Dopo l'ultimo countdown è finalmente inziata la seconda parte della settima stagione di Futurama, che sarà anche, presumibilmente, l'ultima. Il primo episodio della nuova tornata trasmesso da Comedy Central è 2-D Blacktop, che tuttavia non è il quattordicesimo in ordine di produzione, ma per motivi che esulano la comprensione del pubblico è stato scelto come mid-season premiere.
La puntata segue dapprima un filone "automobilistico", con il Professore che taboga la sua astronave mettendo a rischio la sicurezza dell'equipaggio, e decide così di andarsene e finisce per unirsi a una gang di streetracers (non so se si chiamano precisamente così: insomma, quelli che fanno le gare clandestine per strada, ci siamo intesi), che rimangono impressionati dal suo "dimensional drift", un freno a mano che sbalza il suo mezzo nello spazio. Intanto alla Planet Express viene acquistata una nuova astronave perfettamente sicura, ed è quando i due "piloti" avversari, Leela e il Prof, si sfidano che si entra nella seconda parte della puntata, con i passeggeri rinchiusi in un universo a due dimensioni, una Flatlandia (che in realtà si chiama Flatbush) dapprima noiosa e poi anche pericolosa. Il gruppetto cercherà quindi un modo per fuggire, e naturalmente sarà di nuovo il Professore a risolvere la situazione e far tornare tutto alla normalità.
Personalmente non sono un fan dell'automobilismo e ancor meno di quella sottocultura dello street racing che ultimamente deve tanto al franchise di Fast and Furios. Quindi la parte dedicata alle corse non mi entusiasma più di tanto, per quanto comunque non sia poi così esagerata. Anzi, più che alle gare in sé, l'attenzione è spostata (forse anche troppo!) sui personaggi che compongono la gang, la ragazza in particolare, e c'è qualche accenno di sottotrama che però non viene sviluppato. La parte che si svolge nell'universo in 2D ricorda in un certo senso il secondo miniepisodio di Reincarnation, ambientato in un mondo-videogioco. Per quanto breve, in questa parte c'è tuttavia spazio per qualche interessante speculazione sci-fi, come la ragione per cui è impossibile avere un tubo digerente in un mondo a due dimensioni. Avrebbe probabilmente meritato dare più spazio a questa parte rispetto alla prima, visto che la maggior novità si percepisce proprio qui, piuttosto che col New New York Drift.
La puntata risulta quindi godibile, ma non eccezionale, con il Professore come unico personaggio in evidenza, e una serie di situazioni non del tutto equilibrate. Dose standard di gag, e fortunatamente qualche riferimento geek nella parte in 2D, che fa guadagnare a questo episodio il suo voto 6/10.
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