Sarà il momento diffic-, cioè, mi correggo: dimmerda che stiamo passando un po' tutti di questi tempi, ma ultimamente alle Coppi Night vanno le commedie. La selezione di film di questa settimana proponeva varie alternative tra castori e palloni, ma alla fine l'ha spuntata quest'altra (solita) commedia sentimentalsessuale americana. Immemori dei terribili patimenti dell'ultimo film di questo tipo, i membri del Club hanno dato fiducia a un film che, invece di giovani yuppies arrapati, propone le storie di alcuni yuppies di mezza età che hanno perso il loro ardore dopo anni di matrimoni e figli scodellati. I due protagonisti ottengono dalle rispettive mogli una settimana di "libera uscita", ovvero una sorta di nullaosta speciale per poter soddisfare il loro desiderio di promiscuità e tornare all'ovile più mansueti di prima.
Cosa ci si può aspettare da una trama del genere? Esatto, proprio quello che state pensando: i quarantenni prima rimbalzano, poi imbroccano, poi si tirano indietro, e mentre le mogli a loro volta hanno trovato da fare con dei ragazzotti che potrebbero essere i loro figli, arrivano a capire che la vera passione di cui hanno bisogno non è quella delle fresche squinziette là fuori, ma l'amore solido e routinario delle rispettive sfiorite consorti. [Che poi: sfiorite il cazzo! Ci arrivassi io a quarant'anni con una moglie in quelle condizioni!] Avreste mai immaginato una morale come questa? Se la risposta è no, probabilmente non avete acceso la televisione negli ultimi sessant'anni, e vi siete persi tutto quello che sta tra Happy Days e I Simpson.
Fortunatamente, si può dire il film è divertente, e grazie a diverse battute azzeccate e gag che coinvolgono i principali umori corporali la storia scorre in modo piacevole e quasi ci si dimentica che si sta assistendo a una rappresentazione delle più noiose banalità della cultura WASP (quarterback del college inclusi). Quindi, non un film che rivedrei, ma posso dire che la visione è stata piacevole quanto le frittelle al cioccolato che mangiavo nel frattempo: un sapore soddisfacente ma di cui ci si dimentica in fretta.
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