Nelle precedenti occasioni ho dedicato un post al solo finale di stagione, ma per la terza stagione ritengo appropriato accorpare il doppio episodio finale Through the Looking Glass con quello precedente, Greatest Hits, incentrato su Charlie. Questo perché mi pare che l'escalation di eventi che porta all'epica conclusione di questa stagione inizia già da qui, con l'avviso dell'imminente attacco degli Altri, la partenza del gruppo per la torre radio, il piano per l'imboscata agli invasori, l'immersione verso la stazione Specchio per disattivare il jamming delle trasmissioni.
La trama di questi tre episodi (uno regolare + il doppio finale) si riassume seguendo i diversi gruppi in cui si sono divisi i naufraghi: Charlie e Desmond nella stazione subacquea, il gruppo principale verso la torre radio (dove incontra Ben), i tre cecchini rimasti alla spiaggia, Juliet e Sawyer (che qui per la prima volta collaborano) che si separano dal gruppo per tornare indietro. La catena di eventi sull'isola è frenetica e inscindibile, e nonostante siano separati i diversi contingenti confluiscono tutti verso un unico risultato finale: la chiamata verso la nave di Noemi, e la promessa di essere prelevati. In tutto questo trovano spazio numerosi dettagli che hanno reso questo finale di stagione indimenticabile, e coinvolgente sia dal punto di vista dell'azione che emotivo.
Per molti spettatori, la terza stagione è stata la migliore di tutta la serie, e questo finale ne è stato efficacemente il culmine. In effetti bisogna ammettere che la fine di Through the Looking Glass ha la facoltà di cambiare completamente le regole in gioco, non soltanto a livello di trama, ma anche sul piano metanarrativo, con la prima apparizione di un flashforward, capace di rinnovare interamente l'equilibrio della serie. Molto spesso infatti nelle recensioni precedenti, già a partire dalla metà della seconda stagione, ho lamentato che i flashback dei personaggi apparivano piuttosto vacui. L'inconveniente veniva via via risolto con l'introduzione di nuovi personaggi, e quindi con storie fresche da raccontare, ma continuava a presentarsi ed era via via più irritante. È possibile che anche la produzione avesse notato l'insofferenza degli spettatori, e nel tentativo di risollevare la serie prima che precipitasse, sono ricorsi all'introduzione del flashforward, che dà tutta una nuova prospettiva alla narrazione.
Venendo all'analisi degli episodi operata dalla mia cavia, la top 5 dei momenti migliori della vita di Charlie è risultata leggermente stucchevole, ma nell'ambito di una preparazione alla sua imminente morte si può sopportare. Il sacrificio stesso di Charlie è sembrato non del tutto necessario, visto che avrebbe potuto agevolmente uscire dalla stanza e chiudere la porta dall'esterno... ma questo non toglie nulla all'intensità del momento (probabilmente, a posteriori, uno dei migliori di tutto Lost). Abbastanza prevedibili, a suo dire, l'esito della battaglia contro gli Altri alla spiaggia, ed era possibile anche intuire il maggiore twist dell'ultima puntata, ovvero la natura di flashforward delle scene di Jack suicida-depressivo. Meno facile da capire il senso di quel "We have to go back!" che è rimasto nella storia della tv. E quasi comica la comparsa di Walt parecchio cresciuto rispetto a come si ricordava...
Forse a questo punto è ancora più difficile riuscire a intuire come si svilupperà la quarta stagione. Sappiamo per certo che i naufraghi hanno lasciato l'isola, ma lo hanno fatto davvero tramite la nave di Noemi, nonostante grazie a Charlie sappiamo che non si tratta di chi dicono di essere? Gli avvertimenti minacciosi di Ben sono solo un altro tentativo di manipolazione? E in questo caso, perché Jack dovrebbe voler "tornare indietro"? È chiaro che nella quarta stagione avremo un confronto con l'equipaggio della nave, lo sbarco di qualcun altro e possibilmente il salvataggio. Forse una guerra tra questi nuovi intrusi e gli Altri, in cui i naufraghi dell'815 dovranno decidere da che parte schierarsi? Sarà interessante vedere cosa succederà quando Desmond riporterà il messaggio di Charlie, e la speranza di essere salvati vacillerà di nuovo... ma poi, a pensarci bene, i protagonisti vogliono davvero essere "salvati"?
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