Altre tre puntate piuttosto ricche di rivelazioni e novità. In Ji Yeon scopriamo chi è l'ultimo degli Oceanic Six, e l'identità del misterioso agente di Ben sulla nave: Michael il "traditore" che aveva lasciato gli altri alla fine della seconda stagione, primo e unico (finora) ad aver davvero abbandonato l'isola. E proprio per riempire il gap lasciato dalla sua assenza, nell'episodio successivo Meet Kevin Johnson ci viene mostrato come se l'è cavata dopo essere ritornato sulla terraferma, o meglio, dopo aver interrotto i rapporti con Walt, inorridito dalla sua confessione di aver ucciso per poterlo liberare. Dopo aver raccontato la sua storia a Sayid e Desmond, il primo come ogni torturatore che si rispetti decide che sia il caso di sottoporlo al giudizio del capitano, in quanto spia e sabotatore. In seguito, in The Shape of Things to Come, torniamo a seguire Ben, sull'isola impegnato a contrastare l'attacco dei mercenari inviati da Widmore, i quali non si fanno scrupoli a uccidere sua figlia Alex (dopo aver già eliminato sua madre, ciao ciao Rousseau) davanti ai suoi occhi. Il suo flashforward mostra invece come dopo aver a sua volta lasciato l'isola Ben è entrato in contatto con Sayid, e assistiamo al suo primo confronto (solo a parole) con Widmore, l'antagonista rivelato poche puntate fa. A quanto pare Ben ha deciso di uccidere la povera Penelope, che si troverà quindi invischiata ancora di più negli affari dell'isola, così come il suo Desmond, che pure sta facendo di tutto per allontanarsene.
Personalmente ritegno che proprio questo sia il mio episodio preferito in assoluto di tutta la serie: un po' perché Benjamin Linus è sicuramente uno dei personaggi più interessanti, e di riflesso lo sono tutte le puntate a lui dedicate, in secondo luogo perché è qui che davvero si inizia a intuire che c'è un conflitto tra due parti in gioco che comporta conseguenze anche per persone estranee e "innocenti". Ma questa è solo una nota personale, la mia cavia è di altro avviso. Intanto nell'episodio dedicato a Jin e Sun si è sentita vagamente presa in giro dall'alternanza tra flash avanti e indietro (back/forward) dei due protagonisti, che sembrano non avere alcuna utilità narrativa se non quella di confondere lo spettatore (oh, se solo sapesse cosa ancora la aspetta...). A parte questo, apprendere che Jin è morto è interessante, perché fa supporre che dovremo assistere presto a una qualche straziante scena di separazione tra i due. Nell'episodio dedicato a Michael invece due sono le nozioni chiave: il fatto che l'isola richiami ancora la presenza di qualcuno che l'ha lasciata ("L'isola non ha finito con te"), e che il suo potere si estenda al di là dei suoi confini: Michael infatti non riesce a uccidersi, ed è questo a portarlo a credere che davvero l'isola lo stia reclamando. Certo è anche da notare che Michael ha vissuto un perido parecchio intenso, perché anche se non lo abbiamo visto per un'intera stagione, a livello cronologico non è passato molto da quando se n'è andato, e deve aver trovato il tempo di tornare a casa, litigare con suo figlio, tentare il suicidio, riprendersi dalle ferite, tentare ancora il suicidio, imbarcarsi sulla nave di Widmore, viaggiare fino all'isola, sabotare la nave: non si è riposato un attimo! Ben invece dimostra finalmente in prima persona di avere contatti ovunque e piani alternativi pronti per qualunque evenienza, tanto che dal deserto arriva in poco temo in Iraq e poi a Londra, e in tutti questi posti riesce a ottenere quello che cercava. Sull'isola invece abbiamo il primo indizio che sia in grado di controllare (o almeno evocare) il Mostro. Viene da pensare se sia stato sempre lui a dirigerlo oppure questo abbia una volontà sua che non dipende dagli ordini di Ben (o di Jacob?). La morte di Alex, così immediata e cruda, è sicuramente una delle scene più forti viste finora, anche considerando come suo padre adottivo l'ha lasciata, dicendole che non ha alcun valore per lui, evidentemente convinto di poter in questo modo evitare l'omicidio. Determinante in questo episodio anche il confronto tra Jack e Faraday: quest'ultimo afferma finalmente che la nave arrivata non ha alcuna intenzione (e non l'ha mai avuta) di salvare i naufraghi. E dopo il primo esperimento di Faraday viene di nuovo confermato che esiste una qualche differenza nello scorrere del tempo sull'isola e fuori, con il cadavere del dottore che giunge in spiaggia quando sulla nave non è ancora successo nulla. Questo è un particolare che potrebbe contribuire a spiegare molti fenomeni finora accennati ma non giustificati.
Le previsioni sul seguito ora si fanno piuttosto nebulosa, nonostante manchino solo quattro episodi alla fine. Questo perché dopo l'attacco alla base, il gruppo di Locke si è di nuovo frammentato, con Ben, Locke e Hugo in cerca della capanna di Jacob e gli altri in viaggio verso la spiaggia. Jack è svenuto a metà puntata (sarà solo lo shock?), e il resto del suo gruppo ha appena scoperto che non verrano mai salvati, quindi anche loro devono studiare un nuovo piano d'azione. Tutto questo mentre il contingente di mercenari, pur decimato dal Mostro, è sempre in giro e di certo non è di buon umore. Infine, sulla nave Michael è stato smascherato e portato dal capitano, e questo potrebbe avere conseguenze anche per gli altri due occupanti. Anche la rivelazione fatta dal buon vecchio (e chiaramente omosessuale) Tom Friendly, secondo cui il relitto dell'815 sul fondale è stato opportunamente piazzato da Widmore, mette in gioco tutta una nuova serie di variabili, perché implica che questi sapeva già che l'aereo fosse arrivato sull'isola. E se adesso (cioè, dopo il suo ritorno) Ben vuole uccidere Penny, presto avremo sicuramente un gustoso confronto Linus vs Hume. Chi l'avrebbe mai detto?
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