e il Tardis sono stati eliminati, e una soluzione deve venire fuori. Una soluzione che, spero, sia più fanasiosa del loop temporale che si creerebbe con la morte di Davros bambino. Certo, sappiamo già che le regole con cui funzionano le riscritture della storia in Doctor Who sono abbastanza flessibili da permettere più o meno tutto (a seconda delle esigenze della trama), ma la morte di Davros non credo che possa effettivamente resettare la recente tragedia. Quindi, in effetti, non so bene come la storia potrebbe evolvere, anche se il titolo dell'episodio successivo The Witch's Familiar, fa pensare che Missy possa avere un ruolo importante: chi altri potrebbe essere la strega contrapposta al mago che è il Dottore?
Questo episodio è sicuramente molto intenso per essere una season premiere, anzi forse lo è fin troppo. I riferimenti al passato del Dottore (incluso il Classic Who, non solo il New Who) sono numerosi, e forse non tutti gli spettatori contemporanei possono coglierli, e l'abbondanza di "grandi personaggi" coinvolti è disorientante: insomma, Dalek, Davros e Master insieme non so se si sono mai visti, e sembrerebbe materiale per un finale di stagione piuttoso che un'apertura. Ma questo non è necessariamente un problema, forse è più sospetto il fatto che ancora una volta la storia del Dottore si sia avvolta su se stessa, facendoci intuire che Davros è stato forgiato da quel breve incontro con il Dottore, e che quindi lui stesso può ritenersi responsabile della nascita dei Dalek. Il voler sempre pescare nella mitologia dello show, e rendere il Dottore il centro di tutto, alla lunga può risultare deleterio. Sicuramente è epico, non lo nego, però è un modo di forzare l'epicità, piuttosto che crearla.
Ultimi due appunti sui rapporti tra alcuni dei personaggi. Mi è piaciuto come Missy/Master sia stata confermata come il miglior amico del Dottore, ma che nonostante questo non sia diventata "buona": il ritorno della Mary Poppins psicopatica è molto gradito, e forse non sarebbe male vederla più spesso come antagonista (anche indiretto) di molte altre storie, come ai tempi del Terzo Dottore. Un atro rapporto interessante è quello tra Davros e i Dalek: anche in questo caso, come in precedenza, vediamo che lui non ha controllo sulle sue creature, che nutrono una sorta di astioso rispetto verso di lui, ma non lo obbediscono. A proposito di Clara posso solo dire che è stata una gioia vederla morire, anche se è scontato che in qualche modo sopravvivrà (se non altro perché nei trailer l'abbiamo vista in altri episodi). Un buon antipasto per la sua imminente (e confermata) uscita di scena...
Non è facile dare un voto ragionato per la prima parte di un episodio doppio, ma dovendo valutare The Magician's Apprentice sulla base di quello che si vede e quello che promette, gli assegno un voto 7/10.
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