Il 12 dicembre c'è stato un gran farfugliamento in giro per i blog e i social network riguardo il fatto che fosse il 12/12/12, probabilmente più di quanto è stato fatto per il 11/11/11, il 10/10/10, 09/09/09, e mi auguro che vi siate già stufati perché io non ne ho più voglia. Naturalmente non è successo niente in questo giorno che lo abbia distinto dagli altri 345 giorni precedenti del 2012, se non il fatto che è stata una giornata di merda come la metà di quelle 345 prima, tuttavia...
Tuttavia è stato opportunamente scelto come il giorno ideale per annunciare la chiusura delle Edizioni XII. Con un annuncio pubblicato sulla loro home page, su un enigmatico sfondo di menhir e chiavi, è stata data notizia ufficiale della chiusura di questa casa editrice, che tanto si era distinta nell'uderground italiana negli anni scorsi. I motivi non sono stati spiegati, e probabilmente non ce n'è davvero bisogno. Forse, per chi seguiva il gruppo, la cosa era già nell'aria da un po', da quando è stato chiuso il forum, alla chiusura della sezione concorsi, al ritardo della pubblicazione dei Corti Terza Stagione, che sarà, di fatto, l'ultimo libro edito da XII.
Non voglio fare discorsi sulle cause e le conseguenze di questa decisione, non è mio compito e tutto sommato non credo nemmeno sia rilevante, a questo punto. L'intento di questo post è quello di offrire un dovuto tributo a quella che è stata una delle più simolanti realtà editoriali degli ultimi anni. Edizioni XII, dal 2008 in poi, è stato davvero un punto di riferimento per la letteratura di genere, con prodotti di estrema qualità, concorsi e selezioni di alto livello (cioè, ve lo ricordate il Circo Massimo?), iniziative ed eventi unici. Non si può quindi non celebrare tutto quanto è stato, e forse è meglio che la fine sopraggiunga quando ancora i traguardi e i ricordi sono positivi, prima di venire consumati da una lunga e straziante agonia.
Se ricercate qui sul mio blog "xii" (nella casella di ricerca là sulla destra) potete notare quante volte questo nome è stato citato. Infatti dobbiamo a XII la pubblicazione di libri eccezionali di autori italiani come Melodia e Malapunta, di autori stranieri (inspiegabilmente ignorati in italia) come Brian Keene, di raccolte come Carnevale, la "scoperta" di autori come Samuel Marolla, la nascita di iniziative che poi si sono spostate su altri portali come USAM e Minuti contati, che tanto hanno contribuito a formare e far emergere decine di autori, e poi vabbè, non sto nemmeno a nominare le illustrazioni realizzate per loro da Diramazioni, a cui si deve anche l'immagine conclusiva qui sopra. Per quanto mi riguarda, XII è stata innanzitutto un'ottima palestra, grazie appunto ai concorsi già citati, che mi ha spinto e motivato a scrivere sempre di più e di meglio. In senso stretto, con loro ho pubblicato solo sui Corti, ma il coinvolgimento in altri progetti mi ha motivato a scrivere racconti che poi hanno fatto successo o raggiunto la pubblicazione altrove. Ma soprattutto, grazie a XII ho conosciuto molte persone, professionisti e amatori, che pur con accezioni diverse condividono la mia passione per le storie, la scrittura, le cose fatte bene. E questo, sono sicuro, rimarrà.
Per cui, alla fine dei conti, non considero la chiusura di XII un evento terribile e insuperabile. È triste di per sé, certo, e mi dispiace scoprire che non vedrò mai un Corti Quarta Stagione e il tanto anticipato Discronia. Ma questo addio non significa fine. Quindi se devo accodarmi a qualcuno dei tanti che hanno diffuso la notizia, penso di rientrare nella scia di gelostellato aka Raffaele Serafini. So che le persone che formavano XII, che erano XII, si affacceranno presto in altre iniziative (anzi, lo stanno già facendo), e questo mi rincuora. Quindi più che "riposi in pace", mi sento di dire "grazie, e a presto".
Se ricercate qui sul mio blog "xii" (nella casella di ricerca là sulla destra) potete notare quante volte questo nome è stato citato. Infatti dobbiamo a XII la pubblicazione di libri eccezionali di autori italiani come Melodia e Malapunta, di autori stranieri (inspiegabilmente ignorati in italia) come Brian Keene, di raccolte come Carnevale, la "scoperta" di autori come Samuel Marolla, la nascita di iniziative che poi si sono spostate su altri portali come USAM e Minuti contati, che tanto hanno contribuito a formare e far emergere decine di autori, e poi vabbè, non sto nemmeno a nominare le illustrazioni realizzate per loro da Diramazioni, a cui si deve anche l'immagine conclusiva qui sopra. Per quanto mi riguarda, XII è stata innanzitutto un'ottima palestra, grazie appunto ai concorsi già citati, che mi ha spinto e motivato a scrivere sempre di più e di meglio. In senso stretto, con loro ho pubblicato solo sui Corti, ma il coinvolgimento in altri progetti mi ha motivato a scrivere racconti che poi hanno fatto successo o raggiunto la pubblicazione altrove. Ma soprattutto, grazie a XII ho conosciuto molte persone, professionisti e amatori, che pur con accezioni diverse condividono la mia passione per le storie, la scrittura, le cose fatte bene. E questo, sono sicuro, rimarrà.
Per cui, alla fine dei conti, non considero la chiusura di XII un evento terribile e insuperabile. È triste di per sé, certo, e mi dispiace scoprire che non vedrò mai un Corti Quarta Stagione e il tanto anticipato Discronia. Ma questo addio non significa fine. Quindi se devo accodarmi a qualcuno dei tanti che hanno diffuso la notizia, penso di rientrare nella scia di gelostellato aka Raffaele Serafini. So che le persone che formavano XII, che erano XII, si affacceranno presto in altre iniziative (anzi, lo stanno già facendo), e questo mi rincuora. Quindi più che "riposi in pace", mi sento di dire "grazie, e a presto".
Grazie anche da parte mia. La XII ci ha insegnato che fare editoria di qualità è ancora possibile nel nostro paese, sia pure con grandi difficoltà.
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