Rapporto letture - Febbraio 2014

Febbraio è stato un mese dedicato interamente alla fantascienza (che novità!) per quanto riguarda le mie letture, con una salomonica divisione tra autori internazionali e italiani: uno e uno.


Più riguardo a Ferro setteL'autore italiano in questione è Francesco Troccoli. Troccoli si sente nominare nell'ambiente fantastico italiano da alcuni anni, e dopo aver pubblicato vari racconti in raccolte ed essersi distinto in vari concorsi* ha fatto il botto con la pubblicazione del suo romanzo Ferro Sette da parte di Armando Curcio Editore. Il libro risale ad alcuni anni fa, ma io ne sono venuto in possesso solo recentemente e sono riuscito finalmente a leggerlo. La storia è quella che si potrebbe considerare di fantascienza "classica", di tipo avventuroso. Abbiamo un protagonista (un antieroe) reclutato per una missione da infiltrato, sullo sfondo di un pianeta ostile sfruttato implacabilmente dai suoi padroni per le risorse minerarie. Il protagonista arriverà poco per volta a conoscere i particolari della "ribellione" su cui è stato inviato a investigare, scoprendo il segreto del sonno, attività dimenticata dall'umanità in nome della produzione, che il gruppo ha iniziato a praticare come terapia psicofisica. Tra rivelazioni, fughe e scontri si troverà infine a dover scegliere da che parte stare. Non ci sono idee di forte impatto, e in certi parti anzi si scorgono accostamenti piuttosto scontati (la capacità di dormire che implica quella di sognare), ma la storia è costruita in modo solido e si legge con facilità, anche nelle doverose sezioni di infodump che si presentano di tanto in tanto. Un libro sicuramente non rivoluzionario, ma una piacevole novità nel panorama editoriale italiano che solitamente ignora la fantascienza. Voto: 7/10


Più riguardo a XeeleeL'autore straniero invece è Stephen Baxter, con cui ho un appuntamento fisso da un paio di mesi a questa parte, in quanto sto un po' per volta assorbendo tutte le opere della serie degli Xeelee. Dopo Raft e Vacuum Diagrams, questo mese ho letto Timelike Infinity. Riagganciandosi in parte a personaggi ed eventi già presenti nella raccolta di racconti (Michael Poole, Jim Bolder, le GUTship, i Qax), in questo romanzo Baxter centra la narrazione sul periodo dell'occupazione Qax, mostrando il Sistema Solare controllato da questi alieni e i loro tentativi di arginare la crisi provocata dal ritorno dell'astronave Cauchy. In realtà si tratta anche di una storia di viaggio nel tempo, che peraltro ipotizza una modalità ingegnora di renderlo possibile (non so se l'abbia inventata Baxter o qualcun altro ci avesse pensato sopra): ponendo di avere un wormhole con un ingresso e un'uscita, muovendo una delle due estremità a velocità relativistiche all'interno di una nave (la Cauchy, in questo caso), alla fine del viaggio i due portali saranno ancora collegati, ma in epoche diverse. Il ritorno dell'astronave permette a un gruppo di ribelli di fuggire nel passato (prima dell'invasione Qax), e questo fa temere ai padroni alieni che essi possano tentare di cambiare la storia, ma in realtà il progetto degli "amici di Wagner" è molto più complesso e a lungo termine. Qui Baxter fa di nuovo sfoggio della sua capacità di prendere complicate teorie fisiche e estrapolarne i risvolti filosofici, e quando la rivelazione arriva si rimane davvero impressionati... "sense of wonder" vi dice nulla? Peraltro alcuni dei concetti espressi alla fine della storia sono affini ad alcuni che ho inserito nel mio Retcon, solo ricavati a partire dall'estremità opposta. Great minds think alike, mi verrebbe da dire, ma non stavamo parlando di me... Voto 8.5/10




*Ricordo che all'ultima edizione del Circo Massimo indetto da XII ci siamo battuti per il terzo posto, e  l'ho spuntata io!

Nessun commento:

Posta un commento