Sì è vero, se ne è già parlato sul blog, e sui social tra me, la casa editrice e qualche sostenitore la notizia sta girando già da un paio di settimane, ma a essere precisi non ho ancora dedicato un post vero e proprio alla pubblicazione del mio nuovo libro. Come ho fatto a suo tempo per Spore voglio spendere qualche parola non solo per segnalare l'uscita, ma per raccontare un po' cosa c'è dietro Dimenticami Trovami Sognami. E prima di tutto facciamo parlare le immagini:
DTS (come abbiamo lo abbiamo colloquialmente abbreviato durante la lavorazione) è il mio primo romanzo, in uscita questa settimana. Quando dico "primo romanzo" intendo chiaramente il primo pubblicato. Che sia il primo scritto non è esatto, anche se ripercorrendo la mia produzione i precedenti tentativi di storie lunghe possono classificarsi come opere giovanili e/o fix-up di racconti precedentemente scritti. Questo è quindi il primo romanzo concepito e scritto in questa forma, e accessibile al pubblico.
Qualche accenno di backstory può essere simpatico: una delle idee di base di DTS era già presente in un racconto scritto anni fa, e pure pubblicato in una raccolta che presumo sia oggi introvabile. Il titolo era Fuori dal sogno, e conteneva quella che è la situazione iniziale con cui si apre la storia: un astronauta rientrato dopo 12 anni di missione, che per lui sono stati solo pochi istanti, e torna nel mondo dopo aver perso più di un decennio, cercando di ricomporre i pezzi di quello che si è lasciato dietro, primo tra tutti il rapporto con la sua compagna. Il racconto era poco più che l'enucleazione di questa idea, ma sapevo che c'era del potenziale da sviluppare. Inoltre avevo altre idee che mi frullavano in testa da tempo, e mi sono accorto a un certo punto che avevano tutte un punto di contatto: i sogni. Ho quindi ripreso quell'astronauta, gli ho dato un nome (Dorian) e un'identità, una missione e una compagna (Simona), e poi l'ho fatto tornare, intimamente sconvolto ed esteriormente spaesato, nell'anno 2016. Raccontata la sua parte della storia, sono passato a quello che è il vero nucleo narrativo di tutta la vicenda (anzi, di tutte le vicende, perché la narrazione è di per sé il nucleo di tutto... un giorno capirete), illustrando, sempre attraverso la meccanica dei sogni, quell'assurdo bug cosmico che permette di riscrivere la realtà. E se avete seguito la storia di DTS, conoscendo il suo working title potete già iniziare a capire qualcosa. Infine ho amalgamato il tutto, facendo confluire questi concetti nella storia di Dorian, e chiudendo così il cerchio, riscrivendo tutto quanto raccontato prima.
Quanto sopra non è propriamente una sinossi, e non lo voleva essere, ma non mi va di riferire qui ulteriori dettagli della trama in sé. Sulla scheda del libro, nonché in vari altri post e segnalazioni/interviste che già stanno spuntando qua e là, potete trovari maggiori dettagli. L'intenzione di questo post è quello di spiegare meglio che cosa è Dimenticami Trovami Sognami nel suo complesso, al di là della storia che contiene.
DTS è indubbiamente un romanzo di fantascienza, non fosse altro perché il protagonista è un astronauta che partecipa a un Progetto di esplorazione spaziale differente da quelli a cui siamo abituati. Ma della fantascienza ci sono altri temi tipici e ampiamente trattati anche da autori di altissimo livello: la definizione di realtà, il potere creativo dell'intelligenza, l'origine del cosmo, la forza delle idee. È un tipo di fantascienza che non insiste tanto sulla speculazione tecnologico/scientifica, quanto su concetti di natura logica (e mi azzerderei quasi a dire filosofica, ma non voglio esagerare). È vero che ci sono alcune applicazioni tecnologiche attualmente non esistenti, ma si tratta in realtà di un livello tecnologico precedente agli anni 2000. Anche l'anno 2016 in cui ritorna il protagonsita non ha niente di futuristico, anche perché, è ovvio, ci siamo già. Attenzione però, non sto dicendo che la fantascienza che tratta direttamente la speculazione tecnologica è inferiore o più facile (anzi, di solito è proprio quella che scrivo io), ma semplicemente sto constatando che qui c'è dell'altro. Questo aspetto credo che possa in parte facilitare chi con la fantascienza non ha un rapporto così stabile, o magari non la include proprio tra le sue letture. Non c'è bisogno di particolari nozioni per seguire quanto avviente in DTS, ma certo è richiesto un certo coinvolgimento e una buona elasticità mentale. E infine, dettaglio tutt'altro che secondaio, è anche una storia d'amore. Perché sotto sotto sono un tenerone...
Il lavoro su DTS è stato abbastanza lungo, quella che andrà in stampa è in effetti la quarta versione, anche se sono soprattutto alcune parti ad aver richiesto gli interventi maggiori, mentre altre sono rimaste pressoché inalterate rispetto alla prima stesura. E qui potrei aprire un'infnita parentesi su come è stato lavorare con Zona 42, ma sarebbe noioso, quindi per il momento evito. Basti dire che sono estremamente soddisfatto del lavoro che c'è stato, dell'impegno e della collaborazione continua, letteralmente fino a poche ore prima dell'invio in stampa. Posso anche dire che se avessi potuto scegliere con quale editore far uscire il mio primo romanzo, in cima alla lista ci sarebbero stati loro. Non voglio fare il supponente, ma dopo alcuni anni di frequentazione dell'ambiente certe dinamiche mi sono chiare: per questo, mi piace pensare che in un certo senso non è solo quello che si scrive che conta, ma anche come e con chi lo si pubblica. Se un anno fa ero eccitato di inaugurare con Spore l'avventura della Factory I Sognatori (che prosegue nella sua attività, anzi, proprio in questo periodo sta cercando nuovi autori), allo stesso modo adesso sono entusiasta di poter lanciare il mio libro con Zona 42. Forse Dimenticami Trovami Sognami pubblicato da un altro editore, pur essendo lo stesso romanzo, non sarebbe stata la stessa storia.
Un discorso simile va fatto per l'introduzione al libro, scritta da Elvezio Sciallis. Il nome è piuttosto noto nella blogsfera letteraria, e tuttora potete seguirlo sul blog Malpertuis, dove scrive principalmente di cinema horror. Ma non si tratta certo di un personaggio autorevole nell'ambito della fantascienza. E allora che c'azzecca? Una seconda scelta, perché altri più importanti non hanno voluto? No, non è andata così. Anzi, queste stesse perplessità le ha avute proprio Elvezio quando ha ricevuto la proposta (come potete constatare nell'introduzione stessa), ma la scelta mia e di Giorgio di Zona 42 non è stata casuale. Volevamo che la prospettiva fosse differente, estranea all'ambiente, e che potesse a sua volta testimoniare che non ci rivolgiamo esclusivamente alla nostra minuscola nicchia. Almeno queste sono le intenzioni, se sarà davvero così potremo scoprirlo solo tra qualche mese.
E credo che questo sia pressappoco tutto quanto avevo da dire sul libro, prima che vi arrivasse tra le mani. Parole di circostanza forse, ma diamine, questa non è una circostanza che capita così spesso. Anzi, non mi stupirei se questo fosse di fatto il punto più alto della mia "carriera". Se così fosse, non vi piacerebbe poter dire "io c'ero"?
Dimenticami Trovami Sognami sarà disponibile a partire da fine mese, acquistabile direttamente sul sito dell'editore (cartaceo € 12.90 - digitale mobi/epub € 3.99), oppure potrete trovarlo presso le librerie convenzionate con Zona 42.
Quanto sopra non è propriamente una sinossi, e non lo voleva essere, ma non mi va di riferire qui ulteriori dettagli della trama in sé. Sulla scheda del libro, nonché in vari altri post e segnalazioni/interviste che già stanno spuntando qua e là, potete trovari maggiori dettagli. L'intenzione di questo post è quello di spiegare meglio che cosa è Dimenticami Trovami Sognami nel suo complesso, al di là della storia che contiene.
DTS è indubbiamente un romanzo di fantascienza, non fosse altro perché il protagonista è un astronauta che partecipa a un Progetto di esplorazione spaziale differente da quelli a cui siamo abituati. Ma della fantascienza ci sono altri temi tipici e ampiamente trattati anche da autori di altissimo livello: la definizione di realtà, il potere creativo dell'intelligenza, l'origine del cosmo, la forza delle idee. È un tipo di fantascienza che non insiste tanto sulla speculazione tecnologico/scientifica, quanto su concetti di natura logica (e mi azzerderei quasi a dire filosofica, ma non voglio esagerare). È vero che ci sono alcune applicazioni tecnologiche attualmente non esistenti, ma si tratta in realtà di un livello tecnologico precedente agli anni 2000. Anche l'anno 2016 in cui ritorna il protagonsita non ha niente di futuristico, anche perché, è ovvio, ci siamo già. Attenzione però, non sto dicendo che la fantascienza che tratta direttamente la speculazione tecnologica è inferiore o più facile (anzi, di solito è proprio quella che scrivo io), ma semplicemente sto constatando che qui c'è dell'altro. Questo aspetto credo che possa in parte facilitare chi con la fantascienza non ha un rapporto così stabile, o magari non la include proprio tra le sue letture. Non c'è bisogno di particolari nozioni per seguire quanto avviente in DTS, ma certo è richiesto un certo coinvolgimento e una buona elasticità mentale. E infine, dettaglio tutt'altro che secondaio, è anche una storia d'amore. Perché sotto sotto sono un tenerone...
Il lavoro su DTS è stato abbastanza lungo, quella che andrà in stampa è in effetti la quarta versione, anche se sono soprattutto alcune parti ad aver richiesto gli interventi maggiori, mentre altre sono rimaste pressoché inalterate rispetto alla prima stesura. E qui potrei aprire un'infnita parentesi su come è stato lavorare con Zona 42, ma sarebbe noioso, quindi per il momento evito. Basti dire che sono estremamente soddisfatto del lavoro che c'è stato, dell'impegno e della collaborazione continua, letteralmente fino a poche ore prima dell'invio in stampa. Posso anche dire che se avessi potuto scegliere con quale editore far uscire il mio primo romanzo, in cima alla lista ci sarebbero stati loro. Non voglio fare il supponente, ma dopo alcuni anni di frequentazione dell'ambiente certe dinamiche mi sono chiare: per questo, mi piace pensare che in un certo senso non è solo quello che si scrive che conta, ma anche come e con chi lo si pubblica. Se un anno fa ero eccitato di inaugurare con Spore l'avventura della Factory I Sognatori (che prosegue nella sua attività, anzi, proprio in questo periodo sta cercando nuovi autori), allo stesso modo adesso sono entusiasta di poter lanciare il mio libro con Zona 42. Forse Dimenticami Trovami Sognami pubblicato da un altro editore, pur essendo lo stesso romanzo, non sarebbe stata la stessa storia.
Un discorso simile va fatto per l'introduzione al libro, scritta da Elvezio Sciallis. Il nome è piuttosto noto nella blogsfera letteraria, e tuttora potete seguirlo sul blog Malpertuis, dove scrive principalmente di cinema horror. Ma non si tratta certo di un personaggio autorevole nell'ambito della fantascienza. E allora che c'azzecca? Una seconda scelta, perché altri più importanti non hanno voluto? No, non è andata così. Anzi, queste stesse perplessità le ha avute proprio Elvezio quando ha ricevuto la proposta (come potete constatare nell'introduzione stessa), ma la scelta mia e di Giorgio di Zona 42 non è stata casuale. Volevamo che la prospettiva fosse differente, estranea all'ambiente, e che potesse a sua volta testimoniare che non ci rivolgiamo esclusivamente alla nostra minuscola nicchia. Almeno queste sono le intenzioni, se sarà davvero così potremo scoprirlo solo tra qualche mese.
E credo che questo sia pressappoco tutto quanto avevo da dire sul libro, prima che vi arrivasse tra le mani. Parole di circostanza forse, ma diamine, questa non è una circostanza che capita così spesso. Anzi, non mi stupirei se questo fosse di fatto il punto più alto della mia "carriera". Se così fosse, non vi piacerebbe poter dire "io c'ero"?
Dimenticami Trovami Sognami sarà disponibile a partire da fine mese, acquistabile direttamente sul sito dell'editore (cartaceo € 12.90 - digitale mobi/epub € 3.99), oppure potrete trovarlo presso le librerie convenzionate con Zona 42.
Beh, dai, se per evitare "la solita nicchia" vi siete rivolti a Elvezio, avete fatto 13!
RispondiEliminaNel senso che i suoi film li guardiamo in 13... ;)
il mi nonno diceva "picchia picchia si sfonda anche la nicchia".
Eliminain realtà si riferiva ad altro, ma il concetto è universale.
Aspetta, 13 perché Eddy ormai non lo legge nemmeno più,anzi Eddy M. non sa leggere. ;)
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