Io credo di aver già visto questo film. In un'altra epoca, quando guardare film horror era una sorta di prova di coraggio da raccontare poi agli amici e di cui vantarsi con le pischelline. Credo che questo anzi fosse un film che all'epoca, madò, oh, questo lo devi proprio vedere eh, è roba peeeesa! Non sono sicurissimo, ma ci sono un paio di scene che sento di aver già visto, quindi penso che sia così.
E quindi, non so. Non so se a fare la differenza è proprio l'età, o forse il fatto che la sensibilità del pubblico muta fisiologicamente nel tempo, e ciò che funziona oggi non funzionerà tra vent'anni. In parte sicuramente è vero, ma poi capita che rivedi un film come Jumanji ed è ancora fenomenale. Forse l'horror soffre di più del passaggio del tempo? O forse sono i film superficiali e ottusi ad accusarne.
A essere onesto non posso nemmeno fare un commento organico, perché ho dormito per una mezz'ora buona nella parte finale, quella, presumo più "intensa", in cui avveniva il confronto diretto col mostro. Ma non me ne rammarico poi tanto. Perché questo film è, in buona sostanza, una raccolta di cliché odiosi e frustranti, quelli che sono così abilmente ripercorsi in Quella casa nel bosco. È il tipico film in cui lo spettatore si trova a urlare verso lo schermo: "Ma che stai facendo? Ma scappa di lì!!!" perché quella è l'unica condotta ragionevole che qualunque persona nel mondo adotterebbe, quando ti infili in un tubo che finisce sottoterra in cui hai appena visto buttare giù un cadavere e finisci in un cazzo di sotterraneo tappezzato di cadaveri dopo che ti hanno inseguito e speronato in strada e hai riconosciuto qualcuno che riconoscevi ed è morto in un incidente stradale e sei a 40 chilometri dal più vicino centro civilizzato! Gesussanto, i due fratelli protagonisti di questa storia ripetono in media una volta ogni sei minuti "Dobbiamo andarcene" ma poi rimangono, e continuano a infilarsi nelle situazioni più pericolose possibili invece di girare il culo e lasciare che se ne occupi qualcun altro, tanto più che hanno pure chiamato la polizia.
Un film moscio, con protagonisti insopportabili ai quali auguri la più atroce delle fini, un villain senza spessore e dalle capacità non identificate, tante chiacchiere e nemmeno il gusto dello splatter più frivolo. Bocciato sotto ogni punto di vista, quindi mi scuso con i compagni di seconda media coi quali mi vantavo di averlo visto, adesso che siamo grandi possiamo confessare che ci ha fatto schifo a tutti, ok?
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