Pare che ultimamente il Coppi Club si sia dato alla fantascienza, considerando gli ultimi film che hanno vinto le votazioni. Ma se sia Equilibrium che Fantasmi da Marte non avevano convinto il mio lato di appassionato di sf, con Sunshine invece il discorso è ben diverso. Questo, infatti, è un film intelligente, verosimile, e ben realizzato pressoché in tutti gli aspetti.
La storia si può ridurre a una classica "avventura su astronave", paragonabile ad esempio alla parte centrale di 2001: Odissea nello Spazio, o anche un Apollo 13 o il più recente Pandorum (che cito solo per avere un altro pretesto per mettere una foto di Antje Traue). La missione dell'astronave Icarus 2 è quella di raggiungere il Sole, che per ragioni non precisate si sta spegnendo con qualche miliardo di anni di anticipo, e riaccenderne il nucleo con una speciale bomba, in modo da renderlo di nuovo abbastanza caldo da supportare la vita sulla Terra. La missione è la stessa che era stata affidata alla precedente Icarus, misteriosamente scomparsa, e l'equipaggio sa bene che questa è l'ultima possibilità per riaccendere il Sole, e che dal successo della missione dipende la sopravvivenza di tutta l'umanità. Poi, chiaramente, le cose iniziano ad andare male, a iniziare da quando viene captato il segnale di soccorso della Icarus 1, il che richiede un cambiamento di rotta, e qualche problema agli scudi antiradiazioni, e giù di lì si iniziano a contarsi le prime vittime, autosacrificatesi o coinvolte in incidenti, fino ad arrivre al punto in cui gli astronauti rimasti sanno che non potranno comunque più tornare indietro, se anche riuscissero ad arrivare fino alla stella. Senza entrare troppo nei dettagli, le difficoltà che gli uomini dell'Icarus si trovano ad affrontare sono sempre più complesse, ravvicinate e inspiegabili, e dietro a esse si nasconde anche una rivelazione piuttosto spiacevole. Come tutto vada a finire potete immaginarlo, è il finale più classico delle storie "uomini che si battono per l'umanità", ma non per questo è un esito scontato e noioso, anzi, superate le fasi iniziali di "ambientazione" all'interno del film, il livello di attenzione rimane sempre alto.
Dal punto di vista strettamente scientifico c'è forse qualche incongruenza, ma niente di insopportabile. Quando un film è ben realizzato, si sospende volentieri l'incredulità (almeno un minimo!) per potersi gustare l'opera. E in questo caso i peccati non sono nemmeno gravi come possono essere quelli di un Green Lantern, per dirne una. Al di là della storia infatti, il film riesce anche a catturare con delle immagini spettacolari del Sistema Solare interno, in momenti davvero poetici in cui l'abbagliante luce del Sole vicinisimo investe ogni dettaglio. Insomma, questo è un film che tutti i bambini che da piccoli dicevano di voler fare l'astronauta devono amare. Il più soddisfacente che abbia visto dai tempi di Source Code.
Ciao Piscu!
RispondiEliminaVisto che Fantaweb 2.0 sta iniziando il suo viaggio cartaceo, penso dovremmo almeno provare a coordinarci tutti insieme per la promozione.
Se ti va scrivimi in privato (angelo.frascella chiocciola gmail.com)
Ciao
Angelo