Coppi Night 04/12/2011 - Green Lantern

Ho già avuto modo di dire in diverse occasioni che la mia conoscenza dei fumetti è piuttosto scarsa. Conosco al più i nomi dei personaggi e l'origine di alcuni dei più famosi, ma in pratica non ne ho mai letto uno quindi non ho familiarità con supereroi, villain, continuity e cross-over. Per questo ogni volta che mi accosto a un film derivato da un fumetto ho il timore di essere troppo ignorante per capirlo appieno, cogliendo riferimenti, e implicazioni che solo un fan conoscerebbe. Quindi, se Spiderman non mi è piaciuto più di tanto nonostante l'acclamazione generale, se Iron Man 2 mi è sembrato fiacco nonostante la presenza di Mikey Rourke, mi dico che sono io a non avere gli strumenti per apprezzarne tutti i lati.

Questo discorso non si applica però a Green Lantern. Non conoscevo il personaggio Lanterna Verde prima dell'uscita del film, e data la lunga introduzione deduco che sia un supereroe minore, noto ai più affezionati ma non al grande pubblico. Già la premessa a base di forza di volontà usata come forma di energia, immortali guardiani universali e power ranger intergalattici, mi hanno reso piuttosto scettico. Quando poi è venuto fuori il protagonista, espressivo come una penna bic e fortemente antipatico, ho capito che il film non mi sarebbe piaciuto. Oltre ad essere realizzato con superficialità, con personaggi piatti e vicende dall'alto potenziale narcoletico, è la storia stessa che presenta a mio avviso diversi problemi di coerenza. Voglio dire: è ovvio che se guardo un film di supereroi accetto le premesse, per quanto incredibili, dell'universo narrativo in questione. Quindi non questiono che gli X-Men sviluppino poteri al limite delle leggi fisiche, non obietto se un'imprecisata esposizione alle radiazioni fa lievitare e inverdire la muscolatura di Hulk. Ma in Green Lantern il problema è diverso.

A parte il fatto che trovo abbastanza insensato un potere che permette di ottenere praticamente qualsiasi cosa. Cioè, graziarcazzo, se puoi fare tutto dove sta la sfida? Ma questa pare sia proprio la prerogativa delle Lanterne Verdi, il corpo dei guardiani universali, per cui come dicevo lo posso accettare (anche se ammazza tutto il pathos). Quello che non torna è che all'interno della storia stessa le basi vengono stravolte. E qui si va nello spoiler, ma insomma, c'è poco da rovinare, quindi non penso di fare danni. Se proprio temete di perdervi questa grandiosa esperienza, saltate il prossimo paragrafo.

Esempio #1: fin dall'inizio viene chiaramente detto che tutto il potere delle Lanterne Verdi viene dall'anello. Forte, e sapendo questo si trattiene il respiro quando l'eroe porge di sua volontà l'anello al boss del primo livello. Ma poi ecco che l'arrogante ragazzetto ci mostra che pure senza l'anello può lanciare le sue palle di fuoco verde Slimer. [Citazione odvuta, visto che in attesa del film ci siamo goduti un paio di scene di Ghostbuster 2 in tv.] Ma allora ci hanno presi per il culo fin dall'inizio? Lo stesso vale per l'Esempio #2: il boss finale, quel cattivo divora-mondi che era stato intrappolato con un nodo da lupetto, e che nel suo piano di conquista dell'universo (nota bene: l'universo, non l'orto di casa mia e nemmeno l'Alsazia e la Lorena) pensa bene di prendersela con un pianeta remoto e insignificante come la Terra, se la prende col suo discepolo umano perché ha fallito nella sua missione, dopodiché lo trucida. Ma non doveva portargli l'anello di Green Lantern? E in quel momento ce l'aveva proprio al dito! Ma è rincoglionito pure lui? Questi sono esempi lampanti, ma ci sono decine di inconsistenze simili: il fatto che il megacattivo muoia incendiato dal sole (com'è che un intero plotone di giustizieri cosmici immortali non ci aveva pensato?), proclami assurdi del tipo "più è grande, più brucia in fretta", e in definitiva una diffusa, fastidiosa superficialità nella trattazione della storia, con molti punti sollevati e lasciati in sospeso: il nipote del protagonista? L'anello a base di paura? L'amico nerd? Il tema del superamento delle paure? Se si aggiunge a tutto questo qualche altro particolare insapore, come le assurde manifestazioni di energia di Green Lantern (perché cazzo materializzare una pista da corsa per evitare lo schianto di un elicottero? E le catapulte e le molle con effetti sonori da circo?), e il fatto che in tutta la sua carriera da supereroe si è limitato a salvare da morte soltanto un senatore (precedentemente ritratto come tipico soggetto corrotto e amorale), il suo seguito di lacché altoborghesi, e una maestra delle elementari, mentre intorno a lui le persone morivano nell'ordine delle centinaia, resta davvero poco di apprezzabile.

Falliti anche i tentativi di umorismo, e qui l'unica battuta funzionante è quella in cui la ragazza gli dà letteralmente del cretino pensand che non lo avrebbe riconosciuto con una mascherina verde che gli copre appena le palpebre e il naso. Prevedibile applicazione della regola del TQS (Tra Quanto Scopano), ed epilogo che invoca il valore supremo dell'umanità, senza dare idea di cosa avverrà dopo. Ma forse è meglio così. Perché non vogliamo saperlo. I Guardiani ci salvino da un Green Lantern 2.

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