Quando non vuoi più mangiare qualcosa che ha un buon sapore, puoi sentire il vero sapore di qualsiasi cosa stai mangiando.
da La rivoluzione del filo di paglia di Masanobu Fukuoka
Non parlo spesso di cucina su questo blog, e non perché sia un argomento che non mi attira (a differenza dei maschi miei coetanei [e anche di molte femmine] cucino con una certa frequenza e cura), ma perché mi pare che sia un tema piuttosto inflazionato, soprattutto negli ultimi anni, con i vari Master Chef e trasmissioni e rubriche e riviste e blog e portali... per cui, come sempre, cerco di mantenere i contenuti del blog quanto più "esclusivi" possibili, e non potendo aggiungere niente di costruttivo, me ne sto zitto.
In questo caso però riporto una citazione che parte proprio dall'arte culinaria ma ha implicazioni ben più profonde. La frase di sopra è tratta dal libro-manifesto dell'agricoltura naturale, o agricoltura del non-fare, teorizzata, ma soprattutto praticata, dal giapponese Masanobu Fukuoka negli anni '80. Questa "dottrina" non si limita a fornire una tecnica per ottenere dei raccolti, ma si propone anche di cambiare l'approccio dell'agricoltore, e dell'uomo in generale, verso il mondo naturale. Mi è parso significativo isolare questa frase contenuta in uno dei capitoli dedicato all'alimentazione perché, al di là del significato immediato, offre una prospettiva interessante.
La ricerca del sapore infatti è un paradigma che io stesso da anni cerco di combattere, innanzitutto il boicottaggio simbolico di sale e zucchero nella mia cucina, di modo che, aboliti i due "insaporitori" essenziali, si torni in grado di avvertire tutte le sfumature che normalmente vengono sovrastate da questi additivi. Per cui, ferma restando la totale libertà alimentare di chiunque, forse un approccio più aperto quando ci si trova davanti ai fornelli può portare qualche gradita sorpresa.
Può sembrare una cosa banale, ma è davvero significativo il cambiamento di mentalità che un'azione semplice come rimuovere il sale dalle proprie ricette può indurre. E se è vero il principio zen per cui cercando una cosa non la si trova mai (che si dimostra quotidianamente quando perdete le chiavi della macchina, i calzini o gli occhiali), allora è smettendo di cercare il sapore che lo si può trovare davvero.
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