Un padre con un figlio gravemente malato, in pericolo di vita. Una famiglia sull'orlo del baratro, costretta a lasciare tutto per poter sostenere le spese delle cure. Un trapianto urgente come unica soluzione, il tempo stringe, potrebbe essere questione di giorni prima che la piccola fiamma si spenga. La disperazione che porta il pover'uomo a tentare una soluzione estrema: sequestrare un intero reparto dell'ospedale e avanzare le sue richieste con la polizia, barattando la vita degli ostaggi con quella di suo figlio. Con un plot così drammatico, ne può uscire solo un film intenso, cupo, ruvido, un antesignano di Breaking Bad. E invece...
E invece a rovinare tutto troviamo una serie di stereotipi dei più fastidiosi: l'americanità che trasuda da ogni scena, dalla famiglia che canta in chiesa alla partita di baseball dei bambini (e il tragicomico slow-motion del malore in campo); la dottoressa stronza che pensa solo ai soldi e quello buono (e anche figo, un discount George Clooney in ER) che porta i giocattoli al bambino; il poliziotto negoziatore ragionevole contro il capo della polizia che è sotto elezioni e vuole solo fare bella figura con la stampa; il giornalista giustiziere che finge di interessarsi al caso umano ma poi è solo interessato allo scoop.
Su tutto spicca poi una colonna sonora totalmente fuori luogo. Va bene che erano gli anni 90, ma certe musiche sembrano messe davvero senza pensare alle scene che accompagnano, come se il regista avesse pensato a 10 pezzi che gli piacevano tanto e volesse infilarceli per forza. Anche qui l'effetto è involontariamente comico, così come estremamente narm è l'operazione a cuore aperto a cui si assiste durante il climax finale, con effetti speciali da film slasher.
Che poi, come può il cuore di una donna adulta essere adatto per sostituire quello di un bambino di 6-7 anni? È vero che in quanto miopatico aveva un cuore sovradimensionato, quindi aveva già "lo spazio" adatto, ma se proprio questo era il suo problema, che senso ha impiantargli un altro cuore troppo grande? Ma soprattutto, perché dare un cuore nuovo a un bambino che ha come idoli i body-builder, sapendo che nel giro di quindici anni lo avrà di nuovo spanato a furia di steroidi?
Ma ciò che è davvero irritante in questo film, è come dio venga evocato per operare il miracolo che salverà il piccolo innocente. E anche se non si considera che se il signor John Q non avesse mosso il culo minacciando di ammazzare tot persone suo figlio sarebbe morto comunque, preghiere o non preghiere, quello che vediamo realizzarsi come miracolo è il buon dio ha pensato bene di far morire una donna (con il braccaletto dei donatori di organi) in un incidente stradale. Ma non c'è da preoccuparsi, sicuramente era una buddhista, anche perché in genere i cristiani mica donano gli organi, no?
E invece a rovinare tutto troviamo una serie di stereotipi dei più fastidiosi: l'americanità che trasuda da ogni scena, dalla famiglia che canta in chiesa alla partita di baseball dei bambini (e il tragicomico slow-motion del malore in campo); la dottoressa stronza che pensa solo ai soldi e quello buono (e anche figo, un discount George Clooney in ER) che porta i giocattoli al bambino; il poliziotto negoziatore ragionevole contro il capo della polizia che è sotto elezioni e vuole solo fare bella figura con la stampa; il giornalista giustiziere che finge di interessarsi al caso umano ma poi è solo interessato allo scoop.
Su tutto spicca poi una colonna sonora totalmente fuori luogo. Va bene che erano gli anni 90, ma certe musiche sembrano messe davvero senza pensare alle scene che accompagnano, come se il regista avesse pensato a 10 pezzi che gli piacevano tanto e volesse infilarceli per forza. Anche qui l'effetto è involontariamente comico, così come estremamente narm è l'operazione a cuore aperto a cui si assiste durante il climax finale, con effetti speciali da film slasher.
Che poi, come può il cuore di una donna adulta essere adatto per sostituire quello di un bambino di 6-7 anni? È vero che in quanto miopatico aveva un cuore sovradimensionato, quindi aveva già "lo spazio" adatto, ma se proprio questo era il suo problema, che senso ha impiantargli un altro cuore troppo grande? Ma soprattutto, perché dare un cuore nuovo a un bambino che ha come idoli i body-builder, sapendo che nel giro di quindici anni lo avrà di nuovo spanato a furia di steroidi?
Ma ciò che è davvero irritante in questo film, è come dio venga evocato per operare il miracolo che salverà il piccolo innocente. E anche se non si considera che se il signor John Q non avesse mosso il culo minacciando di ammazzare tot persone suo figlio sarebbe morto comunque, preghiere o non preghiere, quello che vediamo realizzarsi come miracolo è il buon dio ha pensato bene di far morire una donna (con il braccaletto dei donatori di organi) in un incidente stradale. Ma non c'è da preoccuparsi, sicuramente era una buddhista, anche perché in genere i cristiani mica donano gli organi, no?
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