Un cane cammina sul marciapiede, col guinzaglio al collo. In bocca, tiene il manico del guinzaglio stesso.
Ok, "manico" non è la parola giusta, ma immagino abbiate presente quei guinzagli con la corda estensibile che poi si avvolge dentro la custodia di plastica che può essere tenuta in mano dal padrone. Ecco, teneva in bocca proprio quella.
C'è qualcosa di zen in una visione del genere. Si può interpretare come una dimostrazione che ognuno porta le stesse catene dalle quali è imprigionato. O forse, l'unico modo per essere liberi è condurre il proprio guinzaglio. Può darsi che quel quadrupede l'avesse capito.
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