Prima dell'inizio della stagione 11, il nuovo showrunner aveva avvisato che non ci sarebbero stati mostri "classici" presi dalla lunga storia della serie, e così in effetti è stato. Ma con lo speciale festivo (eravamo abituati a quello natalizio, è diventato quello di capodanno ma poco cambia), siamo fuori quanto basta dai limiti della stagione che si può attingere al fornitissimo parco mostri di Doctor Who. E quale villain più iconico che un bel Dalek, che non vedevamo in azione fin dall'inizio della stagione 9 (escluso un breve cameo all'inizio della 10)?
Resolution fa con i Dalek quello che ogni tanto è sempre consigliabile fare con i nemici ricorrenti, ovvero applica il principio di conservazione del ninjutsu: in uno scontro la forza complessiva degli schieramenti ha un limite finito, per cui quando l'eroe si trova a combattere diecimila cattivi, sappiamo già che ognuno di loro costituirà una minaccia ben misera. Ma se invece il nemico è uno solo, è ragionevole pensare che sarà molto più forte e difficile da sconfiggere. Per questo quando c'è una flotta di 30.000 Dalek, pfff!, basta un colpo di cacciavite; ma quando c'è un solo Dalek allora bisogna stare attenti. L'emblema di questa legge della narratologia si vede proprio nell'episodio Dalek della stagione 1, dove il Nono Dottore si confronta per la prima volta dopo la fine della Time War con un Dalek sopravvissuto, capace di mettere in serio pericolo lui e tutti gli altri protagonisti.
In questo episodio succede una cosa simile: un singolo Dalek orfano del suo esercito sulla Terra, con la variante che questo non è un Dalek qualsiasi ma uno dei corpi speciali di ricognizione, e quindi molto più tosto di un normale polipetto dentro saliera con uno sturilavandini. Da sempre si scopre che i Dalek dispongono di un'infinità di setup alternativi, quindi il fatto che ne venga presentata ora una nuova versione mai vista prima non deve stupire. A parte questo, ci sono diversi alti e bassi nella storia costruita intorno a questo singolo Dalek.
Molto bello vedere la creatura controllare l'archeologa, oltre al body horror da invasione degli ultracorpi che trasmettono queste scene aggiunge al Dalek "nudo" un livello di pericolosità in più. Anche se viene da chiedersi se i Dalek hanno sempre avuto questa capacità e in tal caso perché non la sfruttano più spesso, oppure se il controllo dell'ospite è un potere specifico di questa classe di Dalek da ricognizione. Notevole anche il veicolo messo insieme con pezzi di scarto, in una scena che riprende la sequenza di costruzione del nuovo cacciavite della prima puntata del Tredicesimo Dottore. Il look da discarica dieselpunk, più imponente e vissuto, con qualche luce in più e un gancio al posto dello sturalavandini: impressionante, davvero. E ci voleva forse un nemico del genere, perché grazie a lui anche il Dottore di Whittaker riesce in certi momenti a mostrarsi forte, determinato, in controllo. Il suo dialogo a distanza
Ma ci sono anche degli aspetto piuttosto loffi. L'episodio parla con la narrazione di un'epica battaglia divenuta leggenda, combattuta nel IX secolo contro questo Dalek, che si è conclusa con la sua sconfitta e separazione in tre pezzi sorvegliati da guardiani che tramandano il loro sacro compito nei secoli. Ottimo un Dalek nel folklore di mezzo mondo, l'avatar di morte che tutti cercano di scongiurare! Se non che, le due stirpi di guardiani sacri sparse agli angoli del mondo non servono a nulla. Non ho ben capito se il Dalek "riassorbe" in qualche modo le sue parti lontane, fatto sta che avrebbero potuto essere anche nella dispensa della nonna, sorvegliate dal gatto di casa, e non sarebbe cambiato nulla. Perché creare questa premessa leggendaria, se poi non ha nessun ruolo? Ah, perché è la pistola a salve di Checkov, ehm, cioè, Chibnall. L'abbiamo già vista in azione. E poi dopo tutto questo, quando hai un Dalek veramente badass che sta mettendo in pericolo la nazione e sta per richiamare la sua flotta (come se i Dalek non sapessero dov'è la Terra, ma vabbè)... lo fai fuori con un microonde? Certo, DW offre spesso soluzioni anticlimatiche e i Dalek stessi spesso hanno fatto fini ridicole. Ma in questo caso sembra davvero una soluzione raffazzonata e uno spreco di un avversario che si era dimostrato formidabile.
Ci sono anche alcune sottotrame oltre allo scontro con il Dalek. Quella principale è il ritorno del padre di Ryan, che pensa bene che capodanno sia il giorno migliore per presentarsi a casa della propria madre morta e del proprio figlio abbandonato. Che il papà fedifrago sarebbe tornato lo sapevamo, soprattutto dopo i drammoni di It Takes You Away, ma la sua presenza qui è quanto mai superflua. Devo dire, i suoi momenti di confronto prima con Ryan e poi con Graham non sono privi di intensità, e per una volta mi è sembrato che Tosin Cole fosse davvero un attore e non un tecnico di scena finito per sbaglio nell'inquadratura. Ma la sua inclusione nella storia è posticcia, non si armonizza con il resto. Invece di includere il rapporto con il padre nel conflitto della puntata, e far parlare la storia, si fanno invece parlare i personaggi in scene giustapposte e fuori tono con il resto. Poi certo, è lui a fornire il microonde anti-Dalek ed è il centro della crisi finale, ma anche qui si tratta di funzioni incastrate a forza. Peraltro dopo tanti discorsi sulla responsabilità e l'assenza, alla fine Ryan dimentica tutti i torti e si finisce con abbracci e lacrime.
In merito agli altri companion, come sempre Graham offre delle ottime prestazioni anche se in questa puntata è meno al centro dell'attenzione. E se pensavate che tra i propositi per il nuovo anno di Yaz ci fosse quello di assolvere un qualsiasi ruolo, mi dispiace per voi. Anzi è più credibile come agente di polizia l'archeologa posseduta dal Dalek con la divisa rubata, il che è tutto dire.
Non so bene come interpretare la chiamata alla UNIT sostituita da un centro di assistenza: da una parte sembra una grossa spernacchiata a tutto il lore precedente, dall'altra un'occasione per un momento di satira piuttosto forte: l'organizzazione che controllava gli alieni non viene distrutta da un'invasione ma dalla burocrazia, probabilmente per colpa della Brexit. Ma mi preoccupa relativamente, la UNIT è stata dimenticata per tanto tempo e sarà sempre facile ripescarla all'occorrenza.
Nel complesso un episodio gradevole, e un nemico finalmente che sembra generare un certo senso di pericolo e urgenza. Ma questo episodio soffre sotto molti punti di vista dei problemi riscontrati fin qui nella stagione 11. Fino al 2020 ora del Dottore non si saprà altro, quindi credo che ne approfitterò per fare a mentre fredda un post riepilogativo di questa stagione così diversa rispetto alle precedenti. Per il momento assegno a questo speciale un voto 7/10 e buon anno a tutti.
Molto bello vedere la creatura controllare l'archeologa, oltre al body horror da invasione degli ultracorpi che trasmettono queste scene aggiunge al Dalek "nudo" un livello di pericolosità in più. Anche se viene da chiedersi se i Dalek hanno sempre avuto questa capacità e in tal caso perché non la sfruttano più spesso, oppure se il controllo dell'ospite è un potere specifico di questa classe di Dalek da ricognizione. Notevole anche il veicolo messo insieme con pezzi di scarto, in una scena che riprende la sequenza di costruzione del nuovo cacciavite della prima puntata del Tredicesimo Dottore. Il look da discarica dieselpunk, più imponente e vissuto, con qualche luce in più e un gancio al posto dello sturalavandini: impressionante, davvero. E ci voleva forse un nemico del genere, perché grazie a lui anche il Dottore di Whittaker riesce in certi momenti a mostrarsi forte, determinato, in controllo. Il suo dialogo a distanza
Ma ci sono anche degli aspetto piuttosto loffi. L'episodio parla con la narrazione di un'epica battaglia divenuta leggenda, combattuta nel IX secolo contro questo Dalek, che si è conclusa con la sua sconfitta e separazione in tre pezzi sorvegliati da guardiani che tramandano il loro sacro compito nei secoli. Ottimo un Dalek nel folklore di mezzo mondo, l'avatar di morte che tutti cercano di scongiurare! Se non che, le due stirpi di guardiani sacri sparse agli angoli del mondo non servono a nulla. Non ho ben capito se il Dalek "riassorbe" in qualche modo le sue parti lontane, fatto sta che avrebbero potuto essere anche nella dispensa della nonna, sorvegliate dal gatto di casa, e non sarebbe cambiato nulla. Perché creare questa premessa leggendaria, se poi non ha nessun ruolo? Ah, perché è la pistola a salve di Checkov, ehm, cioè, Chibnall. L'abbiamo già vista in azione. E poi dopo tutto questo, quando hai un Dalek veramente badass che sta mettendo in pericolo la nazione e sta per richiamare la sua flotta (come se i Dalek non sapessero dov'è la Terra, ma vabbè)... lo fai fuori con un microonde? Certo, DW offre spesso soluzioni anticlimatiche e i Dalek stessi spesso hanno fatto fini ridicole. Ma in questo caso sembra davvero una soluzione raffazzonata e uno spreco di un avversario che si era dimostrato formidabile.
Ci sono anche alcune sottotrame oltre allo scontro con il Dalek. Quella principale è il ritorno del padre di Ryan, che pensa bene che capodanno sia il giorno migliore per presentarsi a casa della propria madre morta e del proprio figlio abbandonato. Che il papà fedifrago sarebbe tornato lo sapevamo, soprattutto dopo i drammoni di It Takes You Away, ma la sua presenza qui è quanto mai superflua. Devo dire, i suoi momenti di confronto prima con Ryan e poi con Graham non sono privi di intensità, e per una volta mi è sembrato che Tosin Cole fosse davvero un attore e non un tecnico di scena finito per sbaglio nell'inquadratura. Ma la sua inclusione nella storia è posticcia, non si armonizza con il resto. Invece di includere il rapporto con il padre nel conflitto della puntata, e far parlare la storia, si fanno invece parlare i personaggi in scene giustapposte e fuori tono con il resto. Poi certo, è lui a fornire il microonde anti-Dalek ed è il centro della crisi finale, ma anche qui si tratta di funzioni incastrate a forza. Peraltro dopo tanti discorsi sulla responsabilità e l'assenza, alla fine Ryan dimentica tutti i torti e si finisce con abbracci e lacrime.
In merito agli altri companion, come sempre Graham offre delle ottime prestazioni anche se in questa puntata è meno al centro dell'attenzione. E se pensavate che tra i propositi per il nuovo anno di Yaz ci fosse quello di assolvere un qualsiasi ruolo, mi dispiace per voi. Anzi è più credibile come agente di polizia l'archeologa posseduta dal Dalek con la divisa rubata, il che è tutto dire.
Non so bene come interpretare la chiamata alla UNIT sostituita da un centro di assistenza: da una parte sembra una grossa spernacchiata a tutto il lore precedente, dall'altra un'occasione per un momento di satira piuttosto forte: l'organizzazione che controllava gli alieni non viene distrutta da un'invasione ma dalla burocrazia, probabilmente per colpa della Brexit. Ma mi preoccupa relativamente, la UNIT è stata dimenticata per tanto tempo e sarà sempre facile ripescarla all'occorrenza.
Nel complesso un episodio gradevole, e un nemico finalmente che sembra generare un certo senso di pericolo e urgenza. Ma questo episodio soffre sotto molti punti di vista dei problemi riscontrati fin qui nella stagione 11. Fino al 2020 ora del Dottore non si saprà altro, quindi credo che ne approfitterò per fare a mentre fredda un post riepilogativo di questa stagione così diversa rispetto alle precedenti. Per il momento assegno a questo speciale un voto 7/10 e buon anno a tutti.
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