Ad aprile si trorna alla tradizione e posso dire di aver letto praticamente solo fantascienza, seppur calata in diverse accezioni, dalla space opera al thriller, dal pulp all'ucronia. Tanto per darvi un'idea, se non vi fossero bastati i miei consigli di lettura, che dietro a questa etichetta si trova praticamente di tutto.
Il primo ebook del mese raccoglie tre racconti di Poul Anderson, uno degli autori classici del genere. In Earthman, Beware! and Other Stories, si trovano, oltre al racconto del titolo, Duel on Syrtis e The Star Beast. Tre storie che infatti hanno molto della sf delle origini, con alieni abbandonati sulla Terra, battute di caccia su Marte e personalità trasferite all'interno di animali (mannaggia a lui, credevo di aver scritto un racconto originale sfruttando questa idea, e invece...). In tutte e tre l'attenzione è molto focalizzata all'interno dei personaggi, piuttosto che sugli aspetti speculativi, per questo la lettura risulta molto empatica, anche quando si assiste alle scene di "azione". Tutte le storie si concludono poi con un piccolo twist, che dà consistenza al racconto. Ma non ci si poteva aspettare di meno da un autore di questo calibro. Voto: 7.5/10
Si passa poi alla space opera, con Titano, il primo romanzo di una trilogia di John Varley. Il protagonista è il capitano Cirocco Jones (dal nome non si capisce, ma si tratta di una donna), che viene risucchiata, insieme a tutto il suo equipaggio, all'interno di una gigantesca stazione spaziale in orbita intorno a Saturno, al cui interno si trovano interi ecosistemi popolati di creature assurde e mitologiche. Comincia così una lunga ricerca per scoprire la natura e lo scopo di quel mondo artificiale, che porterà il capitano fino al centro della stazione, fino al cospetto della creatura/entità che governa il tutto. La storia ricorda, per certi versi, I fabbricanti di universi di Philip Jose Farmer, ma qui c'è una rigorosità scientifica più marcata, e una "backstory", quando la si apprende, molto più coerente. Il romanzo è principalmente una serie di viaggi e di scoperte, con qualche battaglia e tante sorprese, il che rende la lettura avvincente. La spiegazione finale poi è estremamente affascinante, e fa venir voglia di seguire il resto della vicenda (per quanto lo si potrebbe già considerare autoconclusivo). Voto: 8/10
Questo volume intitolato I signori della guerra raccoglie in effetti tre romanzi di fantascienza militare, piuttosto diversi tra loro. Il cadetto Harrington di David Weber racconta la pirma storia di questo personaggio protagonista di una serie di romanzi (che io non ho mai letto) con la classica ambientazione di "imperi galattici": si può quindi presumere che, letto al di fuori di questo, abbia poco senso. E infatti è così, anzi, la lettura è piuttosto noiosa e infarcita di spiegoni sulla politica galattica di cui non si sa cosa fare, e alla fine tutto si risolve con un attacco di pirati. Isole di Eric Flint è invece un racconto ucronico, anche questo ambientato in un universo narrativo di una serie di romanzi, in cui l'impero bizantino ha ricevuto alcune conoscenze scientifiche dal futuro e porta avanti le sue conquiste. La storia tuttavia è quella parallela dello storico di Belisario, rimaso cieco in battaglia e diventato famoso per i suoi dispacci telegrafici. Il racconto segue tanto lui quanto sua moglie, intenzionata a raggiungerlo per lasciarlo, che tuttavia durante il viaggio cambia prospettiva. Si tratta di una storia intima, che fa davvero riflettere sui sentimenti e le intenzioni dei personaggi, estremamente credibili. Una questione di scelta di David Drake è anche questo parte di una serie, quella degli Slammers, mercenari spaziali che in questa missione giungono su un pianeta evidentemente preparato al loro arrivo, e devono così non solo combattere, ma anche investigare chi è stato a tradirli. Dei tre racconti, il secondo è quello che regge meglio preso da sé, mentre gli altri due hanno meno senso estrapolati dalla serie di cui fanno parte. Se poi il primo è piuttosto noioso, i successivi si leggono male. Facendo quindi una media, si arriva a un voto 6/10.
Giuro che non lo sto facendo apposta, ma anche The Eternal Prison è parte di una saga, quella di Avery Cates, personaggio creato da Jeff Somers come protagonista delle sue storie techno-pulp. Questo terzo libro della serie (che ho recuperato dopo aver letto anni fa i primi due [La chiesa elettrica e La peste digitale] editi da Urania) vede Cates, il sicario professionista che ha involontariamente sconvolto il mondo dopo il casino combinato nei capitoli precedenti, impegnato a evadere dal carcere in cui è stato sbattuto e vendicarsi di chi lo ha raggirato. Queste due storie scorrono all'inizio parallelamente, mostrando a capitoli alterni Cates già fuori di prigione e Cates che elabora la fuga; successivamente i due binari si incrociano, in modo inaspettato e sorprendente, e la storia prosegue linearmente. Come nei libri precedenti, il romanzo è carico di azione, violenza, humor nero e volgarità. Cates e gli altri personaggi sono tutti dei bruti, egoisti, stronzi, ognuno con obiettivi personali e segreti, e dallo scontro tra tutti emergono i conflitti che vanno a plasmare l'intero Sistema, il mondo post-Unificazione dominato dalle forze di polizia digitalizzate. Un libro davvero forte, trascinante, che incalza con sorprese e rivelazioni continue, impossibile da mollare. Nel suo genere, probabilmente uno dei migliori. Voto: 8.5/10
L'uomo che credeva di essere se stesso è un libro insolito, sospeso tra il mistery e il fantascientifico. Si può riassumere decrivendolo come una storia di mondi paralleli, ma in realtà le cose sono più complicate. L'autore David Ambrose racconta di un uomo qualsiasi che dopo un incidente si trova catapultato in un mondo alternativo, nel quale viene ovviamente preso per pazzo quando racconta di provenire da un altro universo. Ma poi il gioco cambia, mostrando due personalità che coabitano nello stesso corpo, e si inizia quindi a pensare che la follia sia davvero l'alternativa più plausibile, anche quando uno dei due inizia a elaborare un piano per "tornare" nel suo mondo. Insomma, nonostante all'inizio la storia sembri fiacca e già vista, arrivati a metà si fa più intrigante e si diventa davvero curiosi di scoprire come andrà a finire, se si è stati ingannati fin dall'inizio e se si riesce a risolvere il "mistero" di questa doppia identità (ammesso che ci sia). Voto: 7/10
E siccome avevo letto il terzo, dopo questo intermezzo sono passato al quarto libro della serie di Jeff Somers, The Terminal State. Ritroviamo Avery Cates, che dopo aver di nuovo contribuito a mandare in malora il Sistema, viene forzatamente arruolato nell'esercito federale che sta combattendo una guerra civile contro le forze di polizia, e poi scopre di essere stato comprato proprio dalla persona che sta cercando per vendicarsi. Questo lo obbligherà a compiere una nuova missione, per cercare "The God Augment", un innesto neurale che conferisce poteri psionici completi al suo possessore. Cates con la sua nuova squadra si muove quindi verso Hong Kong, e come al solito si trova davanti a ostacolarlo vecchie conoscenze e nuovi nemici. La storia è forse meno avvincente di The Eternal Prison, perché procede in modo spedito dall'inizio alla fine, senza troppe concessioni a intrecci particolari. Ma l'azione è sempre elevata, le sorprese abbondanti e la cattiveria pienamente soddisfacente. Anche questo è quindi un buon libro nel suo genere, e merita comunque un voto 7/10.
Si passa poi alla space opera, con Titano, il primo romanzo di una trilogia di John Varley. Il protagonista è il capitano Cirocco Jones (dal nome non si capisce, ma si tratta di una donna), che viene risucchiata, insieme a tutto il suo equipaggio, all'interno di una gigantesca stazione spaziale in orbita intorno a Saturno, al cui interno si trovano interi ecosistemi popolati di creature assurde e mitologiche. Comincia così una lunga ricerca per scoprire la natura e lo scopo di quel mondo artificiale, che porterà il capitano fino al centro della stazione, fino al cospetto della creatura/entità che governa il tutto. La storia ricorda, per certi versi, I fabbricanti di universi di Philip Jose Farmer, ma qui c'è una rigorosità scientifica più marcata, e una "backstory", quando la si apprende, molto più coerente. Il romanzo è principalmente una serie di viaggi e di scoperte, con qualche battaglia e tante sorprese, il che rende la lettura avvincente. La spiegazione finale poi è estremamente affascinante, e fa venir voglia di seguire il resto della vicenda (per quanto lo si potrebbe già considerare autoconclusivo). Voto: 8/10
Questo volume intitolato I signori della guerra raccoglie in effetti tre romanzi di fantascienza militare, piuttosto diversi tra loro. Il cadetto Harrington di David Weber racconta la pirma storia di questo personaggio protagonista di una serie di romanzi (che io non ho mai letto) con la classica ambientazione di "imperi galattici": si può quindi presumere che, letto al di fuori di questo, abbia poco senso. E infatti è così, anzi, la lettura è piuttosto noiosa e infarcita di spiegoni sulla politica galattica di cui non si sa cosa fare, e alla fine tutto si risolve con un attacco di pirati. Isole di Eric Flint è invece un racconto ucronico, anche questo ambientato in un universo narrativo di una serie di romanzi, in cui l'impero bizantino ha ricevuto alcune conoscenze scientifiche dal futuro e porta avanti le sue conquiste. La storia tuttavia è quella parallela dello storico di Belisario, rimaso cieco in battaglia e diventato famoso per i suoi dispacci telegrafici. Il racconto segue tanto lui quanto sua moglie, intenzionata a raggiungerlo per lasciarlo, che tuttavia durante il viaggio cambia prospettiva. Si tratta di una storia intima, che fa davvero riflettere sui sentimenti e le intenzioni dei personaggi, estremamente credibili. Una questione di scelta di David Drake è anche questo parte di una serie, quella degli Slammers, mercenari spaziali che in questa missione giungono su un pianeta evidentemente preparato al loro arrivo, e devono così non solo combattere, ma anche investigare chi è stato a tradirli. Dei tre racconti, il secondo è quello che regge meglio preso da sé, mentre gli altri due hanno meno senso estrapolati dalla serie di cui fanno parte. Se poi il primo è piuttosto noioso, i successivi si leggono male. Facendo quindi una media, si arriva a un voto 6/10.
Giuro che non lo sto facendo apposta, ma anche The Eternal Prison è parte di una saga, quella di Avery Cates, personaggio creato da Jeff Somers come protagonista delle sue storie techno-pulp. Questo terzo libro della serie (che ho recuperato dopo aver letto anni fa i primi due [La chiesa elettrica e La peste digitale] editi da Urania) vede Cates, il sicario professionista che ha involontariamente sconvolto il mondo dopo il casino combinato nei capitoli precedenti, impegnato a evadere dal carcere in cui è stato sbattuto e vendicarsi di chi lo ha raggirato. Queste due storie scorrono all'inizio parallelamente, mostrando a capitoli alterni Cates già fuori di prigione e Cates che elabora la fuga; successivamente i due binari si incrociano, in modo inaspettato e sorprendente, e la storia prosegue linearmente. Come nei libri precedenti, il romanzo è carico di azione, violenza, humor nero e volgarità. Cates e gli altri personaggi sono tutti dei bruti, egoisti, stronzi, ognuno con obiettivi personali e segreti, e dallo scontro tra tutti emergono i conflitti che vanno a plasmare l'intero Sistema, il mondo post-Unificazione dominato dalle forze di polizia digitalizzate. Un libro davvero forte, trascinante, che incalza con sorprese e rivelazioni continue, impossibile da mollare. Nel suo genere, probabilmente uno dei migliori. Voto: 8.5/10
L'uomo che credeva di essere se stesso è un libro insolito, sospeso tra il mistery e il fantascientifico. Si può riassumere decrivendolo come una storia di mondi paralleli, ma in realtà le cose sono più complicate. L'autore David Ambrose racconta di un uomo qualsiasi che dopo un incidente si trova catapultato in un mondo alternativo, nel quale viene ovviamente preso per pazzo quando racconta di provenire da un altro universo. Ma poi il gioco cambia, mostrando due personalità che coabitano nello stesso corpo, e si inizia quindi a pensare che la follia sia davvero l'alternativa più plausibile, anche quando uno dei due inizia a elaborare un piano per "tornare" nel suo mondo. Insomma, nonostante all'inizio la storia sembri fiacca e già vista, arrivati a metà si fa più intrigante e si diventa davvero curiosi di scoprire come andrà a finire, se si è stati ingannati fin dall'inizio e se si riesce a risolvere il "mistero" di questa doppia identità (ammesso che ci sia). Voto: 7/10
E siccome avevo letto il terzo, dopo questo intermezzo sono passato al quarto libro della serie di Jeff Somers, The Terminal State. Ritroviamo Avery Cates, che dopo aver di nuovo contribuito a mandare in malora il Sistema, viene forzatamente arruolato nell'esercito federale che sta combattendo una guerra civile contro le forze di polizia, e poi scopre di essere stato comprato proprio dalla persona che sta cercando per vendicarsi. Questo lo obbligherà a compiere una nuova missione, per cercare "The God Augment", un innesto neurale che conferisce poteri psionici completi al suo possessore. Cates con la sua nuova squadra si muove quindi verso Hong Kong, e come al solito si trova davanti a ostacolarlo vecchie conoscenze e nuovi nemici. La storia è forse meno avvincente di The Eternal Prison, perché procede in modo spedito dall'inizio alla fine, senza troppe concessioni a intrecci particolari. Ma l'azione è sempre elevata, le sorprese abbondanti e la cattiveria pienamente soddisfacente. Anche questo è quindi un buon libro nel suo genere, e merita comunque un voto 7/10.
Sempre consigli succulenti. Titano lo avevo dimenticato ma lo metto veloce in coda! thx
RispondiEliminaa disposizione! posso anticipare che il prossimo mese concluderò la saga di avery cates di cui qui ho illustrato il terzo e quarto libro.
RispondiEliminaNon ne ho letto ancora nessuno... inanto mi segno Titano! So che ha avuto anche un paio di seguiti.
RispondiEliminaIl Moro
esatto, i seguiti sono "nel segno di titano" (che leggerò a breve) e "demon" che però non ho ancora. mi auguro che venga pubblicato anche quello su urania collezione come gli altri due.
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