Abbiamo già appurato che questa stagione di Doctor Who sta cercando di stabilire inaspettati collegamenti con il passato della serie: la citazione delle precedenti companion, di Jack Harkness, il flashback a The Fires of Pompeii, e adesso un riferimento diretto alla storia svoltasi in The Day of the Doctor, l’episodio speciale dei 50 anni della serie. In effetti The Zygon Invasion (anche questo, come ormai si è capito sarà per il resto della stagione, è la prima parte di un episodio doppio) si può quasi considerare un seguito diretto del 50° anniversario di DW. In quella puntata si seguivano due linee narrative principali: quella dell’ultimo giorno della Time War, e una subdola invasione da parte degli Zygon, gli alieni mutaforma in grado di assumere l’aspetto di altre creature. Il subplot degli Zygon, che lì era secondario, si concludeva con un trattato di pace tra uomini e alieni, e un accordo per la ricollocazione di questi ultimi sulla Terra. Ora scopriamo che da allora sono circa venti milioni gli Zygon che vivono in incognito (in forma umana) sul nostro pianeta, e come ci si poteva aspettare, l’occasione per l’epslosione di un conflitto non tarda a presentarsi.
Personaggio chiave dell’episodio è Osgood, la scienziata nerd dell’UNIT che avevamo conosciuto proprio in The Day of the Doctor e visto morire in Death in Heaven. Ma di Osgood non ce n’era una sola, ne esistevano la versione umana e quella Zygon, due controparti che si sono in certo senso uniformate, tanto da dimenticare (o da non ritenere più importante) chi fosse chi. Osgood è la personificazione della possibile pace tra le due specie, ed è per questo che viene rapita dagli Zygon ribelli che si oppongono all’accordo, e vogliono invece essere riconosciuti per quello che sono.
L’episodio procede quasi come un’investigazione, con i protagonisti che si dividono per tutto il mondo in cerca di indizi per scoprire come gli Zygon intendono condurre la loro rivoluzione. Il Dottore, Clara e Kate Stewart (la figlia del Brigadiere) seguono tracce diverse ma arrivano a scoprire ognuno una parte del piano… se non che la capacità degli Zygon di copiare le persone si presta fin troppo bene a trarre in inganno gli avversari.
A fare due conti, nella lunga storia di Doctor Who quasi la metà degli alieni è in grado di assumere in un modo o nell’altro forma umana: le tecnologie pressoché magiche presenti nel whoniverse lo rendono più che agevole. Ma gli Zygon in questo sono leggermente diversi, perché la loro è una capacità naturale, una strategia di sopravvivenza che fa parte del loro modo di pensare. Inoltre, pare che questi Zygon abbiano subìto un notevole upgrade: possono attingere ai ricordi degli altri e trarre da qui l’immagine da riprodurre, invece di dover mantenere in ostaggio il loro “originale” per mantenerne l’aspetto. Un aggiornamento interessante che rende gli alieni decisamente più pericolosi, in particolare se stanno cercando di sovvertire l’ordine a cui sono sottoposti.
È facile riconoscere in questo episodio anche alcuni paralleli con fatti di attualità piuttosto drammatici. Da una parte il modo degli Zygon ribelli di affermare le proprie ragioni assomiglia decisamente alle strategie dei terroristi emerse negli ultimi anni, con video dimostrativi, esecuzioni in diretta di ostaggi, slogan e simboli ripetuti per incutere timore. Dall’altro lato il modo in cui gli Zygon sono visti e trattati ricorda in modo sospetto la gestione dei flussi migratori che si stanno riversando in Europa dalle zone di guerra. Noi conosciamo bene la situazione italiana, ma bisogna ricordare che c’è stata una crisi seria anche nel Regno Unito, e mostrare in uno show del genere (di solito ritenuto “per famiglie”) una chiara allegoria dell’immigrazione clandestina è una mossa ardita.
La puntata riesce a mantenere un buon equilibrio tra questi temi e la parte più action, risultando così avvincente, nonostante non si tratti di altro che di una preparazione del vero scontro che si verificherà nella seconda parte. L’episodio si conclude con un doveroso cliffhanger, gli Zygon sembrano aver messo ko la UNIT (che controllava la loro presenza sul pianeta) e il Dottore (che per l’occasione ha riassunto il suo ruolo di Presidente del Mondo) sta per essere abbattuto sul suo aereo presidenziale. Al solito, sappiamo bene che il Dottore non morirà davvero (di certo non a metà di un doppio episodio), ma il finale in sospeso ci può stare.
Un paio di elementi degni di nota sono, ancora una volta, degli accenni ai temi ricorrenti di questa nona stagione: l’ibrido (questa volta identificato in Osgood, metà umana metà Zygon) e il rapporto con Clara. A parte che per buona parte della puntata scopriamo che Clara non era davvero lei, ma già prima della sua entrata in scena nell’episodio sembra quasi che stia cercando di ignorare il Dottore. Sembra che l’incrinatura tra i due si faccia sempre più definitiva, e probabilmente scopriremo presto dove condurrà.
Come per tutte le puntate dispari di questa stagione, la valutazione finale è parzialmente falsata dal fatto di non essere una storia completa, ma finora The Zygon Invasion merita comunque un voto 7/10
Nessun commento:
Posta un commento